Leopoldo I di Anhalt-Dessau
Leopoldo I di Anhalt-Dessau in un ritratto di Jacob Samuel Beck
Principe di Anhalt-Dessau
Stemma
Stemma
In carica7 agosto 1693 –
7 aprile 1747
PredecessoreGiovanni Giorgio II di Anhalt-Dessau
SuccessoreLeopoldo II di Anhalt-Dessau
TrattamentoSua Grazia
NascitaDessau, 3 luglio 1676
MorteDessau, 7 aprile 1747 (70 anni)
Casa realeAnhalt-Dessau
DinastiaAscanidi
PadreGiovanni Giorgio II di Anhalt-Dessau
MadreEnrichetta Caterina d'Orange
ConsorteAnna Luisa Föhse
FigliGustavo Guglielmo
Leopoldo Massimiliano
Dietrich
Federico Enrico
Luisa
Maurizio
Anna Guglielmina
Leopoldina Maria
Enrichetta Amalia
ReligioneLuteranesimo
Leopoldo I di Anhalt-Dessau
SoprannomeDer Alte Dessauer
NascitaDessau, 3 luglio 1676
MorteDessau, 7 aprile 1747
ReligioneLuteranesimo
Dati militari
Anni di servizio
GradoMaresciallo di Primo Campo imperiale, poi Feldmaresciallo prussiano
ComandantiEugenio di Savoia
Federico Guglielmo I di Prussia
Federico II di Prussia
GuerreGuerra della Lega di Augusta
Guerra di successione spagnola
Grande guerra del Nord
Guerra di Successione polacca
Guerra di Successione austriaca
BattaglieAssedio di Namur (1692)
Assedio di Kaiserswerth (1703)
assedio di Venlo (1703)
Assedio di Bonnand (1703)
Battaglia di Höchstädt (1703)
Battaglia di Blenheim (1703)
Battaglia di Cassano d'Adda (1705)
Assedio di Torino (1706)
Assedio di tournai (1709)
Battaglia di Malplaquet (1709)
Battaglia di Stresow (1715)
Battaglia di Mollwitz (1741)
Battaglia di Hohenfriedberg (1745)
Battaglia di Kesselsdorf (1745)
Innovazioniintrodusse un nuovo tipo di archibugio in metallo
DecorazioniOrdine dell'Aquila Nera
Frase celebreO Signore Dio, non abbandonarmi nei miei ultimi giorni. Ma se non vuoi aiutarmi, non aiutare nemmeno i miei nemici, ma lascia perlomeno che noi scendiamo in campo
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Monumento a Leopoldo I nella città di Dessau

Leopoldo I di Anhalt-Dessau, detto der alte Dessauer cioè il Vecchio di Dessau (Dessau, 3 luglio 1676Dessau, 7 aprile 1747), è stato un principe tedesco.

Fu principe di Anhalt-Dessau e Feldmaresciallo dell'esercito prussiano: fu tra i più importanti generali della storia prussiana, insignito anche della medaglia dell'ordine dell'aquila nera, la più alta onorificenza prussiana, ebbe anche il merito di modernizzare la fanteria prussiana.

Biografia

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Leopoldo era l'unico figlio sopravvissuto del principe Giovanni Giorgio II di Anhalt-Dessau e di Enrichetta Caterina d'Orange. Sin dalla propria giovinezza si votò alle armi, alle quali si educò fisicamente e mentalmente. Egli divenne così colonnello di un reggimento prussiano nel 1693 e, nello stesso anno, alla morte del padre, venne chiamato ad assurgere al trono di Anhalt-Dessau. Durante l'intero arco della sua lunga vita egli riuscì a concordare i propri impegni di principe sovrano con il ruolo di ufficiale prussiano.

La sua prima campagna militare ebbe luogo nel 1692 nei Paesi Bassi, ove fu presente all'assedio di Namur. Egli rimase sul campo di battaglia sino alla fine del conflitto, nel 1697, mentre gli affari del principato venivano condotti dalla madre, la principessa Enrichetta Caterina d'Orange.

Nel 1698 sposò Anna Luisa Föhse (1677 - 1754), figlia del farmacista di Dessau, nonostante la strenua opposizione della madre, e si preoccupò in seguito di farle ottenere il titolo di principessa dall'Imperatore (1701). La loro vita matrimoniale fu lunga e felice, e la principessa ebbe una notevole influenza sulla ferrea natura del marito il quale non cessò mai di porla al centro della sua vita, ed alla morte della madre, la pose come sua reggente al principato durante le sue assenze, dovute alle continue campagne militari. Altre volte, invece, Anna Luisa accompagnò Leopoldo sui campi di battaglia. Verso la fine della propria vita Leopoldo ebbe tuttavia anche due figli illegittimi da Sofia Eleonora Söldner (1710 - 1779), il primo dei quali fu il trisavolo di Manfred von Richthofen.

