Gli Aborigeni (in latino Aborigĭnes) sono indicati dalle antiche fonti storico letterarie come tra i più antichi abitanti dell'Italia Centrale.

Etnonimo

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La parola deriva dal latino plurale Aborigenes, probabilmente da ab origine (= dall'inizio), ovvero primi abitatori del Lazio.

Per un'altra interpretazione tramandataci da Dionigi di Alicarnasso il nome deriverebbe da Aberrigenes, dalla parola latina aberrare, vagare, in quanto si trattava di popolazioni inizialmente nomadi.[1]

Storia e origini

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Gli Aborigeni avrebbero abitato le zone montuose dell'Italia centrale, gli Appennini.[2]

Da qui si sarebbero poi mossi per scacciare i Siculi (prima popolazione di cui si aveva memoria storica ad abitare il Lazio) dalla zona di Alba Longa, al prezzo di una lunga guerra.[3]

Dionigi di Alicarnasso riporta diverse teorie sulla loro origine:[4]

Marco Porcio Catone invece riferisce della loro presunta origine greca[5], anche se non porta alcun riferimento a suo sostegno.[6] Commentando quest'ipotesi, Dionigi crede che si sarebbe dovuto trattare degli Enotri, in quanto i più antichi colonizzatori provenienti dalla Grecia.[7]

In altri testi sono indicati come i più antichi abitanti del Latium vetus (o antiquum).[8]

In epoca remota i Sabini conquistarono la loro capitale Lista, che non fu più riconquistata da suoi abitanti, rifugiatisi a Rieti.[9]

In epoca antica, in conseguenza del rito della Primavera Sacra, iniziarono ad espandere il proprio territorio, entrando in contrasto con le popolazioni vicine, e tra queste, soprattutto con i Siculi. Furono fondate le città di Antemnae, Tellenae, Ficulea e Tibur.[10]

Gli Aborigeni vennero quindi in contatto con i Pelasgi[11], una popolazione dalla quale discendono i greci e gli illiri, con la quale si allearono.[12] I due popoli uniti diedero battaglia agli Umbri e ai Siculi, conquistando alcune città fondandone altre. Tra queste Caere, Pisa, Saturnia e Alsium.[13]

Quando Enea giunse nel Lazio alla testa dei suoi troiani dall'unione dei due popoli ne nacque uno, appunto il popolo dei latini, così chiamato in onore del re Latino.

Religione

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Praticavano un culto dedito al dio Saturno che si diceva avesse insegnato loro l'agricoltura.

Gli aborigeni praticavano anche il rito della Primavera Sacra, attraverso il quale i giovani di una stessa età venivano destinati a fondare una nuova colonia.[2]

Città

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Dionigi di Alicarnasso, facendo riferimento ad un'opera[14] del reatino Marco Terenzio Varrone, elenca una serie di città, dove Lista era la capitale, fondate dagli Aborigeni, tutte in quello che sarebbe diventato territorio della Regio Samnium et Sabina:[15], secondo uno studio recente tutte localizzate:[16]

Legata al mito degli aborigeni è citata Cures Sabini, la città di origine di Numa Pompilio secondo re di Roma, per la mitologia antica, fu fondata da Modius Fabidius, generato da una fanciulla del popolo degli Aborigeni che si sarebbe congiunta con il dio Quirino.

Note

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  1. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I 10.2
  2. ^ a b Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I 16.1
  3. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I 9.1
  4. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I 10.1-3
  5. ^ Marco Porcio Catone, Origines, 5.6.7.
  6. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I 11.1
  7. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I 13.2
  8. ^ Plinio il Vecchiol'attuale parte centrale della regione Lazio, Naturalis Historia, III, 56.
  9. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I 14.6
  10. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I 16.5
  11. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I 19.5
  12. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I 20.3
  13. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I 20.4-5
  14. ^ Antiquities, Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I 14.1
  15. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I 14.1-6
  16. ^ Christian Mauri, La Sabina prima dei Sabini: gli Aborigeni e l'età del Bronzo. I santuari romani in opera poligonale, Aracne editrice, 2018.
  17. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I 15.1

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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