Loreo
comune
Loreo – Stemma
Loreo – Bandiera
Loreo – Veduta
Loreo – Veduta
Vista sul canale di Loreo; sulla destra si notano la Torre civica e gli edifici porticati
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Rovigo
Amministrazione
SindacoGasparini Moreno (lista civica Cambiare Loreo) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate45°04′N 12°12′E
Altitudinem s.l.m.
Superficie39,84 km²
Abitanti3 244[2] (30-6-2022)
Densità81,43 ab./km²
FrazioniTornova

Località: Ca' Negra, Cavanella, Grimana, Pilastro, Retinella, Sant'Antonino[1]

Comuni confinantiAdria, Cavarzere (VE), Chioggia (VE), Porto Viro, Rosolina, Taglio di Po
Altre informazioni
Cod. postale45017
Prefisso0426
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT029030
Cod. catastaleE689
TargaRO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 276 GG[4]
Nome abitantiloredani
Patronosan Michele arcangelo
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Loreo
Loreo
Loreo – Mappa
Loreo – Mappa
Posizione del comune di Loreo nella provincia di Rovigo
Sito istituzionale

Loreo (IPA: /lo'rɛo/, Loréo in veneto secondo la pronuncia locale, IPA: /lo'reo/[5]) è un comune italiano di 3 244 abitanti[2] della provincia di Rovigo in Veneto.

Geografia fisica

Il comune è compreso nel territorio del Parco Regionale Veneto del Delta del Po, ad est del capoluogo.

Storia

Secondo quanto riportato dallo storico Olivieri, il toponimo è relativo al Laurus, arbusto sempreverde della famiglia della Lauraceae, perché si ritiene che questa pianta fosse abbondante nella zona. Al termine venne quindi aggiunto il suffisso -etum creando il nome Lauretum, più tardi evolutosi in Lauredo, Loredo ed infine Loreo.[6]

Il territorio era anticamente a ridosso della costa del Mare Adriatico ed attraversato da un cordone di dune sabbiose, naturale difesa dal mare, delle quali si è persa quasi ogni traccia (ad eccezione della Corte Montagnola e della parte finale di via Contea). Gli antichi Veneti s'insediarono in queste zone limitrofe alle antiche paludi adriane, (septem mària), sui due principali scanni, le isole di Loreo e di Ariano, utilizzandole come terreno agricolo.[6] Nel tempo l'agricoltura si sviluppò sempre più, tuttavia i primi nuclei abitativi apparvero durante la colonizzazione romana intorno al 225 a.C., insediatisi attorno al portus Laureti.

La storia di Loreo fu sempre legata a Venezia, della stessa era caposaldo militare ed economico. la città passò ai bizantini dopo la riconquista di Giustiniano a seguito della guerra Greco-Gotica attorno al 550. Dopo le distruttive invasioni barbariche di Longobardi e Ungari (899), il territorio bizantino fu ridotto alla Venetia maritima.

Nel 1002 Loreo venne definitivamente ceduta alla Repubblica Veneta dall'imperatore bizantino Ottone III.

La Repubblica Veneta e il feudo adriese costituivano, infatti, una minaccia per gli imperatori franchi e tedeschi che cercarono di controllare questa area così strategica per il controllo dei traffici commerciali non solo verso la pianura padana ma anche per tutto il resto dell'Italia

Nella Serenissima la comunità era rappresentata dal gastaldo (funzione civile) e dal pievano (funzione spirituale). In questo florido periodo ci fu un aumento della popolazione e furono edificate costruzioni delimitate, come d'uso veneziano, dalle tipiche calli. Ancor oggi Loreo, unico caso in provincia di Rovigo, conta alcune piccole vie che dipartono dall'antico canal Naviglio e prendono il nome di calli[6].

Il 4 ottobre del 1094 fu stipulato un patto militare veneto-loredano con cui Venezia concedeva particolari privilegi di autonomia in cambio della difesa del confine meridionale con il Ducato ferrarese, con giurisdizione anche sugli attuali Rosolina e Porto Viro.[6]

Dal 1322 gli Estensi, signori di Ferrara, controllavano tutto il territorio tra Adige e Po, (la Transpadana Ferrarese), ad eccezione del Delta, dove Venezia, che aveva Loreo caposaldo, cercava di allargare la sfera d'influenza. La cittadina partecipò attivamente alle fortune e alle difficoltà politiche di quest'ultima.

