Il Veneto da prima dell'annessione al Regno d'Italia era una terra con una forte tradizione migratoria soprattutto nelle zone pedemontane.
Inoltre, i veneti avvertirono le difficoltà che stavano vivendo in quel momento. Lo storico italo brasiliano Emilio Franzina scriveva su Veneto dall’ottocento che: "si poteva morire di fame e che l'unico alimento della classe contadina non era altro che la polenta, poiché la carne bovina era un mito e il pane di farina di frumento era inaccessibile a causa del suo alto prezzo".[1]
Inizialmente il fenomeno fu di carattere perlopiù temporaneo o stagionale, diretto in particolare verso la Germania, l'Austria e l'Ungheria. Si emigrava soprattutto dalle zone montane, in particolare dalle province di Vicenza, Treviso e Belluno. Dopo l'Unità d'Italia, anche il Veneto subì una profonda crisi economica, la quale diede inizio alla grande emigrazione. Questa fase si sarebbe protratta fino alla vigilia della prima guerra mondiale, la quale funse da punto di cesura per l'emigrazione veneta ed italiana. Infatti cambiarono i punti di approdo e l'atteggiamento dello Stato verso chi migrava. In ogni caso all'orizzonte dei migranti veneti non solo ci furono solo i territori continentali, ma anche rotte transoceaniche.
Nel 2008 vi erano 260.849 cittadini veneti che vivevano all'estero (il 5,4% della popolazione della regione): la maggior parte risiedeva in Brasile (57.052 veneti), numerosi anche in Svizzera (38.320 veneti) e Argentina (31.823 veneti). Ci sono diversi milioni di persone di origine veneta in tutto il mondo, in particolare in Brasile, negli stati di Rio Grande do Sul, Santa Catarina, Paraná, São Paulo e Espírito Santo. I nomi di alcuni comuni del Brasile meridionale, come Nova Schio, Nova Bassano, Nova Bréscia, Nova Treviso, Nova Veneza, Nova Pádua e Monteberico, denotano l'origine veneta dei loro abitanti.[2] Negli ultimi anni persone di origine veneta provenienti dal Brasile e Argentina rimpatriati in Italia.[3]
Veneti all'estero (2008)[3] | ||
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Brasile | 57.052 | italo-brasiliani (categoria) |
Svizzera | 38.320 | italo-svizzeri (categoria) |
Argentina | 31.823 | italo-argentini (categoria) |
Francia | 23.906 | italo-francesi (categoria) |
Germania | 19.590 | italo-tedeschi (categoria) |
Altri | 90.158 | |
Totale | 260.849 |
L'emigrazione veneta ha riguardato molte nazioni estere ed in ognuna di esse vi sono ancora associazioni che ricordano le origini degli oriundi[4]: Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile. Colombia, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Messico, Paesi Bassi, Italia, Québec, Romania, Sudafrica, Svizzera, Uruguay, USA e Venezuela. Questi migranti parlano ancora la lingua veneta degli antenati[5] e hanno lottato per il suo riconoscimento ancora prima che fosse riconosciuta da parte della Regione Veneto tramite la legge regionale n. 8 del 13-4-2007.
Canzone degli immigrati veneti "Dalla Italia noi siamo partiti |
Canzone degli immigrati veneti "América América Canzone dei veneti |