Domenico Caminer (Venezia, 4 maggio 1731 – Orgiano, 3 novembre 1796) è stato uno scrittore, giornalista e editore italiano.
Nato in una famiglia borghese veneziana che gli consentì di ricevere una buona educazione, ancora molto giovane sposò Anna Maldini[1]. A venti anni, nel 1751, divenne padre di Elisabetta e poi di Antonio, entrambi futuri giornalisti[1].
Esordì come autore teatrale con alcune commedie, tra queste Fattor galantuomo del 1757[1]. Nel 1762 cambiò attività: divenne redattore della Nuova Gazzetta Veneta, stampata da Pietro Marcuzzi[1]. La Gazzetta ebbe modesto successo[2] e la sua carriera proseguì nel settore editoriale.
Nel 1768 fondò L'Europa Letteraria[1]. Il periodico, al quale collaborarono la figlia Elisabetta e il geologo e naturalista Alberto Fortis, visse fino al 1773. L'anno dopo (1774) creò assieme alla figlia il Giornale Enciclopedico, uno dei principali periodici illuministi italiani. Nel 1777 (o forse nel 1783)[1] assunse la direzione del Nuovo Postiglione, un settimanale di cronaca politica e fatti militari da tempo in difficoltà, associando nell'impresa il figlio Antonio[1]
Domenico Caminer fu autore di diversi libri sui temi dell'attualità politica:
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