Gruppo Intervento Speciale
Descrizione generale
Attiva6 febbraio 1978 - in attività
Servizio Arma dei Carabinieri
Tipo
Ruolo[1] Come forza speciale:
  • Azioni dirette
  • Ricognizione e sorveglianza speciale
  • Assistenza militare
  • Ricognizione strategica
  • Operazione di recupero ostaggi

Come unità tattica di polizia:

  • Salvataggio ostaggi
  • Crisi con terroristi
  • Cattura di terroristi
  • Arresto di pericolosi criminali
  • Supporto alle unità territoriali in missioni ad alto rischio
  • Ricognizione speciale di polizia
  • Guidare le negoziazioni in incidenti con terroristi, criminali e/o ostaggi
  • Protezione e scorta dei VIP esteri durante le loro visite in Italia nonché delle personalità italiane ad alto rischio
  • Addestramento e qualificazione di Carabinieri o altre unità sia italiane che estere alla protezione e scorta personali
  • Ricerca e prova sul campo di armi ed equipaggiamenti speciali
SoprannomeGIS
MottoIn Singuli Virtute Aciei Vis (dal valore del singolo trae la forza il gruppo)
ColoriBlu, rosso, nero (uniforme operativa), giallo (scritte sulle uniformi)
Battaglie/guerreGuerra in Afghanistan
Guerra al terrorismo
Anniversari6 febbraio
Parte di
Reparti dipendenti
  • una sezione comando
  • una sezione amministrativa
  • una sezione addestramento e esercitazione
  • una sezione di esplorazione, *ricognizione e acquisizione obiettivi
  • una sezione di combattimento
  • una sezione di tiratori scelti
  • una sezione di negoziatori
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

Il Gruppo Intervento Speciale (GIS) è un reparto d'élite dell'Arma dei Carabinieri, qualificato come Forza speciale (TIER1) delle Forze Armate Italiane, insieme al "Col Moschin" dell'Esercito, al Gruppo Operativo Incursori del ComSubin della Marina, e al 17º Stormo incursori dell’Aeronautica Militare.

Il GIS ha una duplice natura: nato nel 1978 come unità d'élite delle forze dell'ordine (teste di cuoio), dal 2000 il reparto ha operato e opera in diversi teatri di guerra (Balcani, Afghanistan, Iraq, Corno d'Africa, ecc.) nonché in tutti i paesi dove le sedi diplomatiche italiane si trovano più a rischio, e nel 2004 è stata validata come unità delle forze speciali italiane, predisposta per ogni tipo di operazione speciale ad alto rischio nei teatri internazionali.

Il GIS è inquadrato nella Seconda Brigata Mobile Carabinieri e dipende operativamente dal Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali. I suoi componenti, a differenza delle altre forze speciali italiane, oltre alla qualifica di incursore, hanno anche quella di ufficiale di pubblica sicurezza, gli ufficiali, e di agente di pubblica sicurezza, i sottufficiali ed i carabinieri.

Storia

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Origini

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Durante gli anni settanta del secolo scorso (i cosiddetti anni di piombo) le istituzioni politiche e civili italiane subirono un violento assalto da parte di gruppi terroristici endemici. Sebbene il Governo non avesse preso delle iniziative ufficiali, nei reparti d'élite delle forze armate e di polizia furono create unità per lo sviluppo e la sperimentazione di tecniche di intervento in situazioni di crisi in presenza di ostaggi.

A seguito del successo dell'operazione Feuerzauber (Fuoco Magico) del 18 ottobre 1977, condotta dai tedeschi del GSG-9 che in Somalia riuscirono a liberare 86 passeggeri e 3 membri dell'equipaggio del volo Lufthansa 181 dirottato ed ancora in mano ai terroristi, l'allora ministro degli interni Francesco Cossiga[2], ordinò la creazione di UN.I.S. (Unità di intervento speciale) così da affiancare alle investigazioni anti-terrorismo, anche azioni di "commando". Il 24 ottobre del 1977 fu così emenata la direttiva del Ministero dell’Interno per la costituzione di unità operative per operazioni speciali anti-terrorismo.

