In genetica sono detti eterosomi o gonosomi i cromosomi la cui funzione è legata alla determinazione del sesso di un individuo. Si distinguono per questo dagli autosomi. Nei diploidi, come l'essere umano, sia gli autosomi che gli eterosomi sono presenti in coppia.

Il nome eterosoma deriva dal greco e indica che i due membri della coppia hanno una diversa dimensione; questo a differenza degli autosomi di una coppia che sono invece indistinguibili.

Nomenclatura

Nei mammiferi i cromosomi contenenti informazioni in grado di determinare il sesso sono indicati come X e Y. Il sesso femminile è quello già "predefinito" geneticamente e presenta cariotipo X/X; quello maschile è determinato dall'attivazione dei geni specifici del cromosoma Y (SRY in primis) che danno inizio alla caratterizzazione delle gonadi primitive in quelle maschili (testicolo) e presenta quindi cariotipo X/Y.
Negli uccelli il sesso eterogametico è invece quello femminile (W/Z); in alcuni insetti il maschio è eterogametico (X/Y), ma il meccanismo è diverso.

Il cromosoma Y, molto più piccolo, contiene circa 90 geni, molti dei quali localizzati nella MSY, la regione maschio-specifica dell'Y. Solo uno dei geni del cromosoma Y, il gene SRY, è responsabile per i tratti anatomici maschili. Quando uno dei 9 geni coinvolti nella produzione di sperma manca o è danneggiato, il risultato è di solito un basso numero di spermatozoi e infertilità.
Il cromosoma X trasporta circa 1500 geni, più di qualsiasi altro cromosoma nel corpo umano. La maggior parte di loro codifica per qualcosa di diverso da tratti anatomici femminili.

Struttura

I due diversi tipi di cromosoma sessuale sono costituiti da proteine e DNA come gli autosomi; anche l'organizzazione tridimensionale è analoga agli altri cromosomi. La differenza principale è che gli eterosomi (X e Y per esempio) non contengono gli stessi geni come gli autosomi. Essi porteranno ciascuno geni specifici, che determineranno i cosiddetti caratteri legati al sesso. Le uniche porzioni uguali dei due cromosomi sessuali sono presenti alle loro estremità, cioè nelle regioni telomeriche; esse sono definite anche regioni pseudoautosomiche 1 e 2 (per l'analogia con i cromosomi autosomici).

Malattie X linked

Esempi di mutazioni sul cromosoma X comprendono malattie molto comuni come discromatopsia, emofilia, e sindrome dell'X-fragile:

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