Battaglia di Cape Girardeau
parte della guerra di secessione americana
Soldati confederati a Cape Girardeau
Data26 aprile 1863
LuogoContea di Cape Girardeau (Missouri)
EsitoVittoria dell’Unione
Schieramenti
Comandanti
John McNeilJohn Sappington Marmaduke
Effettivi
4.0005.000
Perdite
12325
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La battaglia di Cape Girardeau è stata un episodio della guerra di secessione americana durante il quale le esercito confederato, guidato dal brigadiere generale Marmaduke, inseguì le truppe nordiste del brigadiere generale John McNeil ma venne sconfitto.

Contesto

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Marmaduke iniziò il suo secondo raid in Missouri partendo dall'Arkansas del nord-est il 18 aprile 1863[1] con lo scopo di impossessarsi dei rifornimenti di cui aveva bisogno per le sue truppe, molte delle quali non era sufficientemente armata[2]. Marmaduke temeva che, se non avesse portato con sé tutti suoi uomini (anche quelli privi di armi), questi avrebbero disertato e decise dunque di portare tutti con sé[3].

Marmaduke organizzò la sua divisione di circa 5.000 soldati in due colonne, ognuna delle quali era composta da due brigate. Il colonnello George W. Carter guidava una delle due colonne, composta da una brigata sotto il colonnello Colton Greene e da un'altra guidata da Carter stesso. L'altra colonna, guidata dal colonnello Joseph O. Shelby, era composta da una brigata sotto il comando del colonnello George W. Thompson e da un'altra sotto il comando del colonnello John Q. Burbridge[4]. La divisione aveva in tutto tra gli otto e i dieci pezzi d'artiglieria[5].

Marmaduke ordinò alla colonna di Carter di avanzare verso Bloomfield e di conquistarne il presidio nordista che era comandato dal brigadiere generale John McNeil[6]. Marmaduke e Shelby andarono verso nord a Fredericktown per intercettare l'eventuale ritirata di McNeil[6]. Shelby arrivò a Fredericktown il 22 aprile 1863. Carter raggiunse Bloomfield il giorno (dopo aver perso molto tempo per attraversare un acquitrino) e quando arrivò scoprì che McNeil aveva distrutto e abbandonato il presidio[7] e si era ritirato verso Cape Girardeau, dove arrivò il 24 aprile[8].

Carter, disobbedendo agli ordini ricevuti, inseguì McNeil e il 25 aprile arrivò a Cape Girardeau[9]. Carter inviò una lettera a McNeil chiedendone la resa e per incutere paura dal nemico la firmò a nome del maggiore generale Sterling Price nella speranza che McNeil pensasse che il comandante sudista fosse nei paraggi[10]. McNeil però rifiutò di arrendersi[11] e Carterchiese aiuto a Marmaduke[12].

La battaglia

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Nella notte del 25 aprile McNeil ordinò l'evacuazione delle donne e bambini presenti a Cape Giradeau[13] e ricevette rinforzi via fiume[14]. All'alba del 26 aprile la colonna confederata di Shelby arrivò a Cape Girardeau[12] e alle 10 del mattino di quel giorno Marmaduke lanciò l'attacco[15].

Dopo quattro ore di combattimenti Marmaduk fu costretto a ritirarsi verso Jackson[16] e da lì fece ritorno in Arkansas.

Note

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  1. ^ Ponder 1994, p.30
  2. ^ Bartels 1992, p.132; Maple 1913; Oates 1963; Ponder 1994, p.47; Snider 1956, p.50
  3. ^ Bartels 1992, p.132; Snider 1956, p.50
  4. ^ Ponder 1994, p.24-26
  5. ^ Bartels 1992, p.132; Oates 1963
  6. ^ a b Ponder 1994, p.47
  7. ^ Ponder 1994, p.50
  8. ^ Ponder 1994, p.48
  9. ^ Snider 1956, p.50
  10. ^ Bartels 1992, p.133
  11. ^ Murdoch, p.158
  12. ^ a b Ponder 1994, p.56
  13. ^ Ponder 1994, p.60
  14. ^ Phillips 1956
  15. ^ Dickerson 1961; Guilbert 1863; Phillips 1956; Ponder 1994, p.61; Snider 1956, p.50
  16. ^ Phillips 1956; Ponder 1994, p.64; Snider 1956, p.50

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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