L'incontro interreligioso di Assisi è stato un evento, promosso da Papa Giovanni Paolo II, a cui hanno aderito diversi capi religiosi per pregare per la pace, che si è svolto il 27 ottobre 1986 nella città umbra.[1]
All'incontro hanno partecipato tutti i massimi rappresentanti delle chiese cristiane, oltre che sessanta rappresentanti di altre religioni, compreso il Dalai Lama.[2]
Tale evento ha avuto una rilevanza storica, non essendo mai stato organizzato prima un incontro interreligioso di tale portata per questo scopo.[2][3][4]
Il Cardinale Etchegaray presentò l'evento alla stampa come un congresso mondiale delle religioni per la pace, in conformità alla concezione dell'O.N.U. Ognuno dei vertici delle varie confessioni religiose avrebbe avuto a disposizione una delle cappelle della Basilica di san Francesco per pregare Dio per la pace, ciascuno secondo il proprio rito. Mons. Lefebvre indirizzò una lettera di protesta a sette cardinali, fra i quali era compreso Giuseppe Siri, Silvio Oddi e Alfons Stickler.[5]
In vista del 27 ottobre 1986, fu rivolto un appello pubblico per una pace universale da realizzarsi in una giornata di tregua da qualsiasi conflitto armato, fatto che si verificò storicamente in gran parte del globo.[6][7]
Il 22 dicembre 1986, Giovanni Paolo II pronunciò un discorso sulla teologia delle religioni e l'unità della famiglia umana creata da Dio e redenta da Cristo al di là delle differenze «che sono un elemento meno importante rispetto all'unità che, al contrario, è radicale, fondamentale e determinante», nella consapevolezza che «ogni preghiera autentica è ispirata dallo Spirito Santo che è misteriosamente presente nel cuore di ogni uomo».[8]
Giovanni Paolo II coniò il termine "Spirito di Assisi" per indicare un modello di dialogo tra religioni basato sulla fraternità, sperimentato nell'incontro del 27 ottobre 1986.[9]
Per commemorare i trent'anni passati da tale incontro, dal 18 al 20 settembre 2016, si sono dati appuntamento, nella storica città umbra, cinquecento rappresentanti di diverse religioni, oltre che circa dodicimila pellegrini. Insieme ai religiosi, all'evento ha presenziato anche Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana, oltre che importanti intellettuali.[10]
Riccardo Burigana, La pace di Assisi. 27 ottobre 1986. Il dialogo tra le religioni trent'anni dopo, Ed. Terra Santa, Milano 2016.
Claudio Bonizzi, L'icona di Assisi nel magistero di Giovanni Paolo II, Ed. Porziuncola, Assisi 2002.
Raimondo Michetti, François d'Assise et la paix révelée.Réflexions sur le mithe du pacifisme franciscain et sur la predication de paix de Francois d'Assise dans la societé du XIIIe siècle, in Prêcher la paix et discipliner la société. Italie, France, Angleterre (XIIIe-XVe siècles), études réunies par R. M. Dessì, Brepols, Turnhout 2005, pp. 279–312.
Pietro Messa, Il senso religioso e lo spirito di Assisi, in Convivium Assisiense 18/1 (2016), pp. 19–30.
Pietro Messa, Venticinque anni dopo: quale ermeneutica per lo "spirito di Assisi"?, in Vita Minorum 82 (2011), pp. 17–26.
Pietro Messa, Dallo "spirito di Assisi" alla libertà religiosa: un percorso di 25 anni, in "In caritate veritas": Luigi Padovese, vescovo cappuccino, vicario apostolico in Anatolia, EDB, Bologna, 2011, pp. 697–711
Jean Dominique Durand, Lo "Spirito di Assisi". Discorsi e messaggi di Giovanni Paolo II alla Comunità di Sant'Egidio: un contributo alla storia della pace, Leonardo International, Milano, 2004.