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Anfipodi
Leucothoe incisa
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumCrustacea
ClasseMalacostraca
SottoclasseEumalacostraca
SuperordinePeracarida
OrdineAmphipoda
Latreille, 1816
Sottordini

Gli anfipodi (Amphipoda Latreille, 1816) sono un ordine di crostacei malacostraci.

Distribuzione e habitat

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Gli anfipodi sono importanti componenti della catena trofica di molti ambienti e costituiscono un'importante risorsa alimentare degli uccelli marini, dei pesci e di mammiferi marini, oltre che di altri invertebrati.

Gli anfipodi rappresentano uno dei gruppi più diversificati tra i crostacei e sono diffusissimi. La maggior parte delle specie vive sui fondali marini a tutte le latitudini, dai poli all'equatore: esistono anche forme planctoniche negli oceani. Diverse specie sono eurialine e possono vivere anche in acque del tutto dolci. Gli anfipodi terrestri vivono solo in ambienti umidi, come le spiagge o le lettiere di foglie delle foreste.

Molte specie di anfipodi pelagici sono mutualisti o generalmente parassiti; essi vivono in associazione con meduse o altri organismi dello zooplancton. Phronima è un genere relativamente comune di anfipodi pelagici che uccide e svuota il corpo a forma di barile di un Tunicato pelagico del genere Salpa per vivere al suo interno in cui svolge l'intero ciclo riproduttivo.

Themisto gaudichaudii è la più abbondante specie tra gli anfipodi planctonici. Vive nell'Oceano Pacifico in densi banchi, dove si nutre di copepodi e altri piccoli rappresentanti dello zooplancton. Dopo copepodi, krill e salpe, i quali sono erbivori, il carnivoro Themisto è il genere più abbondante del mesozooplancton dell'Oceano Pacifico.

In mari freddi, gli anfipodi bentonici sono molto diversificati e abbondanti. Nell'Oceano Pacifico costituiscono i crostacei bentonici più rappresentati. Molti sono erbivori, altri onnivori, altri ancora saprofagi di carcasse di animali.

Descrizione

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Anatomia

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Negli anfipodi bentonici costieri si ritrovano due principali schemi morfologici del corpo: una molto allungata e sottile (Caprellidae), l'altra compatta (Gammaridae). In genere i gammaridei sono appiattiti lateralmente ma sono riconoscibili grazie alla presenza di 3 paia di uropodi e di solito hanno le prime due paia di zampe modificate in gnatopodi dotati di chela per catturare il cibo. Non hanno carapace, sono visibili sette segmenti toracici e sei segmenti addominali. Il capo è provvisto di due paia di antenne, di occhi e di parti boccali. Gli anfipodi hanno sette paia di zampe (pereiopodi), di cui le prime quattro sono orientate in avanti e le restanti 3 paia sono orientate all'indietro. L'addome è diviso in due parti, tre segmenti con arti a spazzola e tre con corti uropodi immobili.

Molte sono le modificazioni anatomiche che si discostano da questo schema, basti pensare a quelle che si verificano nelle specie parassite oppure a quelle specie in cui parte dei toracopodi si trasformano in massillipedi muniti di chele utilizzate per la predazione e la difesa. Comunque si deve sottolineare che il numero e le dimensioni relative dei segmenti rimangono i caratteri più stabili del gruppo.

Biologia

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Sviluppo

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Lo sviluppo è spesso diretto. In qualche caso dall'uovo nasce una larva tipo “nauplius”, con il corpo non segmentato, un occhio mediano semplice e tre paia di appendici, che si allungano, per formazione di nuovi segmenti, e si arricchisce di appendici. Segue, con successive mute, lo stadio di “zoea”, in cui si può distinguere: un cefalotorace, un addome e alcune paia di appendici. Successivamente la zoea si trasforma in “mysis”, o larva misidiforme, con 13 paia di appendici. Da questa forma, con un'ulteriore muta, si passa all'adulto. La maggior parte delle specie che conduce vita fissa o parassita presentano alterazioni profonde, tanto da renderne difficile il riconoscimento che però è più facile allo stato larvale.

Riproduzione

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In qualche specie di Anfipodi, la maturità sessuale maschile è espressa dallo sviluppo di occhi sporgenti e recettori chimici sulle antenne. In questo stadio l'anfipode è denominato “maschio nuotatore” e va alla ricerca della propria compagna. Durante la riproduzione, l'anfipode maschio porta la femmina (di dimensioni più piccole) tra le zampe, una condizione nota come “amplexus”. Lo sperma è trasferito dal maschio al dotto genitale della femmina. La femmina rilascia le uova in una tasca ventrale dove sono incubate durante lo sviluppo. Le uova non sono adesive come nei granchi ma sono libere in uno spazio creato da estroflessioni delle zampe. Contrariamente ai granchi e ai gamberi, i nuovi nati non vengono rilasciati allo stadio di zoea ma assomigliano già molto agli adulti. Qualche specie pratica cure parentali.

Stile di vita

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Gli anfipodi vivono in habitat diversissimi tra loro. Le specie che vivono tra le alghe possono essere erbivore, quelle che vivono nel fango e nella sabbia si nutrono di batteri sulla superficie delle particelle, altri sono saprofiti di piante o animali in decomposizione. Un gruppo di famiglie vive in tubi costruiti attraverso ghiandole serigene, presenti nelle zampe. In momenti di pericolo essi possono nascondersi in questi tubi grandi fino a 2-3 volte la lunghezza del loro corpo. La parte del corpo che rimane al di fuori sono le antenne che possono catturare il cibo. Altri anfipodi, meno comuni rispetto ai gammaridei e ai caprellidei, sono gli Hyperiidea. Essi sono planctonici e traslucidi, spesso con occhi enormi, grandi quanto il resto del corpo. Qualche gruppo vive strettamente associato a mammiferi marini. I Cyamidae comunemente noti come “pidocchi delle balene” sono ectoparassiti che aderiscono e si nutrono della pelle delle balene. Al contrario di altri anfipodi, i pidocchi delle balene non sanno nuotare e al momento del rilascio da parte della femmina, si attaccano immediatamente nelle vicinanze.

Movimento

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Le modalità di locomozione degli anfipodi dipendono dalla disposizione delle zampe. La maggior parte si muove in verticale, usando le zampe toraciche, ma non sono molto veloci. Nuotare con le 3 paia di pleopodi permette di raggiungere velocità elevate. La specialità degli anfipodi è il “colpo di coda”, una reazione di fuga rapida in cui l'animale guizza velocemente e scava con gli uropodi un solco nella sabbia. I caprellidi non mostrano questo comportamento ma si muovono come i geometridi, i comuni bruchi misuratori.

Tassonomia

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Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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