Teste di cuoio

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Così i vertici dei Carabinieri decisero di attingere dal "1º Battaglione Carabinieri Paracadutisti Tuscania" (all'epoca guidato dal colonnello Romano Marchisio poi diventato generale di brigata) per il Gruppo Intervento Speciale che fu il primo Reparto di "Teste di Cuoio" ad essere istituito ufficialmente, il 6 febbraio 1978[3], dal Comando Generale dell'Arma. Contemporaneamente la polizia di Stato specializzò ulteriormente alcuni reparti per appoggiare le azioni antiterrorismo dell'UCIGOS, istituendo i NOCS. Il reparto era composto da 36 carabinieri paracadutisti, compresi gli ufficiali, e diviso in due sezioni. Il primo impiego fu, un mese dopo, la ricerca di covi delle BR durante il rapimento Moro.[4]

Questa unità dei Carabinieri poteva agire sia in ambito di polizia giudiziaria/ordine pubblico che in ambito militare, come peraltro il 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania" ed il 13º Reggimento carabinieri "Friuli Venezia Giulia".

L'esordio pubblico dei GIS avvenne a Trani (BT) il 29 dicembre 1980. Nel carcere scoppiò una rivolta capeggiata da terroristi. Sull'edificio cominciarono a volteggiare elicotteri dai quali si calarono velocemente gli uomini del GIS mascherati. Ripresero il controllo della prigione in pochi minuti nonostante i tanti cancelli saldati dai rivoltosi per ostacolare un intervento dall'esterno[3].

Reparto del GIS nel 2006

Forze speciali

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Il 2004 è un anno di grande evoluzione per il reparto. In ambito italiano, il reparto si qualifica come forza speciale di livello uno (TIER 1), accanto alle unità speciali delle altre forze armate[5]; in ambito estero, invece, il GIS entra a far parte dell'ATLAS Network[6], un'organizzazione dell'Unione Europea comprendente le unità tattiche di polizia di tutti i paesi membri, più quelle di alcuni paesi extra-UE, nata per aggiustare, a livello sovranazionale, gli standard prestazionali delle unità antiterroristiche europee[7].

Con decreto del Presidente della Repubblica del 22 aprile 2020 è stata concessa la bandiera di guerra al Gruppo di Intervento Speciale dei Carabinieri.[8][9]

Organizzazione[10]

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Inquadrato dal 2001 nella 2ª Brigata mobile carabinieri, dipende per l'impiego dal Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri. Per le operazioni all'estero dipende dal Comando interforze per le operazioni delle forze speciali dello stato maggiore della Difesa, con sede all'aeroporto "Francesco Baracca" di Centocelle-Roma. Per quanto riguarda eventuali interventi in ambito civile e ordine pubblico, il GIS dipende dal Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri.

Oltre alla qualifica di incursore, i suoi membri hanno anche quella di agente di pubblica sicurezza[11].

Il numero esatto del personale operativo è un'informazione riservata, si sa però che il gruppo è organizzato a livello di compagnia, ed è per questo suddiviso in[12]:

Fasi operative[13]

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In ogni momento c'è un'aliquota sempre pronta all'impiego immediato, mentre una seconda è pronta all'intervento entro tre ore dalla sua attivazione; l'intero reparto, invece, può intervenire entro le ventiquattro ore. A questo scopo hanno sempre a disposizione alcuni Agusta-Bell AB 412 o AgustaWestland AW109 in dotazione ai carabinieri dell'elinucleo di Pisa e un aereo da trasporto della 46ª Brigata Aerea dell'Aeronautica Militare di stanza nella vicina Pisa che, quando necessario, può fornire i velivoli Lockheed C-130 Hercules o Alenia C-27J Spartan. Nei casi più urgenti un nucleo avanzato precede la sezione operativa al fine di pianificare la strategia di intervento in base ad informazioni di prima mano. Le fasi operative in cui è suddivisa l'attività del GIS sono sei[14]:

Compiti

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Controterrorismo

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Il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno può impiegare i GIS per la liberazione di ostaggi da aerei, navi, treni, autobus ed edifici. Vengono altresì impiegati a protezione di obiettivi sensibili da attacchi terroristici o criminali e per garantire la sorveglianza e la sicurezza in occasione di eventi ad alto rischio.