L'ascesa militare

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Immagine della tomba di Leopoldo I prima che venisse distrutta
Leopoldo I di Anhalt-Dessau e la moglie Anna Luisa Föhse
Leopoldo I di Anhalt-Dessau in una stampa d'epoca

La carriera di Leopoldo I come soldato in comandi di rilievo iniziò con lo scoppio della Guerra di successione spagnola. Egli apportò molti miglioramenti al sistema militare prussiano, introducendo in particolare un nuovo tipo di archibugio in metallo, nel 1700 circa, e prendendo il controllo delle truppe prussiane negli scontri sul Reno, prestando servizio anche all'Assedio di Kaiserswerth e Venlo. Negli anni seguenti (1703), ottenne il grado di luogotenente generale e prese parte all'Assedio di Bonnand combattendo nella battaglia di Höchstädt, nella quale gli austriaci ed i loro alleati prussiani vennero sconfitti dai francesi, comandati dal maresciallo Villars (20 settembre 1703). Nella campagna del 1704 il contingente prussiano e Leopoldo servirono sotto il comando del margravio Luigi Guglielmo di Baden-Baden e successivamente sotto il principe Eugenio di Savoia, e combatterono nella Battaglia di Blenheim.

Nel 1705 Leopoldo venne inviato presso il principe Eugenio in Italia, e il 16 agosto coimbatté nella Battaglia di Cassano d'Adda. Nella Battaglia di Torino, fu il primo ad entrare negli accampamenti nemici (7 settembre 1706). Egli prestò servizio in molte altre campagne militari in Italia, e passò dal principe Eugenio al duca John Churchill, duca di Marlborough nei Paesi Bassi, dove nel 1709 fu presente all'Assedio di Tournai ed alla Battaglia di Malplaquet.

Nel 1710 succedette nel comando dell'intero contingente prussiano al fronte, e nel 1712, su esplicito desiderio del principe ereditario, Federico Guglielmo, che aveva combattuto con lui come volontario, gli venne conferito il titolo di Feldmaresciallo. Poco prima di quest'onorificenza, infatti, aveva eseguito un coup de main al Castello di Mors, che era posseduto dagli olandesi ma che si trovava entro i confini delle terre prussiane. L'operazione venne eseguita con assoluta precisione e si riuscì addirittura a prevenire che il castello venisse dato alle fiamme. Nei primi anni di regno di Federico Guglielmo I di Prussia, il Principe di Dessau era uno degli elementi più influenti del Consiglio di Stato della Prussia.

La campagna in Svezia

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Anche se i prussiani erano naturalmente ostili alla Svezia, essi erano spaventati dall'idea di partecipare alla Grande Guerra del Nord. Solo quando i russi ebbero sbaragliato gran parte dell'armata svedese, la Prussia si schierò apertamente contro la Svezia (1715). Leopoldo accompagnò il Re di Prussia al fronte, comandando un'armata di 40.000 uomini, e sconfiggendo le poche forze del re Carlo XII di Svezia in una dura battaglia sull'Isola di Rügen il 16 novembre e la conquista fu possibile assieme alle armate danesi dello Stralsund. L'aiutante di Leopoldo in questa campagna era Friedrich Wilhelm von Dossow. Nei successivi anni di pace, in particolare dopo le querele (1725) e il duello con il generale Friedrich Wilhelm von Grumbkow, si dedicò principalmente alla riforma dell'esercito prussiano.

Riformatore di un esercito

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La reputazione che ottenne in tutte le guerre tra il 1675 ed il 1715, era ottima, ma fu solo nel 1740 che raccolse la fama di grande riformatore. Il "Vecchio di Dessau" fu uno dei più duri disciplinatori e un allenatore tecnico della fanteria di valente successo e sotto il suo comando questa parte dell'esercito divenne formidabile nel combattimento. Egli era essenzialmente un soldato di fanteria; a quel tempo, l'artiglieria non decideva ancora le sorti delle battaglie, ma a farla da padrone era la cavalleria, nella quale pure Leopoldo riverso una piccola parte del proprio interesse militare con risultati rimarchevoli nella Battaglia di Mollwitz. Federico II di Prussia formò personalmente la cavalleria delle battaglie di Hohenfriedberg, ma essa non raggiunse mai, a detta dei contemporanei la perfezione della fanteria del "Vecchio di Dessau".[senza fonte]

Leopoldo sostenne anche Federico Guglielmo, il quale del resto promosse diversi anni di pace con la Svezia. Durante tutta la sua carriera però, due eventi meritano di essere segnalati: il primo riguarda il suo intervento nel caso del principe ereditario Federico, il quale era stato condannato a morte per diserzione, facendo il possibile per sostenere la presenza di Federico nell'esercito prussiano; il secondo è la Guerra di successione polacca sul Reno, dove servì sotto il suo vecchio comandante, Eugenio di Savoia, pur avendo il grado di feldmaresciallo.

