Con 169 apparizioni sul grande schermo, a cui vanno aggiunte altre decine di collaborazioni in svariate pellicole, egli è tra gli artisti più prolifici nella storia del cinema statunitense. La sua immagine venne accostata al ruolo dell'eroe senza macchia e senza paura, rude ma generoso.[1]
Wayne nacque a Winterset (Iowa), con il nome di Marion Robert Morrison[10]. Come suo secondo nome venne utilizzato Mitchell quando i genitori decisero di dare il nome Robert a suo fratello minore (Robert Emmet). Wayne affermò spesso in seguito [senza fonte] che il suo secondo nome era Michael, ma l'affermazione non aveva fondamento: il suo secondo nome, come riportato nel certificato di nascita, era Robert[11]
La famiglia di John Wayne si spostò in California, prima a Palmdale, e nel 1911 a Glendale, dove il padre lavorò come farmacista; in quel periodo i vicini cominciarono a chiamarlo Big Duke, per la sua abitudine di farsi accompagnare ovunque dal suo cane Airedale Terrier di nome Little Duke. Il soprannome Duke gli piaceva più del nome Marion e gli rimase per tutta la vita. Da adolescente, Duke lavorò in una gelateria per un uomo che produceva ferri di cavallo per Hollywood. Frequentò la Wilson Middle School a Glendale e si appassionò presto al football americano.
Il ragazzo tentò anche di entrare all'Accademia navale di Annapolis, ma non riuscì a raggiungere il punteggio necessario. Decise così di concentrarsi sullo studio e, grazie a una borsa di studio ottenuta per le sue doti atletiche nel football, frequentò con profitto un corso preparatorio in Legge alla University of Southern California, dove divenne membro delle confraternite dei Trojan Knights e del Sigma Chi: presso quest'ultima lavorava anche da cameriere e lavapiatti[14]. In questo periodo, mentre giocava nella squadra di football dell'università (assieme allo studente di Ingegneria e anch'egli futuro attore Ward Bond, con cui strinse una solida amicizia), Wayne iniziò a lavorare negli studi cinematografici, rimediando alcune parti minori grazie al leggendario Tom Mix, a cui in cambio forniva biglietti per le partite di football e a cui dava assistenza sul set in qualità di allenatore. Mentre girava i suoi primi film assieme alla sua squadra di football[15], Wayne fece amicizia con il regista John Ford, di cui diventerà l'interprete prediletto. Conobbe personalmente Wyatt Earp e, divenuto un suo grande ammiratore, per lui fu sempre un riferimento nella carriera di attore.[16] Wayne dovette lasciare gli studi dopo essersi rotto una clavicola facendo surf: non potendo più giocare a football, non gli era stata rinnovata la borsa di studio.
Mentre lavorava alla Fox Film Corporation per 75 dollari a ruolo, nel 1929 Wayne recitò nel film Words and Music e, nei titoli di coda, venne presentato col nome di Duke Morrison. Ma il suo primo ruolo importante fu nel westernIl grande sentiero (1930), diretto da Raoul Walsh, il quale dapprima gli suggerì il nome d'arte "Anthony Wayne" (in onore del generale "Mad Anthony" Wayne, che combatté nella guerra d'indipendenza americana), ma poiché il capo della Fox Studios Winfield Sheehan riteneva che il nome suonasse "troppo italiano", alla fine Walsh suggerì John Wayne. Sheehan acconsentì e il nuovo nome d'arte di Duke venne confermato come definitivo, malgrado lo stesso Wayne non fosse presente alla decisione[17].
Lo stipendio del giovane attore venne incrementato a 105 dollari a settimana. Il grande sentiero venne girato in due versioni, una standard e una innovativa e di migliore qualità in widescreen; sfortunatamente solo pochi cinematografi erano attrezzati per mostrare la seconda versione e gran parte della fatica venne sprecata, tanto che la pellicola venne considerata un flop[18]. Dopo il fallimento del film, Wayne venne relegato a piccoli ruoli, apparendo principalmente in western di modesto rilievo per case di produzioni minori, come la Monogram e la Republic Pictures, più precisamente in otto opere tra il 1930 e il 1939, tra cui Il re dei Pecos (1936) e Il sentiero della vendetta (1937), secondo il conteggio dello stesso Duke[19].
L'interpretazione del personaggio di Ethan Edwards in Sentieri selvaggi (1956) viene considerata una delle migliori mai offerte da Wayne, che diede il nome di Ethan a uno dei suoi figli. Nel 1964 affiancò Rita Hayworth e Claudia Cardinale in Il circo e la sua grande avventura. Nonostante l'enorme numero di film girati, l'attore vinse il suo unico premio Oscar solo nel 1970 per Il Grinta (1969), mentre nel passato - oltre alla citata candidatura quale migliore attore per Iwo Jima, deserto di fuoco (1950) - ne aveva ricevuta una come produttore per La battaglia di Alamo (1960), ambizioso progetto di cui curò anche la regia. Passò dall'altra parte della cinepresa in un'altra sola occasione, firmando la regia de Berretti verdi (1968), film che decise di girare dopo essere stato in Vietnam nel 1966, in un giro tra le truppe americane.
