Alessandro Rapinese | |
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Sindaco di Como | |
In carica | |
Inizio mandato | 29 giugno 2022 |
Predecessore | Mario Landriscina |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente |
Titolo di studio | Diploma di perito industriale |
Professione | Agente immobiliare |
Alessandro Rapinese (Como, 26 aprile 1976) è un politico italiano, sindaco di Como dal 29 giugno 2022.
Nato a Como, consegue il diploma di perito industriale presso l'ITIS Paolo Carcano nel 1995 e si iscrive alla IULM, senza tuttavia conseguire la laurea. Inizia a lavorare nel settore tessile presso l'azienda di famiglia e in seguito fonda una propria agenzia immobiliare.
Impegnatosi in politica come indipendente, nel 1994 è eletto consigliere di circoscrizione a Como per una lista civica.[1] Nel 2007, sempre come civico, entra in consiglio comunale e alle amministrative del 2012 e del 2017 è candidato sindaco della città, senza però riuscire ad accedere al ballottaggio in entrambe le occasioni (nel 2017 la sua lista risulta comunque la più votata al primo turno).[2]
Dopo aver passato 14 anni all'opposizione,[3] in occasione delle elezioni amministrative del 2022 si ricandida per la terza volta alla carica di sindaco di Como, col sostegno della sola lista civica Rapinese Sindaco. Ottiene il 27,32% al primo turno, superando di 102 voti la coalizione di centro-destra e accededendo al ballottaggio contro la candidata del centro-sinistra Barbara Minghetti; il 26 giugno è eletto sindaco con il 55% dei voti.[4]
Durante il mandato, Rapinese ha messo in atto iniziative per contrastare l'evasione fiscale, tra cui il divieto di iscrizione agli asili comunali dei figli degli evasori[5] e la revoca della concessione del suolo pubblico per i bar che non pagano la TARI; inoltre ha istituito un servizio di carro attrezzi per rimuovere le autovetture con targa svizzera parcheggiate in divieto di sosta e per le quali, a causa delle difficoltà legali per riscuotere all'estero, non si pagavano mai le sanzioni[6].