Buonasera, signora Campbell | |
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Titolo originale | Buona Sera, Mrs. Campbell |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1968 |
Durata | 108 min |
Genere | commedia |
Regia | Melvin Frank |
Sceneggiatura | Melvin Frank, Denis Norden, Sheldon Keller |
Produttore | Melvin Frank, Clarence Oscar Erickson |
Fotografia | Gábor Pogány |
Montaggio | Bill Butler |
Musiche | Riz Ortolani |
Scenografia | Giuseppe Chevalier |
Costumi | Anna Maria Fea, Morton Haack |
Trucco | Gabriella Borzelli, Amato Garbini |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Buonasera, signora Campbell (Buona Sera, Mrs. Campbell) è un film statunitense del 1968 diretto da Melvin Frank, che ne è anche sceneggiatore e produttore: ambientato – ed effettivamente girato – in Italia, valse alla protagonista Gina Lollobrigida un David di Donatello.
Dalla pellicola è stato poi tratto il musical americano Carmelina, che debuttò a Broadway nel 1979;[1] secondo alcuni critici, anche il musical britannico Mamma Mia! sarebbe stato ispirato da questo film, ma l'autrice, la drammaturga e sceneggiatrice Catherine Johnson, ha negato ogni legame.[2]
In Toscana, vent'anni dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel paese (immaginario) di San Forino fervono i preparativi per la visita di reduci dell'Aviazione militare americana, che erano di stanza in quelle zone: l'unica preoccupata nell'apprendere la notizia è Carla (Gina Lollobrigida), una bella e dinamica viticoltrice la quale, di ritorno da un soggiorno a Firenze, scopre anche tre lettere di altrettanti ex-militari, che le annunciano l'imminente arrivo.
La donna – che sta aspettando il rientro della figlia Gia (Janet Margolin) dalla Svizzera, dove studia in un collegio di Ginevra – si vede costretta a confessare uno sconvolgente segreto alla domestica Rosa (Naomi Stevens) e al proprio compagno e collaboratore, Vittorio (Philippe Leroy): lei non è la vedova del capitano americano Campbell, morto in azione, come fa credere a tutti da vent'anni; e il padre di Gia in realtà è uno dei tre uomini che stanno per arrivare, ma Carla non sa quale avendo avuto una relazione con tutti tre, ciascuno a insaputa degli altri due...
Lei aveva 16 anni, era appena rimasta orfana, e scoperta la gravidanza informò separatamente gli amanti, che da quel giorno le mandano, sempre a insaputa uno dell'altro, un assegno mensile per il sostentamento di madre e figlia. Il “capitano Campbell”, eroico e ricco, non è mai esistito, se l'inventò Carla rientrata da Firenze dopo il parto, per proteggere sé stessa e la bambina dal giudizio dei compaesani: per il nome scelse una delle due parole americane che conosceva, cioè la marca delle minestre in scatola, perché, spiega, « non potevo farmi chiamare “Signora Coca-Cola”! »
Svelata la verità a Rosa e Vittorio, Carla vorrebbe continuare a nasconderla a Gia, ai tre americani e alle loro consorti, ma ogni tentativo sarà vano, in particolare dopo che una delle mogli (Shelley Winters) in gita a Firenze scoprirà i veri mittenti degli assegni mensili...
Il film, realizzato dalla Connaught Productions, è stato girato interamente in Italia: gli interni negli studi di Cinecittà, gli esterni in varie località laziali, come Ariccia e Genzano (per l'inesistente paese di San Forino), Nemi (l'altrettanto immaginario Sant'Anselmo, dove Gia “entra” in ospedale...), Rocca Canterano e altri.
Le riprese sono durate oltre due mesi, dal 12 settembre[3] a fine novembre del 1967:[4] in un primo momento era stato annunciato nel cast Walter Chiari, per il ruolo poi interpretato da Leroy.[5]
Riguardo gli interpreti, resta un mistero il nome di Renzo Palmer nei titoli di testa perché poi non vi è traccia del bravo attore milanese – ne vi sono scene con un Sindaco.
Oltre alla protagonista e a parte della troupe, l'apporto italiano al film comprende le musiche, scritte e orchestrate da Riz Ortolani, compresa la canzone di apertura, Buona Sera, su testo del regista – fa eccezione la San Forino March, cantata in pullmann dai reduci, parole e note di Andrew Frank.
Dopo un'anteprima a Los Angeles il 20 dicembre 1968, la United Artists ha cominciato la distribuzione del film nel febbraio 1969 in Gran Bretagna e Stati Uniti, con una promozione che ha visto Gina Lollobrigida presente sia a Londra[6] sia negli USA.[7] Nei manifesti originali, il nome "Campbell" è scritto con lo stesso stile grafico della omonima società alimentare.
L'uscita della versione italiana fu ritardata per un pauroso incidente d'auto occorso alla Lollobrigida[8] proprio nei giorni in cui era impegnata al doppiaggio, essendo il film girato quasi tutto in Inglese.
Nelle sale italiane Buonasera, Signora Campbell uscirà in maggio, e il 3 giugno la Giuria del David di Donatello comunicò di aver assegnato alla “Lollo” il premio per quella sua interpretazione (ex-aequo con Monica Vitti in La ragazza con la pistola).