Lago di Agnano | |
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Lago di Agnano negli anni 1860 | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Napoli |
Coordinate | 40°49′47.06″N 14°10′13.62″E / 40.82974°N 14.17045°E |
Altitudine | 2 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 9,24020[1] km² |
Larghezza | 1,03 km |
Profondità media | 12[1] m |
Idrografia | |
Origine | vulcanica |
Ager puteolanus, siue, Prospectus eiusdem insigniores di Francesco Villamena (1620) | |
Il lago di Agnano è un ex lago vulcanico, prosciugato nel XIX secolo, che si trovava nell'omonimo cratere di Agnano.
Il lago di Agnano si trovava sul fondo del cratere di Agnano, a circa 8 km ad ovest di Napoli. Aveva un perimetro di circa 6,5 km ed era di forma circolare, come buon numero di laghi vulcanici. Apparentemente non si è formato prima del Medioevo, dato che gli autori antichi non lo menzionano[2].
Su quelle che erano le sue rive meridionali si trovano le Stufe di San Germano, bagni di vapori sulfurei naturali, poi incorporate nel complesso termale di Agnano; poco lontano si trova la Grotta del Cane.
Nell'undicesimo secolo la conca formata dal cratere si trasformò in un lago. Dei canali a raggiera convogliavano le acque in una vasca centrale dalla quale si dipartiva un emissario che, passando sotto il monte Spina, sfociava a mare a Bagnoli. Questo sistema di canali era regolarmente pulito dai proprietari terrieri della zona, forzati a tale opera di manutenzione da Roberto d'Angiò nel 1312[3]. Il lago di Agnano è stato prosciugato con una bonifica durata dal 1865[1] al 1870[2].
Numerose sono le incisioni e le guaches (principalmente dal XVI al XIX secolo) che lo ritraggono.