Jewish Telegraphic Agency sito web | |
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URL | jta.org |
Tipo di sito | agenzia stampa internazionale |
Lingua | Inglese, ebraica |
Registrazione | facoltativa |
Scopo di lucro | Sì |
Proprietario | 70 Faces Media |
Lancio | 6 febbraio 1917, anni 2000 (online) |
Stato attuale | attivo |
La Jewish Telegraphic Agency (JTA) è un'agenzia di stampa internazionale al servizio di circa 70 agenzie di stampa clienti indicate nel suo sito web, dei giornali e dei media della comunità ebraica in tutto il mondo.
La JTA possiede una rete di corrispondenti a Washington, Gerusalemme, Mosca e altre 30 città in Nord e Sud America, Israele, Europa, Africa e Australia. L'agenzia si impegna a coprire le notizie di interesse per la comunità ebraica con l'obbiettività propria di tale professione.[1]
La JTA fu fondata il 6 febbraio 1917 da Jacob Landau come ufficio di corrispondenza ebraica a L'Aia con il mandato di raccogliere e diffondere notizie riguardanti le comunità ebraiche nel mondo[2][3][4][5], in particolare dai fronti di guerra europei.[1] Nel 1919, la sede fu trasferita a Londra, dove l'agenzia assunse il suo nome attuale.[4][6][7]
Nel 1922, la JTA trasferì il suo quartier generale a New York City, dove tre anni più tardi raggiunse la quota di 400 giornali iscritti, fra periodici in lingua ebraica e generalisti. Il suo servizio cablografico migliorò la qualità e la gamma dei periodici in lingua ebraica.[1]
Nel 1940, la JTA fondò la Overseas News Agency (ONA)[8] , che era una copertura progettata per apparire come una normale agenzia di stampa, in realtà finanziata dal servizio segreto britannico MI6.[9] L'ONA permise alle spie britanniche di accedere alla stampa accreditata, e al contempo di diffondere fake news nella stampa statunitense.[9]
La JTA è una società senza fini di lucro governata da un consiglio di amministrazione indipendente. Non rivendica alcuna affiliazione ad ramo specifico dell'ebraismo o ad punto di vista politico particolare. Al riguardo, il caporedattore e amministratore delegato Ami Eden ha dichiarato: «rispettiamo le numerose organizzazioni di patrocinio ebraiche e israeliane là fuori, ma JTA ha una missione diversa: fornire a lettori e clienti rapporti equilibrati e affidabili», citando come esempio le notizie della vicenda della nave turca MV Mavi Marmara.[10]
Nel 2015, il servizio di notizie si è unito al sito MyJewishLearning per creare 70 Faces Media[11], una società ebraica attiva nel settore dei media, che possiede anche i siti Kveller, Alma e Nosher.[12]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 134418638 · ISNI (EN) 0000 0001 1512 6990 · LCCN (EN) n85134273 · BNF (FR) cb118706254 (data) · J9U (EN, HE) 987007299740905171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n85134273 |
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