Rao nasce a Vijayawada, nel sud dell'India, ma trascorre l'infanzia e la prima età adulta nel distretto di Hisar, nello stato settentrionale dell'Haryana, dove il padre era professore universitario di fisiologia veterinaria presso l'Università dell'Agricoltura dell'Haryana.[4] Consegue a Vijayawada la laurea di primo livello, per poi proseguire gli studi presso l'Università di Hyderabad, in Andhra Pradesh, fino al conseguimento della laurea di secondo livello e del dottorato.[4] Nel 1995 entra a far parte dell'ICRISAT (International Crops Research Institute for the Semi-Arid Tropics), un'organizzazione senza scopo di lucro con sede a Patancheru, non lontano da Hyderabad.[4] Ottiene poi una cattedra dapprima presso l'IIITH (Hyderabad, Telangana)[5] e in seguito presso l'Università Azim Premji (Bengaluru, Karnataka).[2]
Nel 1994 egli consegue il dottorato presso l'Università di Hyderabad, nella facoltà di anglistica, con una tesi dal titolo «Beyond the Sense of Wonder: Science Fiction as Adventure Fiction» (Oltre il senso dello stupore: la fantascienza come racconto d'avventura). È durante quel periodo che alcune conversazioni con Probal Dasgupta sul tema della fantascienza lo introducono all'esperanto.[5] A decorrere dal 2000, inizia formalmente la docenza della lingua presso l'International Institute of Information and Technology (IIITH) di Hyderabad,[5] dove nel frattempo è divenuto professore di lingue e letterature. Nel corso degli anni, il gruppo locale di esperanto da lui fondato riceve visite da esperantisti provenienti da Brasile, Giappone, Nepal, Francia, Germania, Russia, Ucraina e Stati Uniti.[5] In un'intervista rilasciata a The New Indian Express, Rao spiega che «in un mondo globalizzato, sono necessari tutti i mezzi per comprenderne la complessità e la diversità. Come lingua, l'esperanto svolge un ruolo importante nella creazione della cittadinanza globale.»[5] In altre occasioni, ha adottato il termine «mondo glocale» (glocal world), in riferimento all'esigenza di politiche linguistiche che favoriscano tanto le necessità di espressione e di comunicazione globali quanto quelle locali.[8] Dopo aver vissuto ad Hyderabad per 30 anni,[5] si trasferisce a Bengaluru, dov'è professore di linguistica presso l'Università Azim Premji. I suoi principali interessi di ricerca includono il multilinguismo nella società e le politiche educative a sostegno delle lingue minoritarie;[2][9][10] su questi argomenti, ha pubblicato diversi articoli, sia in inglese, sia in esperanto.[11] Nel 2015 fonda un circolo esperantofono a Bengaluru che ospitò, nel 2017, il Sud-Azia Seminario (seminario del sud Asia, in sigla SAS-4), organizzato insieme con la Federazione esperantista indiana (FEB) e la Commissione dell'UEA per l'Asia e l'Oceania (KAEM).[12][13]
Nel corso degli anni, si è reso attivo nel movimento esperantista sia in India sia all'estero. In occasione del congresso universale del 2013 (UK 2013), tenutosi a Reykjavík, è stato insignito del «diploma per l'attività eccellente» dell'UEA, per la sua poliedrica attività esperantista nel campo universitario, dell'insegnamento e della somministrazione di prove d'esame.[14] Nel 2016 è eletto membro dell'Akademio de Esperanto.[3] Nell'ottobre 2020 diviene presidente di ATEO, l'associazione mondiale degli esperantisti atei.[7]