Legazione di Romagna | |||||
---|---|---|---|---|---|
Informazioni generali | |||||
Nome ufficiale | Legazione apostolica di Romagna | ||||
Capoluogo | Ravenna | ||||
Dipendente da | Stato Pontificio | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 1540 | ||||
Causa | Scorporo della Provincia Romandiolæ in due Legazioni | ||||
Fine | 1797, con breve restaurazione dal 1815 al 1816 | ||||
Causa | Occupazione dell'Italia da parte dei francesi | ||||
| |||||
Cartografia | |||||
La legazione apostolica di Romagna (in termini formali Exarchatus Ravennæ) fu una suddivisione amministrativa dello Stato della Chiesa. Formatasi negli anni quaranta del XVI secolo, la sua storia termina nel 1797 con l'annessione alla Repubblica Cisalpina.
Le date principali della creazione della Legazione furono le seguenti:
Gli episodi che ne decretarono la scomparsa furono:
Dopo il Regno d'Italia napoleonico, la Legazione di Romagna fu immediatamente restaurata, ponendo il capoluogo a Forlì, e nel luglio 1815 fu affidata al legato monsignor Tiberio Pacca. Un anno dopo una riforma amministrativa la sostituì con le due Legazioni apostoliche di Forlì e di Ravenna (luglio 1816).
Il territorio della Legazione (o Provincia)[1] comprendeva i comitati di:
La sede del Legato venne fissata nel Palazzo apostolico ravennate a partire dal 1544.
La Provincia confinava a sud con la Marca anconitana e il Granducato di Toscana (dove possedeva fino al 1774 la piccola exclave di Laguna, a sud-est di Rocca San Casciano), a ovest con la legazione di Bologna e a nord con il Ducato di Ferrara.
Ancora agli albori del XVIII secolo (1708), tra le nove sedi vescovili la più ragguardevole era quella di Faenza[2]:
Diocesi | Popolazione | Parrocchie |
Faenza | 60.134 | 129 |
Rimini | 56.648 | 141 |
Imola | 54.283 | 123 |
Ravenna | 45.111 | 62 |
Forlì | 26.241 | 51 |
Cesena | 24.849 | 44 |
Bertinoro | 11.412 | 46 |
Sarsina | 7.275 | 41 |
Cervia | 2.237 | 3 |
Le cariche più importanti a livello locale erano quelle di podestà e massaro. Il primo amministrava la giustizia e rispondeva al cardinal legato; il secondo era il titolare della gestione finanziaria.
Le sedi vescovili avevano un governatore, nominato da Roma su indicazione del cardinal legato. Il governatore rispondeva direttamente al legato.
Il governatore di Ravenna aveva un ruolo particolare. Ravenna era il capoluogo della Legazione: il governatore della città era automaticamente il principale consigliere del cardinal legato, il primo del suo entourage. Oltre al governatore di Ravenna, i consiglieri del legato erano cinque, due nel campo della giustizia civile e tre in quella criminale. Essi erano tutti forestieri, per evitare conflitti di interessi.
Il capoluogo era amministrato da due istituzioni peculiari[3]:
A queste istituzioni se ne affiancarono altre, che esistettero fino al XVIII secolo. La principale fu la Magistratura dei Novanta Pacifici: fu creata nel 1555 a seguito di un grave fatto di sangue accaduto anni prima (Strage dei Savi, 4 luglio 1522); fu organo di polizia e di controllo; venne soppresso nel 1772[3].
Data di nomina | Nome | Provenienza |
1539-1540 | Giovanni Guidiccioni | vescovo di Fossombrone |
19 aprile 1542 | Bernardino Castellari | vescovo di Casale |
15 luglio 1543 | Benedetto Conversini | vescovo di Jesi |
1º marzo 1556 | Pierdonato Cesi | vescovo di Narni |
1º maggio 1559 | Giovan Battista Doria | |
25 marzo 1564 | Girolamo Federici | vescovo di Martorano |
16 febbraio 1566 | Francesco Guarini | vescovo di Imola |
1º gennaio 1567 | Monte Valenti | nobile di Spoleto |
1569 | Pierdonato Cesi (2ª volta) | |
15 dicembre 1572 | Filippo Sega | |
10 settembre 1575 | Lattanzio Lattanzi | |
1º febbraio 1576 | Francesco di San Giorgio | cardinale di San Clemente |
28 dicembre 1578 | Giovanni Pietro Ghislieri | Uomo giuridico[23] |
16 settembre 1583 | Cristoforo Boncompagni[24] | arcivescovo di Ravenna |
5 settembre 1587 | Giovanni Pellicani | nobile di Macerata |
25 luglio 1588 | Giulio Schiaffinati | nobile di Milano |
1º aprile 1589 | Valerio Corbari Montemarte | nobile di Orvieto |
26 gennaio 1593 | Francesco di San Giorgio (2ª volta) |
cardinale di San Clemente |
10 gennaio 1594 | Fantino Petrignani | vescovo di Cosenza |
22 gennaio 1599 | Marsilio Landriani | vescovo di Vigevano[25] |
14 maggio 1602 | Giovan Battista Volta | nobile di Bologna[26] |
1604[27] | Alessandro Centurione | Già arcivescovo di Genova |
25 settembre 1606 | Bonifazio Caetani | vescovo di Cassano |
1612-1621 | Governano i vicelegati di Domenico Rivarola | |
5 novembre 1623 | Girolamo Vidoni | |
20 febbraio 1625 | Giovanni Benini | vescovo di Adrianopoli |
25 giugno 1625 | Ottavio Corsini | arcivescovo di Tarso |
1630 | Ottavio Corsini (2ª volta) | arcivescovo di Tarso |
4 giugno 1636 | Emilio Altieri (ad interim) | vescovo di Camerino |
18 luglio 1636 | Onorato Visconti | vescovo di Larissa |
1640-1642 | Governano i vicelegati di Marcantonio Franciotti | |
31 ottobre 1644 | Giambattista Spada | card. di Santa Susanna |
Dopo il 1648 non vengono più rinnovate le nomine. |