Attack Punk Records | |
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Stato | Italia |
Fondazione | 1981 |
Fondata da | Jumpy Velena |
Sede principale | Bologna |
Settore | Musicale |
La Attack Punk Records è stata un'etichetta discografica italiana fondata nel 1981.
La Attack Punk Records nasce a Bologna nel 1981 per volontà di alcuni componenti di un punk ensemble denominato RAF Punk e, in special modo, di Jumpy Velena, che si ispirò all'esperienza inglese della Crass Records[1].
L'etichetta nacque come emanazione della Attack Punkzine, fanzine o punkzine, come venivano chiamate le fanzine che trattavano di punk, di Bologna. Nell'arco di quasi un decennio la label diventerà un punto di riferimento per tutta la frangia del punk anarchico italiano e pubblicherà album fondamentali come i primi dei CCCP - Fedeli alla linea, ma anche gruppi come Rivolta dell'Odio, Irha, Tampax, Disciplinatha, Raptus, Contropotere e altri[1][2]. Chiuderà alle soglie degli anni novanta.
La prima pubblicazione della Attack Punk Records, segnata in catalogo come First Attack, fu Schiavi nella città più libera del mondo, il cui titolo faceva riferimento a quanto sosteneva Renato Zangheri, prima dei fatti di Bologna dell'11 marzo 1977, quando attribuiva a Bologna il titolo di "città più libera del mondo" in quanto "meglio governata"[3].
Uno striscione recante appunto la scritta "Schiavi nella città più libera del mondo" e firmato Raf Punk è stato più volte utilizzato nel 2015 a Bologna per aprire le manifestazioni di protesta relative allo sgombero da parte del Comune dello spazio occupato Atlantide, gestito da attivisti/e lgbt/queer ma anche anarcopunk, mostrando una continuità tra le lotte di allora e quelle di oggi.
In seguito poi nacquero le sottoetichette Totò Alle Prese Coi Dischi, Multimedia Attack, Extrema! e Attack Punk Records UK[1][3].