Dinamismo di un calciatore | |
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Autore | Umberto Boccioni |
Data | 1913 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 193,2×201 cm |
Ubicazione | Museum of Modern Art, New York |
Dinamismo di un calciatore, noto anche come Dinamismo di un footballer,[1][2] è un dipinto a olio su tela di Umberto Boccioni, realizzato nel 1913 e conservato al Museum of Modern Art di New York.[3]
Relativi all'opera fanno parte alcuni disegni preparatori effettuati nel 1913, tra cui lavature d'inchiostro, carboncini, guazzi e acquerelli, facenti parte della Collezione Mattioli e della Raccolta Bertarelli e che, grazie alla donazione di Ausonio Canavese, sono attualmente esposti al Gabinetto dei disegni di Milano.[4][5]
Il dipinto fu esposto per la prima volta nel 1913 in una mostra collettiva tenutasi al Teatro Costanzi di Roma, insieme ad altre opere dell'artista come l'Antigrazioso, l'Elasticità e Materia.[2]
Successivamente fu tenuto tra Roma e Milano dallo scrittore Filippo Tommaso Marinetti, che l'aveva probabilmente acquistato, fino al 1944, anno della sua morte.[3] Esso quindi passò nelle mani di sua moglie Benedetta Cappa, la quale, probabilmente ereditandolo dal defunto marito, lo tenne a Roma fino al 1954, anno in cui Harriet e Sidney Janis lo acquistarono e lo portarono a New York.[3] A essi era giunto dalla Svizzera probabilmente tramite lo scultore surrealista Alberto Giacometti, che a Milano aveva avuto contatti diretti con i Boccioni.[6] Nel 1967 l'opera fu donata al MoMA, dove fu esposta a partire dall'anno successivo.[3][6]
L'opera raffigura un calciatore che si smaterializza in un'atmosfera luminosa e guizzante, tranne per il polpaccio, che è nitidamente scolpito al centro. L'artista si rifà ad alcuni principi che ha articolato, insieme a Carlo Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla e Gino Severini, nel Manifesto tecnico della pittura futurista del 1910:[3][7]
«Per dipingere una figura non bisogna farla; bisogna farne l’atmosfera.»
«Noi proclamiamo [...] che il moto e la luce distruggono la materialità dei corpi.»