Gli ultimi anni

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Con la morte di Federico Guglielmo nel 1740, Federico succedette al padre al trono prussiano e alcuni mesi dopo si lanciò nell'impresa della conquista della Slesia, la prima di una serie di molte operazioni che interessarono l'area, mettendo alla prova il lavoro di formazione e disciplina intrapreso da Leopoldo sulla fanteria. Lo stesso Principe di Anhalt-Dessau non era utilizzato nell'esercito, ma si trovava direttamente sottoposto al comando di Federico. Il re infatti, trovò Leopoldo difficile in qualche modo da manovrare, e il Principe di Anhalt-Dessau spese gran parte degli anni dal 1745 al comando di un'armata d'osservazione sulla frontiera sassone.

In quell'anno inoltre, gli morì la moglie. Egli non aveva ancora settant'anni, ma la sua ultima campagna era destinata ad essere la migliore della sua vita. Una campagna intrapresa da austriaci e sassoni scoppiò dall'estate all'inverno di quell'anno e si diresse verso Berlino, difesa da una grande concentrazione di soldati prussiani. Federico, dalla Slesia, aveva intenzione di colpire gli austriaci presso Dresda, ma prima che egli arrivasse, Leopoldo (che aveva disatteso al proprio compito di osservatore) stava già conducendo una vittoriosa battaglia contro i sassoni a Kesselsdorf il 14 dicembre 1745. Tante furono le sue preghiere nella battaglia, dal momento che era un fervente luterano. Sul campo le sue parole furono:

«O Signore Dio, non abbandonarmi nei miei ultimi giorni. Ma se non vuoi aiutarmi, non aiutare nemmeno i miei nemici, ma lascia perlomeno che noi scendiamo in campo»

Con questa vittoria si concluse la carriera di Leopoldo. Si ritirò dal servizio attivo e trascorse il resto della sua vita a Dessau, dove morì il 7 aprile del 1747.

Gli successe il figlio, Leopoldo. Un altro dei suoi figli Teodorico fu Generale prussiano. Il più famoso dei suoi figli fu Maurizio di Anhalt-Dessau.

Monumenti, ricordi e leggende

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Discendenti

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Dalla moglie Anna Luisa Föhse ebbe dieci figli:

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giovanni Giorgio I, I principe di Anhalt-Dessau Gioacchino Ernesto, I principe di Anhalt  
 
Agnese di Barby-Mühlingen  
Giovanni Casimiro, II principe di Anhalt-Dessau  
Dorotea del Palatinato-Simmern Giovanni Casimiro, I principe del Palatinato-Lautern  
 
Elisabetta di Sassonia  
Giovanni Giorgio II, III principe di Anhalt-Dessau  
Maurizio, II langravio d'Assia-Kassel Guglielmo IV, I langravio d'Assia-Kassel  
 
Sabina di Württemberg  
Agnese d'Assia-Kassel  
Giuliana di Nassau-Dillenburg Giovanni VII, I conte di Nassau-Siegen  
 
Maddalena di Waldeck-Wildungen  
Leopoldo I, IV principe di Anhalt-Dessau  
Guglielmo I, XIX principe d'Orange Guglielmo I, VIII conte di Nassau-Dillenburg  
 
Giuliana di Stolberg-Wernigerode  
Federico Enrico, XXII principe d'Orange  
Luisa di Coligny Gaspare II, I conte di Coligny  
 
Carlotta di Laval  
Enrichetta Caterina d'Orange  
Giovanni Alberto I, IX conte di Solms-Braunfels Corrado, VIII conte di Solms-Braunfels  
 
Elisabetta di Nassau-Dillenburg  
Amalia di Solms-Braunfels  
Agnese di Sayn-Wittgenstein Ludovico I, VI conte di Sayn-Wittgenstein  
 
Elisabetta di Solms-Laubach  
 

Onorificenze

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Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Nera - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Nera

Per i suoi successi militari e strategici come colonnello prussiano del reggimento "Anhalt a piedi" e luogotenente generale, fu accettato nel gennaio 1703 dal re Federico I come 23° cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Nera. Nel 1712 fu promosso feldmaresciallo prussiano, dal 1734 al secondo e dal 1745 al maresciallo di primo campo del Sacro Romano Impero,

Fonti

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN65662194 · ISNI (EN0000 0000 5491 3578 · BAV 495/132448 · CERL cnp00961384 · LCCN (ENn92038076 · GND (DE118649361 · BNF (FRcb14402027x (data) · J9U (ENHE987007271948205171
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