Adrien Baillet

Adrien Baillet (La Neuville-en-Hez, 13 giugno 1649Parigi, 21 gennaio 1706) è stato un presbitero, teologo e letterato francese, conosciuto soprattutto come biografo di Cartesio[1][2].

Biografia

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Appartenente a una famiglia di povere condizioni compie i suoi studi presso il seminario di Beauvais dove poi sarà insegnante di materie umanistiche. Ordinato prete nel 1676 viene nominato curato di Lardières, poi canonico di Beaumont-les-Nonains.

Insoddisfatto della vita di provincia vita si trasferisce a Parigi come bibliotecario nella casa dell'avvocato generale e uomo politico Chrétien François I de Lamoignon. Lettore accanito acquisisce una vasta cultura compilando il catalogo ragionato della biblioteca in 32 volumi. In questo periodo scriverà opere a contenuto erudito, soprattutto di storia e religione.

Nel 1690, sollecitato da Jean-Baptiste Le Grand, erede dei manoscritti di Cartesio, scrive una biografia che doveva fare parte di un'edizione completa delle opere e della corrispondenza, che però non sarà pubblicata; l'opera è ancora oggi una delle fonti principali per la conoscenza della vita di Cartesio, perché Baillet ha potuto utilizzare documenti in seguito perduti.

Il suo Jugement des savants suscita qualche critica perché viene giudicato troppo favorevole alle tesi gianseniste. La polemica con i Bollandisti acquista toni pesanti quando Baillet mette in dubbio i dogmi (non ancora proclamati dal Papa dell'epoca) relativi all'Immacolata concezione e all'Assunzione in un'opera intitolata Dévotion à la Vierge che viene subito messa all'Indice dei libri proibiti. Lo stesso accadrà per la gran parte delle sue Vite dei santi dove eliminando tutti quei miracoli che gli sembrano inverosimili egli si avvicina pericolosamente alle tesi dei riformisti.

Indebolito dagli studi eccessivi, per la salute malferma e per l'austerità di vita, muore prematuramente nel 1706.

Opere

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Note

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  1. ^ Indicato come «primo biografo di Cartesio» in Antonio Malo, Certezza e volontà: saggio sull'etica cartesiana, Armando Editore, 1994, p.17 e in Inoltre, Editoriale Jaca Book, 2009, p.157. Diversamente in Renato Cartesio, Discorso sul metodo, Rusconi Libri, 2015, nota 25: «Adrien Bailet, uno dei primi biografi di Cartesio (dopo Daniel Lipstorp e Pierre Borel)». Il testo di Lipstorp (Specimina philosophiae cartesianae) è del 1653, quello di Borel (Vitae Renati Cartesii) del 1656, ma si tratta di due biografie di poche pagine.
  2. ^ Ove non indicato diversamente, le informazioni contenute nella voce hanno come fonte: Alceste Bisi Gaudenzi, Enciclopedia Italiana (1930) alla voce corrispondente

Bibliografia

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Edizioni moderne della Vita di Cartesio
Studi su Adrien Baillet

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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