Nel 1379, anno in cui scoppiò la guerra di Chioggia tra la Repubblica di Genova e quella di Venezia, il Castello di Loreo fu occupato dalle truppe genovesi e per oltre un mese il conflitto tra le due potenze marinare si spostò nell'area del Delta.[6]

Le fortezze di Loreo e, a nord, Tornova, vennero nuovamente coinvolte ed espugnate nel 1510, nell'ambito della Guerra della Lega di Cambrai fino alla loro riconquista per opera della squadra navale comandata da Leonardo Giustinian.[6]

Venezia la perse nel 1797 in seguito all'invasione dell'Italia da parte delle truppe di Napoleone. L'invasione di Napoleone Bonaparte del 1796 portò tra l'altro Loreo a far parte del Distretto di Padova e del Dipartimento dell'Adriatico.

Con il trattato di Campoformio del 1797 fece parte dell'Impero austriaco in seguito agli accordi di pace stipulati con la Francia dopo lo scioglimento della prima coalizione antifrancese. Con un decreto del 27 febbraio 1798 gli Austriaci istituirono la Provincia di Adria.

Dopo la vittoria di Marengo del 14 giugno 1800 tornarono i francesi. Dal 1802 al 1813 entrò a far parte della Repubblica Italiana, trasformata nel 1805 in Regno d'Italia con Re Napoleone Bonaparte. In quel periodo perse il territorio di Rosolina.

Sconfitti i francesi, nel 1815 fu annessa come comune di seconda classe al Regno Lombardo-Veneto sotto l'Impero Austro-Ungarico, il quale riunificò i tre comuni col nuovo accorpamento di Rosolina e col passaggio alla Provincia di Venezia. Nel 1835 perde il territorio di Rosolina che torna comune autonomo, di terza classe dal 1853. Con la sovrana risoluzione del 28 gennaio 1853, che definisce il compartimento territoriale delle provincie venete attivato col 1º luglio 1853, Loreo viene inserito nella provincia di Rovigo, capoluogo di mandamento e sede di pretura. Passò nel 1866 al Regno d'Italia dopo la terza guerra di indipendenza. La frazione di Fornaci passa al comune di Taglio di Porto Viro.

Nel periodo fascista, con la riforma giudiziaria del 1923, viene soppressa la pretura e i comuni di Loreo, Donada, Contarina e Rosolina vengono incorporati nel Mandamento di Adria. Nel febbraio 1929 Loreo torna capoluogo del comune comprendente nuovamente Rosolina. Nel 1948 Rosolina si stacca definitivamente da Loreo[7].

Nel periodo della Serenissima Loreo ebbe il suo massimo splendore; tutto il commercio con l'Emilia e con la Lombardia si svolgeva attraverso il canale Naviglio, in parte l'attuale Canal Bianco, con dogane a Cavanella Po e a Loreo. La memoria di questo lontano periodo veneziano vive ancora nel popolo locale, basta ricordare la parlata dialettale molto simile al veneziano e completamente diversa dai dialetti che distano anche pochi chilometri quali Porto Viro e che "peccano" di ferrarese.

Molto più recentemente è da ricordare la terribile alluvione del 1951; come per gran parte dei comuni del Polesine, provocò un flusso d'emigrazione e la popolazione fu dimezzata.

Monumenti e luoghi d'interesse

L'impronta architettonica della Serenissima è ben presente osservando gli edifici porticati sulle riviere del canal Naviglio e le calli (Calle Lunga, Calle Pistoria, Calle Moja, Calle Bonandini, Calle Confraternita) che portano a Piazza del Longhena dove si affacciano palazzi istituzionali (vecchia pretura) e padronali in parte rimaneggiati e al Duomo e Santuario di Loreo.

Architetture religiose

Chiesa Arcipretale di Santa Maria Assunta di Baldassare Longhena

Architetture civili

Teatro Zago
Il ponte su Via Roma e sullo sfondo parte della Riviera Guglielmo Marconi.
Corte Ca' Negra a Ca' Negra, località di Loreo ai confini con Cavarzere

Altro

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[9]

Panoramica del Canale di Loreo. In lontananza si possono intravedere le Alpi.