La pellicola, dal carattere fortemente patriottico, gli costò accuse di militarismo; l'aperto sostegno alla guerra in Vietnam procurò a Wayne una certa impopolarità politica, in un periodo di forti tensioni politiche. Nel 1975 interpretò un ispettore di polizia nel film Ispettore Brannigan, la morte segue la tua ombra. La sua ultima interpretazione risale al 1976, nel film Il pistolero di Don Siegel, con la partecipazione di Ron Howard, una sorta di testamento cinematografico in cui Wayne - all'epoca già gravemente malato - veste i panni di un anziano pistolero di grande fama, affetto da un cancro incurabile, che decide di ritornare a Carson City per regolare alcuni conti in sospeso prima di morire.
John Wayne morì per un tumore allo stomaco l'11 giugno 1979 e venne sepolto nel cimitero di Corona del Mar in California. Solamente due mesi prima, il 9 aprile 1979, la sua ultima apparizione in pubblico alla cerimonia degli Oscar (durante la quale introdusse il premio per il miglior film, Il cacciatore) suscitò grande commozione. L'attore, visibilmente dimagrito, fu accolto in sala da una standing ovation. Già nel 1964 aveva subìto con successo l'asportazione di un cancro al polmone.
Wayne si sposò tre volte: con Josephine Alicia Saenz, Esperanza Baur e Pilar Palette (figlia di un senatore, incontrata durante le prime location per il progettato film La battaglia di Alamo). Ebbe in totale sette figli, sei dei quali ebbero brevi carriere cinematografiche. Patrick, Toni, Melinda e Michael Wayne nacquero dal matrimonio con la Saenz, mentre Linda-Assia, Marisa e John Ethan dall'unione con la Palette.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, Wayne inizialmente scrisse a John Ford dicendo che voleva arruolarsi, ma non poté andare al fronte perché, come padre di quattro figli, la legge non lo consentiva.
Nelle versioni in italiano dei suoi film, John Wayne è stato doppiato da:
Emilio Cigoli in Ombre rosse, La valle dei monsoni, Lungo viaggio di ritorno, Vento selvaggio, I falchi di Rangoon, I conquistatori dei sette mari, Fiamme a San Francisco, Gli eroi del Pacifico, California Express, Il fiume rosso, La strega rossa, Dopo Waterloo, Iwo Jima, deserto di fuoco, Rio Bravo, Un uomo tranquillo, Marijuana, L'irresistibile Mr. John, L'isola nel cielo, Hondo, Prigionieri del cielo, Gli amanti dei 5 mari, Oceano rosso, Sentieri selvaggi, Il pilota razzo e la bella siberiana, Timbuctù, Il barbaro e la geisha, Un dollaro d'onore, Soldati a cavallo, La battaglia di Alamo, Pugni, pupe e pepite, I comanceros, L'uomo che uccise Liberty Valance, Hatari!, Il giorno più lungo, I tre della Croce del Sud, McLintock!, Prima vittoria, I 4 figli di Katie Elder, Berretti verdi, Uomini d'amianto contro l'inferno, Il Grinta, I due invincibili, Chisum, Rio Lobo, Il grande Jake, I cowboys, Quel maledetto colpo al Rio Grande Express, La stella di latta, È una sporca faccenda, tenente Parker!, Torna "El Grinta", Il pistolero
Gualtiero De Angelis in Eroi senza patria, Il club del diavolo, La febbre dell'oro nero, Terra nera, L'ultima conquista, La grande conquista, Lo squalo tonante
Mario Pisu ne La taverna dei sette peccati, I cacciatori dell'oro, La signorina e il cow-boy, Il massacro di Fort Apache, I diavoli alati
Pietro Barreca nei ridoppiaggi de Il cavaliere del destino, Il giustiziere del West, La valle dell'oro, Acciaio blu, Romanzo del West
Stefano Sibaldi in Uragano Express, I dominatori, Il conquistatore
Ennio Cerlesi in Sotto i cieli dell'Arizona, I gangsters del Texas, Romanzo del West
^(EN) Copy of Birth certificate on file "Winterset, Madison County, Iowa: Full name of child Marion Robert Morrison. Parents Clyde L. Morrison and Mary A. Brown. Date of birth 26 May 1907.
^ab(EN) The religion of John Wayne, actor, su adherents.com. URL consultato il 20 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2005).
^(EN) David Kerr, My granddaddy John Wayne, in California Catholic Daily, 4 ottobre 2011. URL consultato il 4 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2011).
(DE) Andreas Baur e Konrad Bitterli, Brave Lonesome Cowboy. Der Mythos des Westerns in der Gegenwartskunst oder: John Wayne zum 100. Geburtstag, Nürnberg, Verlag für moderne Kunst Nürnberg, 2007, ISBN978-3-939738-15-2.
Roberts, Randy, and James S. Olson. John Wayne: American. New York: Free Press, 1995 ISBN 978-0-02-923837-0.
Campbell, James T. Print the Legend: John Wayne and Postwar American Culture. Reviews in American History, Volume 28, Number 3, September 2000, pp. 465–477.
Shepherd, Donald, and Robert Slatzer, with Dave Grayson. Duke: The Life and Times of John Wayne. New York: Doubleday, 1985 ISBN 0-385-17893-X.
Carey, Harry Jr.A Company of Heroes: My Life as an Actor in the John Ford Stock Company. Lanham, Maryland: Scarecrow Press, 1994 ISBN 0-8108-2865-0.
Clark, Donald & Christopher Anderson. John Wayne's The Alamo: The Making of the Epic Film. New York: Carol Publishing Group, 1995 ISBN 0-8065-1625-9. (pbk.)
Eyman, Scott. Print the Legend: The Life and Times of John Ford. New York: Simon & Schuster, 1999 ISBN 0-684-81161-8.