I GIS sono inoltre impiegati dal Comando generale dell'Arma dei Carabinieri per garantire la sicurezza di personalità minacciate o per coadiuvare le unità territoriali in situazioni di crisi come rapimenti e cattura di criminali, latitanti o evasi pericolosi. Occasionalmente sono incaricati anche dell'addestramento di personale di polizie estere.

GIS in tenuta desertica per operazioni all'estero, nel 2010

In Italia non c'è un'unica unità dedicata specificatamente a compiti di controterrorismo nell'ambito dell'ordine pubblico. Oltre ai GIS anche i NOCS (Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza) della Polizia di Stato e gli ATPI della Guardia di Finanza operano in azioni antiterrorismo e controterrorismo[15]. Alle suddette unità possono essere affiancate le forze speciali sotto la gestione del Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (COFS). Dal 2015 sono state ricostituite le UnIS (Unità d’Intervento Speciale) del Ministero dell’Interno e Task Unit Antiterrorismo a Roma e Milano[16], nelle quali al GIS viene fornito supporto tattico da parte del Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania".

Operazioni speciali

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Essendo Carabinieri, dal 2000 sono dispiegabili fuori dall'Italia in occasione di interventi internazionali di peace-keeping/peace-enforcing, per condurre operazioni di antiterrorismo o per la protezione di ambasciate, basi, cittadini o interessi italiani.

A partire dal 2004, il Gruppo d'intervento speciale, da unità controterrorismo è stata validata come forza speciale dallo stato maggiore della Difesa, enfatizzando maggiormente la preparazione per i dispiegamenti nelle basi militari all'estero. In forza di ciò, l'attivazione dell'unità per operazioni fuori area viene richiesta direttamente dal "COFS" (Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali).

Dal 2016 opera anche su richiesta dei servizi d'intelligence dell'AISE, per singole missioni riservate all'estero, colmando una lacuna rispetto ai servizi di altri paesi.[17]

Selezione e addestramento[18]

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All'interno del GIS vige la convinzione che le attività di antiterrorismo richiedono un alto grado di conoscenze specifiche, precisione e una grande coordinazione a livello tattico e operativo. Anche in presenza del più alto livello di supporto tecnico possibile, il fattore umano è sempre decisivo.

Per questo gli standard degli aspiranti incursori è assai elevato. Gli aspiranti GIS provengono dal 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania", dove essi devono aver completato almeno due anni di servizio; l'età massima consentita è di 32 anni. Questo consente al GIS di avere già un'ottima base da cui poter alimentare il reparto. Nonostante ciò, molti possono fallire il processo di selezione, che parte ufficialmente con esami fisici e psicologici.

Una volta superati questi test, si passa al corso di durata semestrale per diventare operatore del GIS. L'addestramento include diverse capacità da acquisire:

L'addestramento è svolto in condizioni e ambienti reali, così da abituare i futuri GIS ai momenti di stress che possono sopraggiungere e incrementare gradualmente il livello prestazionale dei singoli operatori; inoltre essi vengono preparati a calcolare i rischi, o quantomeno a prenderli in considerazione, così da prepararli tatticamente e mentalmente ai loro futuri compiti.

Corsi di perfezionamento e specialità

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Una volta diventati operatore GIS, i nuovi operatori vengono assegnati ai vari Distaccamenti Operativi. Tuttavia viene richiesto loro di specializzarsi in almeno uno dei seguenti corsi:

Armamento[19][20]

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L'armamento d'ordinanza dei carabinieri del Reparto sono le Pistole Glock, utilizzate in diversi modelli nel calibro .45 ACP e 9x19 millimetri; di esse, la più comunemente utilizzata è la Glock 17, considerata più pratica per la presenza della slitta nella parte anteriore/inferiore del fusto, atta all'inserimento di torce tattiche e/o puntatori laser, mentre la versione 40 è utilizzata durante la scorta a VIP. Per quanto riguarda l'arma lunga, di solito il GIS impiega la Heckler & Koch MP5 in versione A5 e A3 SD, mentre durante le scorte impiega la versione K (Kurz, ovvero corta), alloggiata in una valigetta; ma nell'ultimo decennio è stata adottata l'Heckler & Koch 51 in calibro 5,56x45 NATO, versione carabina del H&K MP5. In armeria si trova ancora la Beretta 92 FS, così come la Beretta M12, che però è stata modificata integrando un illuminatore tattico della Surefire.

