Il biglietto di Stato[1][2][3] (anche statonota[4][5][6][7][8] o impropriamente banconota di Stato), è un buono emesso da uno Stato, in genere per mezzo di una banca, che corrisponde a un dato valore. Se tale buono è emesso da una banca, esso prende il nome di biglietto di banca.
Il biglietto di Stato, surrogato[9] del biglietto di banca, fu introdotto per la prima volta in Francia nel corso del XVI secolo[10]; tale carta moneta, non necessitando d'alcuna copertura aurea[11], fu impiegata dagli Stati per sopperire alle richieste di tesoreria[12][13][14].
In Italia il biglietto di Stato fu introdotto nel 1882 quale moneta divisionale, per mezzo d'un decreto[15][16] del Ministero del Tesoro[17], ed ebbe corso legale sino al 1985[12].
Negli Stati Uniti d'America un esempio di biglietti di Stato furono quelli in uso nel XIX secolo e noti come greenbacks[18][19][20].
Il biglietto di Stato era inconvertibile, una volta emesso il suo valore corrispondeva a quello imposto ex lege.