Rimozione di rifiuti dal mare nelle Hawaii.

L'inquinamento idrico è legato agli ecosistemi che hanno come elemento principale l'acqua ed è causato da molteplici fattori, tra cui gli scarichi non trattati delle attività industriali, agricole o civili che arrivano nei fiumi, nei laghi e nei mari.

Descrizione

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Inquinamento delle acque in seguito ad un disastro petrolifero

Il tipo di inquinamento dell'acqua può essere di natura chimica, fisica o microbiologica e le conseguenze possono compromettere la salute della flora e della fauna coinvolte, fino agli uomini, nuocendo all'ecosistema e alle riserve idriche ad uso potabile.

Ci sono due vie principali tramite le quali gli inquinanti raggiungono l'acqua: per via diretta o per via indiretta. L'inquinamento per via diretta avviene quando vengono riversate direttamente, nei corsi d'acqua, sostanze inquinanti senza alcun trattamento di depurazione. La via indiretta, invece, avviene quando le sostanze inquinanti arrivano nei corsi d'acqua tramite aria o suolo.

Classificazione in base all'origine dell'inquinamento

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In base all'origine del fenomeno inquinante si può distinguere in:

Classificazione in base agli agenti inquinanti

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Vista aerea di un impianto di depurazione delle acque

L'acqua usata in campo domestico, industriale, agricolo o zootecnico spesso contiene sostanze che alterano l'ecosistema, per cui gli agenti inquinanti delle acque più comuni sono:

Fra le sostanze inorganiche nocive sono annoverati anche i perfluorati PFAS, dei quali PFOA e PFOS sono le due classi più diffuse[3].

L'acqua, in condizioni naturali, è in grado di autodepurarsi grazie all'azione di filtrazione effettuata dagli strati di suolo in cui essa permea e alla presenza di microorganismi che, con la giusta quantità di ossigeno disciolto, decompongono aerobicamente le sostanze in composti non inquinanti (come l'anidride carbonica, i nitrati, i fosfati, i solfati). Se l'ossigeno disciolto in acqua non è sufficiente per ossidare tutte le sostanze inquinanti presenti, si creano condizioni anaerobiche, con formazione di metano, ammoniaca, fosfina, acido solfidrico, che fanno scomparire ogni forma di vita nell'acqua.

È dunque indispensabile per la vita degli organismi acquatici un'adeguata presenza di ossigeno disciolto.

Conseguenze

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Nel caso di fognature che rilasciano acque inquinate da virus e batteri in luoghi in cui possa venirsi a creare il contatto con esseri umani, si possono determinare malattie come l'epatite virale, la salmonellosi o la febbre tifoide. Inoltre, lo scarico in acqua di detersivi non biodegradabili o contenenti fosfati, determinano il ricoprimento di uno spesso strato con la loro complessa struttura chimica a catene ramificate e difficilmente vengono aggrediti e degradati dai batteri in composti più semplici o meno nocivi; tali sostanze alterano le caratteristiche fisiche dell'acqua, modificandone la tensione superficiale e provocando la scomparsa, tra l'altro, della flora acquatica, del plancton e, con essi, dei componenti di tutta la piramide trofica. Conseguenza gravissima, oltre all'estendersi di larghi strati superficiali di materie in decomposizione, con relativi miasmi e colorazioni varie, è la diffusione in acque sia dolci sia marine di batteri e virus e l'assorbimento di questi microrganismi patogeni da parte di molluschi destinati all'alimentazione (quali mitili e ostriche) e allevati in prossimità di sbocchi di scarichi con conseguente pericolo di gravi epidemie.

L'inquinamento da metalli pesanti, spesso derivanti da acque di industrie non trattate, comprendono:

Il petrolio, a seguito di incidenti, può finire nelle acque e a causa di ciò si va a formare una barriera impermeabile a contatto con l'atmosfera, che non permette il discioglimento dell'ossigeno nell'acqua, causando la morte, per asfissia, degli organismi viventi. I danni causati da queste sostanze ne risentono anche le zone marine, in cui molti uccelli vengono ricoperti da queste patine e muoiono o per avvelenamento o per una mancata termoregolazione corporea.

Inquinamento ed economia

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Nonostante lo scarico illegale di acque non trattate permetta di evitare i costi di trattamento alle industrie, l'inquinamento derivante può produrre danni la cui valutazione economica è molto spesso indeterminata in quanto non tutti gli effetti sono immediatamente manifesti.

Sono necessari perciò strumenti, tecniche, strutture, in grado di identificare gli inquinanti, di valutare i loro danni e di far rispettare le leggi per la tutela dell'ambiente e della salute comune.

Per il programma di disinquinamento minimo relativo alla zona degli Stati Uniti, le previsioni sulle spese da affrontare per tenere sotto controllo l'inquinamento sono dell'ordine della decina di miliardi di dollari all'anno, mentre se si volesse sviluppare un programma completo, si raggiungerebbe una cifra 5 volte superiore.[senza fonte]

Prevenzione

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Normativa

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L'inquinamento delle acque è stato oggetto di numerose normative evolutesi negli anni, specialmente grazie alle direttive dell'Unione europea.

Una normativa fondamentale fu quella del T.U. (testo unico) del 1934 che attribuiva poteri di vigilanza e di intervento al medico provinciale e quella del 1933 sulle acque e sugli impianti elettrici. Per le acque costiere, oltre al Codice della navigazione, importante fu la legge del 14 luglio 1965 n.963 sulla tutela delle risorse biologiche delle acque marine che vieta di danneggiare "le risorse biologiche [...] con l'uso [...] di sostanze tossiche atte a intorpidire, stordire o uccidere i pesci e gli altri organismi acquatici".

Oggi le norme vigenti sono contenute nel Decreto Legislativo 152/06, conosciuto come Testo unico in materia ambientale, nel quale si sono riversate ed aggiornate le previsioni della prima legge di adempimento delle direttive europee, la cosiddetta "legge Merli"[4].

Note

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  1. ^ https://www.isprambiente.gov.it/files/temi/emergenze-ambientali-in-mare/ACABII.pdf
  2. ^ (EN) Yazan Ibrahim, Elham Abdulkarem e Vincenzo Naddeo, Synthesis of super hydrophilic cellulose-alpha zirconium phosphate ion exchange membrane via surface coating for the removal of heavy metals from wastewater, in Science of The Total Environment, vol. 690, 2019-11, pp. 167–180, DOI:10.1016/j.scitotenv.2019.07.009. URL consultato il 4 febbraio 2020.
  3. ^ A. De Simone, PFAS, significato e dove si trovano, su ideegreen.it, 6 novembre 2017. URL consultato il 30 gennaio 2019 (archiviato il 6 novembre 2017).
  4. ^ Giampiero Buonomo, Modifiche della legge Merli e potestà normativa regionale, in Gazzetta giuridica Giuffrè-ItaliaOggi, 1996, n. 29.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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