L'arma bianca nella dotazione individuale è il pugnale "Suppressor GIS" della ditta italiana Extrema Ratio.

La dotazione di fucili a pompa e semiautomatici a canna liscia è quantomai ampia, infatti vengono utilizzati il Franchi SPAS-12, i Benelli M3 e M4 Super 90, nonché il FABARM; questi fucili possono sparare anche un particolare proiettile noto come Demolition, il quale è composto da una polvere di piombo impastata con la cera che è utile nello sfondare le porte non blindate eliminando effetti collaterali all'interno delle abitazioni. Come fucili d'assalto, invece, vengono utilizzati il Colt M4, l'Heckler & Koch 416, lo Steyr AUG, l'Heckler & Koch G36 nella versione KV e C (Compatto), tutti e quattro camerati per il 5,56x45 NATO.

Su tutte queste armi possono essere montati sistemi di assistenza al puntamento, di solito Aimpoint, optronico Eotech o laser e luce integrata Oerlikon.

I tiratori scelti, invece, hanno in dotazione il Barrett M82 per colpire obiettivi a lunga distanza o molto protetti; per obiettivi più morbidi, essi dispongono degli Accuracy International Arctic Warfare in versione P (Police) e S (Suppressed), i Sako TRG-42, lo STONER e i Mauser SP 86. Sono tutti in calibro 7,62x51 NATO, a parte il Barrett che è in calibro .50 BMG e il Sako che è camerato per il .338 Lapua Magnum, più potente del 7,62. Questi fucili di precisione sono integrati con un apparato noto come Syncrofire[21], il quale permette ai fucili di sparare contemporaneamente dopo che gli sniper hanno inquadrato tutti i loro bersagli; l'apparato è utile in molte circostanze, soprattutto in ambienti come gli aerei, perché così i bersagli vengono eliminati tutti insieme senza che gli ostaggi possano anche solo venire minacciati.

Per quanto riguarda la divisa, quella normalmente utilizzata è blu scuro (ma ne hanno anche di mimetiche e desertiche) costruite in materiali ignifughi ed isolanti e completata con vari rinforzi (ginocchiere, gomitiere, ecc.), diversi tipi di caschi e giubbotti antiproiettili. Per comunicare tra loro utilizzano laringofoni e cuffie. In totale l'equipaggiamento indossato dai GIS in azione si aggira sui 30 chilogrammi.

Azioni note

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Gran parte delle informazioni sulle attività del gruppo sono riservate (specialmente riguardo operazioni fuori dai confini italiani), tuttavia sono sotto riportate le principali azioni in cui sono stati coinvolti i GIS.

Operazioni all'estero

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Queste alcune operazioni note in teatri esteri:

Onorificenze

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Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia
«Reparto incursori e forza speciale dell'Arma dei Carabinieri, impiegato in plurime operazioni all'estero per il mantenimento della pace e il contrasto al terrorismo internazionale, in territori caratterizzati da radicata instabilità, offriva ripetute prove di mirevole valore, impareggiabile perizia e totale abnegazione, all'insegna delle più fulgide e gloriose tradizioni militari dell'arma. L'eccezionale professionalità dimostrata nella pianificazione e nella condotta di complesse e rischiose missioni nei singoli teatri operativi, anche a supporto delle istituzioni e delle forze di sicurezza locali, consentivano di catturare pericolosi ricercati e di trarre in salvo, con mirate azioni, connazionali e cittadini stranieri esposti a incombenti e gravissimi pericoli. L'instancabile e meritorio impegno, riconosciuto in condizionatamente dalla comunità internazionale, rendeva testimonianza dell'ammirevole tenacia e della straordinaria capacità del reparto, rafforzando il prestigio delle Forze Armate italiane e della nazione. Territorio estero, 1998 - 2020»
— 6 ottobre 2020
Medaglia d'Oro al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'Oro al Merito Civile
«Fedele ai più alti valori di lealtà, coraggio e dedizione al servizio del Paese, l’Arma dei Carabinieri, attraverso il Gruppo Intervento Speciale, offriva reiterate prove di ammirevole valore e impareggiabile determinazione nel contrasto alla minaccia portata, contro le Istituzioni democratiche, dall’eversione interna, dal terrorismo internazionale e dalla criminalità organizzata. Unità di intervento speciale e reparto incursori delle forze speciali, il G.I.S. ha assolto le missioni affidate con risolutiva fermezza e ammirevole capacità, operando in contesti ambientali, anche internazionali, sempre caratterizzati da elevatissimo rischio. Il tenace impegno e la salda disciplina di tutti i suoi componenti permettevano di conseguire successi operativi di preminente rilievo, che riscuotevano l’ammirazione dell’opinione pubblica e meritavano la riconoscenza delle più alte Autorità nazionali e degli Organismi internazionali, contribuendo a esaltare il prestigio e l’immagine dell’Istituzione. Territorio nazionale ed estero, 1978-2018»
— 20 maggio 2019 (alla Bandiera di guerra dell'Arma dei Carabinieri)

