Cocconato comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Umberto Fasoglio dal 26-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°05′20″N 8°02′26″E / 45.088889°N 8.040556°E |
Altitudine | 491 m s.l.m. |
Superficie | 16,52 km² |
Abitanti | 1 425[1] (31-10-2020) |
Densità | 86,26 ab./km² |
Frazioni | Bonvino, Cocconito, Foino, Gesso, Maroero, Solza, Spagnolino, Stazione, Tabiella, Tuffo, Vastapaglia |
Comuni confinanti | Aramengo, Brozolo (TO), Montiglio Monferrato, Moransengo-Tonengo, Passerano Marmorito, Piovà Massaia, Robella |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 14023 |
Prefisso | 0141 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 005042 |
Cod. catastale | C807 |
Targa | AT |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 895 GG[3] |
Nome abitanti | cocconatesi |
Patrono | santi Fausto e Felice |
Giorno festivo | 11 settembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Cocconato (Coconà [kʊkʊ'na] in piemontese, Cocnà [kʊk'na] in dialetto monferrino) è un comune italiano di 1 425 abitanti della provincia di Asti in Piemonte.
Cocconato è stata nel medioevo il centro principale della famiglia comitale dei Radicati di origine manfredinga[4] e sede di un feudo imperiale sino al 1586. Soggetta per diversi secoli alla diocesi di Vercelli, oggi è parte della diocesi di Casale Monferrato.
Presso il territorio del comune di Cocconato durante la seconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, furono internati 70 ebrei non italiani provenienti dall'Est Europa (incluse famiglie con bambini):[5] ciò non significa l'esistenza di un campo di concentramento (come quelli organizzati - dopo l'8 settembre 1943 - dai nazisti o dai repubblichini a Borgo San Dalmazzo, Fossoli, Bolzano, Risiera di San Sabba e altri minori), quanto piuttosto un domicilio coatto paragonabile all'istituto del confino.[6] Al netto dei continui trasferimenti, 36 risultano i profughi presenti a Cocconato nell'estate 1943. Con l'occupazione tedesca, il gruppo prontamente si disperse. Alla fine tutti gli internati riuscirono a salvarsi (trovando per lo più rifugio in Svizzera).[7] Nessun ebreo, italiano o straniero, fu arrestato a Cocconato.[8]
A Cocconato trovò la morte l'antifascista Giovanni Corvi, arrestato a Sondrio dai repubblichini, poi trasferito a S. Martino Rosignano in provincia di Alessandria, ed infine prelevato dai nazisti e trasferito "verso ignota destinazione", come attesta il suo certificato di morte presente presso il comune di Cocconato e ritrovato dopo lunghe ricerche.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 novembre 1999.[9]
«Di nero, all'aquila d'oro, coronata con corona all'antica dello stesso. Lo scudo è sormontato dalla corona speciale d'oro, formata dal cerchio brunito, cordonato ai margini, coronato da sedici sferette d'oro, nove visibili, sostenute da punte. Sotto lo scudo, su lista bifida svolazzante di nero, il motto, in lettere maiuscole d'oro, Ut vult Deus. Lo scudo è ornato da due fronde di alloro e di quercia, di verde, con le drupe e le ghiande d'oro, decussate in punta e legate dal nastro di rosso.»
Lo stemma comunale si ispira a quello della famiglia Radicati, conti di Cocconato, che portavano uno scudo troncato: al primo di nero, all'aquila d'oro, coronata dello stesso; al secondo d'oro, al castagno sradicato al naturale.
Diversi sono gli edifici di interesse storico, tra i quali:
Abitanti censiti[10]
Nell'estate del 1970[11] l'associazione patronale di Cocconato decise di istituire il Palio degli Asini.
Al Palio partecipano i sei borghi di Cocconato: Airali, Brina, Colline Magre, San Carlo, Torre, Tuffo.
Ad essi si aggiunge il confinante paese di Moransengo[11].
Dal 2019 è associato a “I borghi più belli d'Italia”.[12]
La stazione di Cocconato, attiva fra il 1912 e il 2011, era posta lungo la cessata ferrovia Chivasso-Asti.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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6 giugno 1985 | 1º giugno 1990 | Bruno Marchetti | Democrazia Cristiana | Sindaco | [13] |
1º giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Michelangelo Montanaro | lista civica | Sindaco | [13] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Claudio Casaleggio | - | Sindaco | [13] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Carlo Scagno | lista civica | Sindaco | [13] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Giovanna Ferrero | lista civica | Sindaco | [13] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Michele Marchisio | lista civica | Sindaco | [13] |
25 maggio 2014 | 24 maggio 2019 | Monica Marello | lista civica Per Cocconato | Sindaco | [13] |
26 maggio 2019 | in carica | Umberto Fasoglio | lista civica | Sindaco | [13] |
Cocconato era il capoluogo della comunità collinare Unione Versa Astigiano.