Galeotto Manfredi (1440 – 31 maggio 1488) è stato un condottiero italiano e signore di Faenza.
Stemma della famiglia Manfredi | |
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Nato a Faenza, era figlio di Astorre II Manfredi, fratello di Carlo II Manfredi.
Nella giovinezza seguì il famoso condottiero Bartolomeo Colleoni al soldo della Repubblica di Venezia.
Nel 1477, dopo un fallito tentativo di conquista militare, riuscì comunque a succedere al fratello Carlo come vicario pontificio di Faenza, che fino ad allora era riuscito a tenerlo ai margini, avvalendosi di una ribellione popolare nella città, in cui entrò trionfante il 16 novembre.[1]
Fu ucciso dalla moglie il 31 maggio 1488 per motivi di gelosia, col sostegno di alcuni congiurati. Gli successe nella guida della città il figlio legittimo Astorre, all'epoca minorenne.
Il 17 febbraio 1482 sposò Francesca Bentivoglio, figlia di Giovanni II Bentivoglio, signore di Bologna. Lorenzo de' Medici era il mediatore del matrimonio, dato che voleva assicurare Faenza nei confronti delle ambizioni conquistatrici di Girolamo Riario che si era già impossessato di Imola e di Forlì. Galeotto decise comunque di proseguire la relazione con l'amante, Cassandra Pavoni (che gli diede tre figli)[2].
Dal matrimonio con la Bentivoglio nacque un figlio:
I tre figli naturali avuti da Cassandra Pavoni furono invece:
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