Nella cultura di massa

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Film

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Il GIS è apparso nel film di Ron Howard Angeli e demoni, dove l'unità compie un blitz dentro Castel Sant'Angelo per trovare l'ordigno a base di antimateria.

Nel film Alex l'ariete, Alberto Tomba interpreta un membro del GIS.

Libri e fumetti

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Nel romanzo Rainbow Six, di Tom Clancy, i GIS e altri operatori dei Carabinieri fanno parte di una organizzazione internazionale antiterrorismo.

Nel fumetto Marvel Comics Europa vol. 1 0 e vol. 1 1, il supereroe italiano Argento (Michele Argento), faceva parte del G.I.S.

Videogiochi

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Nei videogiochi Rainbow Six, Rainbow Six: Rogue Spear e Rainbow Six 3: Raven Shield è presente "Antonio Maldini", un operatore proveniente dai GIS.

Nel videogioco Tom Clancy's Rainbow Six: Siege sono presenti due operatori appartenenti al GIS, chiamati Maestro (Adriano Martello) e Alibi (Aria de Luca).[34]

Nel videogioco Rainbow Six: Extraction è nuovamente presente l'operatore "Alibi".

Note

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  1. ^ (EN) Christoph Lippay, THE ATLAS NETWORK - European Special Intervention Units combatin terrorism and violent crime, Stumpf+Kossendey Verlag, 2021, p. 235-237, ISBN 978-3-96461-044-7.
  2. ^ M . Salvetti, “Quando ho liberato Patrizia Tacchella”, il Comandante Alfa dei GIS ha raccontato a Sona quarant’anni di storia italiana. Sotto copertura, su ilbacodaseta.org, 29 aprile 2018. URL consultato il 26 gennaio 2019 (archiviato il 26 gennaio 2019).
  3. ^ a b Arma dei Carabinieri - Home - L'Arma - Oggi - I Reparti - Organizzazione Mobile e Speciale - Divisione Unità Mobili Archiviato il 27 settembre 2007 in Internet Archive..
  4. ^ www.dearmas.it
  5. ^ (EN) Christoph Lippay, THE ATLAS NETWORK - European Special Intervention Units combatin terrorism and violent crime, Stumpf+Kossendey Verlag, 2021, p. 233, ISBN 978-3-96461-044-7.
  6. ^ (EN) Christoph Lippay, THE ATLAS NETWORK - European Special Intervention Units combatin terrorism and violent crime, Stumpf+Kossendey Verlag, 2021, p. 242, ISBN 978-3-96461-044-7.
  7. ^ (EN) Christoph Lippay, THE ATLAS NETWORK - European Special Intervention Units combatin terrorism and violent crime, Stumpf+Kossendey Verlag, 2021, p. 26, ISBN 978-3-96461-044-7.
  8. ^ www.ilmattino.it
  9. ^ Gazzetta Ufficiale
  10. ^ a b c d Carmelo Burgio, GIS - La vera storia del Gruppo d'Intervento Speciale, Itinera Progetti, 2020, p. 159, ISBN 978-88-32239-10-2.
  11. ^ Silvestri-Angioini, Forze Speciali Italiane - FS - TIER 1, su Google Books, Edizioni R.E.I., 2017, p. 199, ISBN 978-2372973182. URL consultato il 26 gennaio 2019 (archiviato il 26 gennaio 2019).
  12. ^ (EN) Christoph Lippay, THE ATLAS NETWORK - European Special Intervention Units combatin terrorism and violent crime, Stumpf+Kossendey Verlag, 2021, p. 237, ISBN 978-3-96461-044-7.
  13. ^ Carmelo Burgio, GIS - La vera storia del Gruppo d'Intervento Speciale, Itinera Progetti, 2020, p. 157-158, ISBN 978-88-32239-10-2.
