Elisabetta Benassi (Roma, 1966) è un'artista italiana.

Biografia

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Si è formata a Roma, dove vive e lavora.[1] Nel suo lavoro si avvale di diversi mezzi espressivi fra cui installazioni, video e fotografie[2]. Nel 2001 ha esposto alla II Biennale di Berlino[2][3]. Nel 2008 ha esposto l'opera "They Live We Sleep" alla XV Quadriennale nazionale d'arte di Roma[4]. Ha esposto le sue opere in diverse mostre personali in Italia (al MAXXI di Roma[5], alla Collezione Maramotti[6]) e in Europa.

Ha partecipato alla Esposizione internazionale d'arte di Venezia nel 2011 con l'installazione all'Arsenale The innocent abroad[7], nel 2013 nel padiglione Italia con l'esposizione The Dry Salvages composta da circa 10.000 mattoni in argilla del Polesine (in memoria dell'alluvione del 1951) ciascuno marchiato con un codice identificativo dei detriti spaziali in orbita intorno alla terra[8] e nel 2015 nel padiglione del Belgio con la mostra Personne et Les Autres[9].

Mostre personali

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Note

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  1. ^ Elisabetta Benassi: “Da tutta l’arte di Roma una eterna ispirazione” Repubblica.it
  2. ^ a b Scheda sul Sito della treccani
  3. ^ 2. BERLIN BIENNALE FÜR ZEITGENÖSSISCHE KUNST
  4. ^ Scheda opera sul sito della quadriennale
  5. ^ Corsaro. Elisabetta Benassi su Maxxi.it
  6. ^ Sculpture as place (of memory)
  7. ^ Pillole di Biennale 04 – andiam, andiam, andiamo all’Arsenale su globalartmag
  8. ^ Tutto sul Padiglione Italia alla Biennale di Venezia su fanpage.it
  9. ^ Il primo artista italiano alle 56ª Biennale di Venezia? È Elisabetta Benassi. su Art tribune

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN30597063 · SBN TO0V471160 · GND (DE128735937 · WorldCat Identities (ENlccn-no2011096067