Joe Di Maggio | ||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||||||
Altezza | 188 cm | |||||||||||||||||||||||
Peso | 87 kg | |||||||||||||||||||||||
Baseball ![]() | ||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Esterno centro | |||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 11 dicembre 1951 | |||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||||||||
1936-1942, 1946-1951 | New York Yankees | |||||||||||||||||||||||
Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||
1968-1969 | Oakland Athletics | All. battitori | ||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||
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«Where have you gone, Joe Di Maggio? A nation turns its lonely eyes to you.
What's that you say, Mrs. Robinson? Joltin' Joe has left and gone away.»
«Dove sei andato, Joe Di Maggio? Una nazione volge i suoi occhi desolati verso di te. Che cos'è che dici, signora Robinson? Il Grande Joe ha lasciato ed è andato via.»
Joseph Paul DiMaggio, nato Giuseppe Paolo Di Maggio e detto Joe (Martinez, 25 novembre 1914 – Hollywood, 8 marzo 1999), è stato un giocatore di baseball statunitense, tra i più titolati della storia dello sport e detentore del record di 56 partite consecutive con almeno una valida battuta (15 maggio-16 luglio 1941). Durante la sua carriera DiMaggio giocò per 13 stagioni nella Major League Baseball sempre con i New York Yankees. Vinse 9 volte le World Series, partecipò a 13 All-Star Game e venne nominato MVP 3 volte. Fu anche capoclassifica in media battuta, fuoricampo e RBI per due volte ciascuna. Venne introdotto nella National Baseball Hall of Fame nel 1955. Al di fuori della sua carriera sportiva è noto anche per essere stato marito di Marilyn Monroe.
Anche i suoi fratelli, Vince e Dom, furono giocatori professionisti di baseball nella MLB.
Nasce da una famiglia di origine siciliana emigrata negli Stati Uniti: il padre, Giuseppe Di Maggio, e la madre, Rosalia Mercurio, erano originari di Isola delle Femmine, in provincia di Palermo[1]. DiMaggio si interessa fin da bambino al baseball. Aveva due fratelli, Dom DiMaggio e Vince DiMaggio. Entrambi hanno giocato a baseball, iniziando l'attività professionistica nei San Francisco Seals. Dom ha esordito il 16 aprile 1940 e ha terminato la sua carriera con i Boston Red Sox il 9 maggio 1953;[2] Vince ha esordito il 19 aprile 1937 e ha terminato la sua carriera con i San Francisco Giants il 6 giugno 1946.[3]
DiMaggio esordisce nelle minor league nel 1931 con la squadra dei San Francisco Seals, dove rimane per quattro stagioni. Il 21 novembre 1934 viene ceduto ai New York Yankees[4], con cui giocherà per tutta la sua carriera, prima con la maglia numero 9 e poi con quella numero 5.
Vince per tre volte il titolo di MVP dell'American League (1939, 1941 e 1947) ed è selezionato a giocare l'MLB All-Star Game per 13 volte. Dopo una pausa forzata di alcune stagioni a causa della guerra (dal 1942 al 1946), riprende a giocare fino al 1951.
Viene soprannominato dai tifosi e dai giornalisti sportivi Joltin' Joe ("Joe che fa sobbalzare") per la forza con cui colpisce solitamente la palla. DiMaggio totalizza in tutta la sua carriera 2 214 battute valide.[5]
Nel 1937 DiMaggio incontra l'attrice Dorothy Arnold sul set del film Manhattan Merry Go-Round (in cui interpreta il ruolo di sé stesso). I due si sposano il 19 novembre 1939 a San Francisco e divorziano nel 1943, mentre Joe presta servizio militare alle Hawaii. Dalla loro unione nasce l'unico figlio di DiMaggio, Joe DiMaggio Jr.[6]
Il 14 gennaio 1954 sposa Marilyn Monroe, dalla quale divorzia nel giro di un anno.
I due rimangono comunque buoni amici. Nell'agosto 1962, quando Marilyn Monroe muore in circostanze misteriose nella sua casa di Los Angeles, DiMaggio organizza i suoi funerali, invitando solo pochi amici e lasciando fuori i divi di Hollywood e altre personalità politiche che la Monroe frequentava. DiMaggio paga tutte le spese e, con il figlio Joe DiMaggio Jr. accanto, segue il feretro della Monroe fino alla sepoltura nel cimitero di Brentwood, vicino a Los Angeles. Prima che la bara venga chiusa, bacia la Monroe e per tre volte le dice «Ti amo». Per venti anni fa recapitare sulla sua tomba un mazzo di rose rosse tre volte la settimana.
Nel 1955 diventa membro della National Baseball Hall of Fame: i giornalisti lo votano con una percentuale di consenso vicina al 90%.[7]
Rientra nel mondo del baseball nel 1969 in qualità di allenatore degli Oakland Athletics. Nello stesso anno - corrispondente al centenario della nascita del baseball - un sondaggio lo consacra "Miglior giocatore di baseball vivente".[8]
Viaggia molte volte in Italia, andando spesso a visitare i parenti a Isola delle Femmine. In molte occasioni viene coinvolto in iniziative di promozione del baseball. Nel 1976 si reca a Grosseto, dove passa alcuni giorni con la squadra locale, il Bbc Grosseto.
Nell'ottobre del 1998 viene operato a causa di un cancro ai polmoni, malattia che si protraeva fin dai primi anni novanta. L'8 marzo 1999 Joe muore nella sua casa di Hollywood. Ne dà l'annuncio Morris Engelberg, suo amico e avvocato. Il corpo viene seppellito a Colma, non lontano dalla sua città natale.[9]
Joe DiMaggio partecipa a molti film, sempre recitando il ruolo di sé stesso. Gira il suo primo film nel 1937, Manhattan Merry-Go-Round per la regia di Charles Reisner, cui seguono - tra cinema e film per la televisione - oltre 20 apparizioni. Tra le più importanti: Style of the Stars (1947), Grantland Rice Sportlight: Two of a Kind (1940), Angels in the Outfield (1951), New York Yankees (The Movie) (1987) e The First of May (1999).
Tra gli anni settanta e gli anni ottanta Joe diventa testimonial pubblicitario in televisione per Mr. Coffee, una macchina da caffè casalinga molto in voga nell'America di quegli anni.
A Joe DiMaggio nel 1971 è stata dedicata una poltrona, Joe, realizzata dai designer italiani De Pas, D'Urbino, Lomazzi e prodotta dall'azienda d'arredamento italiana Poltronova.