Valzer di donne al Moulin Rouge, di Henri de Toulouse-Lautrec, 1892

L'arte moderna è lo stile e la concezione dell'arte propria del periodo tra la metà del XIX secolo e la metà del XX secolo[1] e, più in generale, alle espressioni artistiche che esprimono una forma di «rifiuto» per il passato e di apertura alla sperimentazione.[2]

Gli artisti moderni sperimentarono nuove forme visive e avanzarono concezioni originali della natura, dei materiali e della funzione dell'arte, alternando periodi più "realisti" (sia per le tecniche adottate che per i soggetti scelti) a periodi più "simbolisti" o "espressionisti" fino all'astrazione.

La produzione artistica più recente è spesso definita come arte contemporanea o arte postmoderna.

Storia dell'arte moderna

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Le radici nel XIX secolo

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Strada con cipresso e stella, di Vincent van Gogh, 1890, Kröller-Müller Museum

Sebbene la scultura d'arte moderna e l'architettura siano state riconosciute solo alla fine del diciannovesimo secolo, gli inizi della pittura moderna possono essere riconosciuti precedentemente.[3] L'anno che in genere si considera convenzionalmente come il punto d'inizio dell'arte moderna è il 1863,[4] cioè l'anno in cui Édouard Manet esibì il suo dipinto Colazione sull'erba a Parigi. Si potrebbero prendere in considerazione date ancora precedenti a questa: il 1855 quando Gustave Courbet esibì L'atelier del pittore.

Secondo lo storico dell'arte H. Harvard Arnson, comunque, "Tutte queste date hanno un significato nello sviluppo dell'arte moderna, ma marcano una data assoluta d'inizio di una nuova arte… Una graduale metamorfosi è accaduta nel corso di un centinaio di anni."

Ragazze in riva al mare, di Pierre Puvis de Chavannes, 1879, Musée d'Orsay, Parigi

Il filo di pensiero che conduce all'arte moderna può essere ricondotto all'Illuminismo, e anche al diciassettesimo secolo.[5] Il critico d'arte moderna Clement Greenberg chiamò Immanuel Kant "il primo vero modernista" ma segnò anche una distinzione: "L'illuminismo criticò dall'esterno... Il Modernismo critica dall'interno".[6] La Rivoluzione francese del 1789 sradicò presunzioni e istituzioni che per secoli erano state accettate attraverso piccole domande, e avvicinò il popolo ad una vigoroso dibattito politico.

Questo sollevò la consapevolezza del popolo, o come disse Ernst Gombrich: "una consapevolezza che permette alle persone di scegliere come vivere esattamente come si sceglie la fantasia della carta da parati".[7]

I pionieri dell'arte moderna furono i Romantici, i Realisti e gli Impressionisti.[8]

Claude Monet, Impressione, levar del sole (1872); olio su tela, 48×63 cm, Musée Marmottan Monet, Parigi

La tendenza realista si scontrò, nel corso dell'Ottocento, con la tendenza idealista che egemonizzava, all'epoca, l'arte accademica, godendo del favore (estetico e politico) di un pubblico elitario e del potere politico.[9]. Ciò nonostante, lentamente, alcuni tra i pittori impressionisti di maggiore successo riuscirono a catturare il favore di una parte crescente dell'establishment lavorando su commissione o per esibizioni relativamente popolari, in contrasto con l'idea di arte elitaria o di "arte per l'arte". Ciò tuttavia diluì in parte la portata contestatrice e anticonformista dell'Impressionismo, estetizzandolo e portando alcuni post-impressionisti ad un'ulteriore ricerca stilistica.

Nel tardo diciannovesimo secolo, altri movimenti che influenzarono l'arte moderna erano cominciati ad emergere: ad esempio il Post-impressionismo (scomponibile in varie correnti, tra cui il Puntinismo) ed il Simbolismo.

La prima metà del ventesimo secolo

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Pablo Picasso, Dejeuner sur l'Herbe
Da dove veniamo? Che siamo? Dove andiamo?, di Paul Gauguin, 1897, Museum of Fine Arts, Boston
Il Dalí Atomico, fotografia di Philippe Halsman (1948), realizzata durante la preparazione dell'opera





Tra i movimenti che nacquero durante i primi decenni del ventesimo secolo uno dei più influenti è il movimento espressionista attivo, nelle sue varie declinazioni, in Francia (dove confluirono anche artisti espressionisti slavi e italiani) e in Germania.