  14. ^ carabinieri.it, http://www.carabinieri.it/arma/oggi/reparti/organizzazione-mobile-e-speciale/g.i.s/08-gis.
  15. ^ https://www.nato.int/docu/review/2003/issue1/italian/art2_pr.html Archiviato il 12 dicembre 2020 in Internet Archive. "Il nuovo concetto militare della NATO per la difesa contro il terrorismo prevede 4 categorie di attività militare possibile da parte della NATO. Queste sono: antiterrorismo; gestione delle conseguenze; controterrorismo; e cooperazione militare. In questo ambito, antiterrorismo significa misure difensive per ridurre la vulnerabilità (...) Controterrorismo significa l'uso di misure offensive, incluse attività contro-forza (…)"
  16. ^ http://www.carabinieri.it/Internet/ImageStore/Magazines/Rassegna/Rassegna%202019-3/files/basic-html/page153.html
  17. ^ Sole 24 Ore, 5 marzo 2016 Archiviato il 6 marzo 2016 in Internet Archive..
  18. ^ (EN) Christoph Lippay, THE ATLAS NETWORK - European Special Intervention Units combatin terrorism and violent crime, Stumpf+Kossendey Verlag, 2021, p. 239, ISBN 978-3-96461-044-7.
  19. ^ Carmelo Burgio, GIS - La vera storia del Gruppo d'Intervento Speciale, Itinera Progetti, 2020, p. 57, ISBN 978-88-32239-10-2.
  20. ^ Comandante Alfa, Io vivo nell'ombra, Longanesi, 2017, p. 276-277, ISBN 978-88-304-4595-6.
  21. ^ Comandante Alfa, Io vivo nell'ombra, Longanesi, 2017, p. 271, ISBN 978-88-304-4595-6.
  22. ^ Il diario della battaglia del carcere di Trani, dicembre 1980 « Polvere da sparo, su baruda.net. URL consultato il 26 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2012).
  23. ^ Ricostruzione dei fatti, su altrodiritto.unifi.it. URL consultato il 26 novembre 2012.
    «gis»
  24. ^ Quando Mario Tuti capeggio la rivolta - Cronaca - il Tirreno, su iltirreno.gelocal.it. URL consultato il 26 novembre 2012.
  25. ^ Dieci ore di terrore, su ricerca.repubblica.it, repubblica.it. URL consultato il 31 dicembre 2012.
  26. ^ Criminalità: scoperto arsenale a Corato, arrestate sei persone, su altamurgia.it. URL consultato il 13 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2015).
  27. ^ Carabiniere ucciso, blitz dei Gis arrestato l'anziano omicida - cronaca - Repubblica.it, su repubblica.it. URL consultato il 26 novembre 2012.
  28. ^ Notizia ANSA.
  29. ^ L-errore di Max in cella teneva la foto del cugino, su altoadige.gelocal.it. URL consultato il 26 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2013).
  30. ^ Bergamo, barricato in Agenzia Entrate libera l'ultimo ostaggio e si arrende, su tgcom24.mediaset.it. URL consultato il 26 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2012).
  31. ^ Fratelli barricati a Costa di Rovigo, su ilrestodelcarlino.it.
  32. ^ Il blitz del GIS a Costa di Rovigo, su ilgazzettino.it.
  33. ^ I militari italiani a Kiev: «Lì per proteggere l'ambasciata e indagare sui crimini della Russia», su Open, 6 giugno 2022. URL consultato il 13 gennaio 2023.
  34. ^ Everyeye.it Rainbow Six Siege Para Bellum: provati i due operatori italiani Alibi e Maestro

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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