Alla galassia espressionista si affiancarono, agli inizi del secolo, vari movimenti di avanguardia: tra i principali il Cubismo di Picasso, Braque e Gris, il Futurismo di Boccioni e Balla, il Dadaismo di Tzara e di Duchamp, la Pittura metafisica di Giorgio de Chirico e Carlo Carrà, il Surrealismo di Ernst, Dalí, Miró e Magritte ed il Suprematismo di Kazimir Severinovič Malevič.

Scultura in piazza Duomo di Milano rappresentate il movimento futurista allestita in occasione della mostra futurista del 2009

Gruppi di artisti svilupparono sempre in questo periodo nuovi modi di intendere l'arte nelle sue interrelazioni con l'architettura, al design ed alla grafica pubblicitaria: all'Art Nouveau, tendenza dominante di inizio secolo, si aggiunsero soprattutto dopo la prima guerra mondiale il neoplasticismo del gruppo De Stijl (che nell'arte figurativa ebbe come maggiore esponente Piet Mondrian), al razionalismo della scuola Bauhaus (attiva soprattutto in architettura e in design) ed in Russia al Costruttivismo di Vladimir Evgrafovič Tatlin.

Dopo la Seconda guerra mondiale

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L'arte moderna sbarcò negli Stati Uniti nel secondo decennio del secolo ventesimo, e fu rafforzata dalla fuga dall'Europa di numerosi artisti: fu solo dopo la fine della seconda Guerra Mondiale, tuttavia, che gli Stati Uniti diventarono una fucina di movimenti artistici ed avanguardistici che fecero da ponte tra l'arte moderna e l'arte postmoderna (o contemporanea) che va dagli anni settanta ad oggi.

Gli anni cinquanta e sessanta videro l'emergere di movimenti riconducibili alla corrente dell'arte astratta, in parte derivazione dell'espressionismo: tra i più conosciuti l'espressionismo astratto e l'Action painting di Pollock e de Kooning e la "Pittura a campi di colore" di Rothko, in contesto americano, ma anche il Tachisme e l'Art Brut in Europa. Sempre a partire dagli anni sessanta si sviluppò inoltre l'Arte concettuale con la nascita della Pop Art, dell'Op art, del Neo-dadaismo, della Performance art, del Minimalismo, e da altre correnti che influenzarono anche l'arte contemporanea.

Movimenti artistici, avanguardie e gruppi di artisti

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Venere Verticordia, di Dante Rossetti, 1866
Sagrada Família, di Antoni Gaudí, 1882, Barcellona
Nella Pioggia, di Franz Marc, 1912, Lenbachhaus
Fontana, di Marcel Duchamp, 1917
Installazione luminosa al Wissenschaftspark Gelsenkirchen, di Dan Flavin
Cosmos, di Henrique Matos





Di seguito i principali movimenti artistici che compongono l'arte moderna (con alcuni degli esponenti più significativi), insieme ai principali movimenti leggermente anteriori o leggermente posteriori correlati all'arte del periodo propriamente moderno (1860-1970).

Diciannovesimo Secolo

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Gli inizi del ventesimo secolo (prima della Prima Guerra Mondiale)

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Il periodo tra le due guerre

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Il periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale

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Astrattismo

Arte concettuale

Arte figurativa

Arti plastiche

Principali esposizioni di Arte Moderna occidentale

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Italia

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Francia

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Germania

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Regno Unito

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Resto d'Europa

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Belgio

Paesi Bassi

Spagna

Svezia

Stati Uniti

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Note

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  1. ^ Robert Atkins, Artspeak: A Guide to Contemporary Ideas, Movements, and Buzzwords. Abbeville Press. New York, 1990, p. 102.
  2. ^ E.H. Gombrich, The Story of Art, Phaidon, London, 1958, p. 419.
  3. ^ Arnason 1998, p. 10.
  4. ^ Arnason 1998, p. 17.
  5. ^ "Nel diciassettesimo e nel diciottesimo secolo l'atteggiamento cominciò a muoversi verso una nuova visione del mondo che avrebbe portato alla creazione di un mondo "nuovo", cioè del "mondo moderno". Cahoone 1996, p. 27.
  6. ^ Frascina and Harrison 1982, p. 5.
  7. ^ Gombrich 1958, pp. 358-359.
  8. ^ Arnason 1998, p. 22.
  9. ^ Corinth, Schuster, Brauner, Vitali, and Butts 1996, p.25.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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