Cultura

Eventi

Confraternita dei Flagellanti, o Battuti o Incappucciati della Santissima Trinità

A Loreo, ogni anno, la vigilia della Trinità, si celebra l'antichissimo rito notturno dell'omonima confraternita dei flagellanti, al quale partecipano alcune centinaia di fradèi provenienti da molte località del Veneto, dell'Emilia, della Lombardia, del Trentino-Alto Adige e del Piemonte.

Dalla fondazione nel 1608 da parte del vescovo di Chioggia Lorenzo Prezzato, la cerimonia è in pratica rimasta inalterata nei secoli, mantenendo fascino e mistero.

A mezzanotte, i fradei sono chiamati a raccolta dalla campana dell'Oratorio, qui si svolge la cerimonia pubblica della vestizione e del giuramento. I novizi, invitati dal Padre Guardiano e dal Priore, prestano giuramento sulla Croce e sul Vangelo, dopo aver indossato, aiutati dai rispettivi padrini, il caratteristico saio rosso. Al termine di questo rito, gli estranei escono dalla chiesa, mentre i confratelli cominciano quelle pratiche religiose conosciute come orazioni mentali con la disciplina, che la costituzione della Confraternita, stabilisce con rito segreto. Nessuno ha mai svelato il mistero di quanto avviene e ciò alimenta molte ipotesi (flagellazioni, penitenze, preghiere). Dopo qualche ora, inizia la processione: i flagellanti, con i rossi cappucci calati sul saio, impugnando torce e candele accese, formano una processione che segue il Cristo crocefisso, raggiungono la chiesa della Madonna del Pilastro (lontano un paio di chilometri) dove resteranno fino all'alba in canti e preghiere ai defunti (vigilia cimiteriale).

Infine, gli incappucciati rientrano nell'Oratorio, dove inizia la celebrazione della messa, alla quale assistono in preghiera anche le consorelle della Santissima Trinità, escluse dal rito notturno. Verso le cinque del mattino, la scuola dei fradèi si termina con la benedizione impartita dal padre guardiano e con il saluto e gli auguri del priore.

Anticamente la Confraternita si riuniva sette volte l'anno (Ascensione, Pentecoste, Trinità, Corpus Domini, Assunzione, San Bartolomeo, e Natività della Vergine). Attualmente la Scuola (o Capitolo) più frequentata e seguita è quella della festa della Trinità (festa mobile).

Indubbiamente è molto diminuita la forza mistica che i riti rivestivano nei tempi antichi. La flagellazione col cilicio, le lunghe mortificazioni nella chiesa buia a porte chiuse, le preghiere notturne accanto alle tombe, sono ora ridotte a simboli, a preghiere e meditazioni.

La Confraternita ha più di quattro secoli di vita e conta ancora quasi tremila iscritti, in maggioranza uomini. Dopo l'alluvione del 1951, moltissimi fradèi sono emigrati, tuttavia anch'essi sono sempre legati alla loro Confraternita e tuttora scrivono al priore, domandando notizie della Scuola e inviano le quote annuali. Solo ai più vicini ed ai meno vecchi, uomini e donne, è possibile prendere parte, almeno una volta l'anno, a questi singolari riti notturni che ancora resistono all'assalto dei tempi.

Nel cuore della città la torre civica ospita l'Antiquarium di Loreo, una raccolta archeologica di rilievo con parte dei reperti rinvenuti dagli scavi dell'antica Corte Cavanella, testimoni della millenaria storia polesana.

Infrastrutture e trasporti

Loreo si trova a pochi chilometri dalla SS 309 Romea mentre è lambita dalla SP 45 che la collega ad ovest ad Adria e ad est a Rosolina e Porto Viro, in direzione del Delta del Po.

Ferrovie

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Loreo.

A Loreo è presente una stazione collegata dalla linea ferroviaria Rovigo-Chioggia. Il traffico passeggeri è gestito in consorzio da Trenitalia e dalla Sistemi Territoriali. I treni, classificati come regionali, hanno una cadenza di ogni ora.

Aeroporti

Lo stesso argomento in dettaglio: Aeroporto di Ca' Negra.

A circa 7 km a nord ovest da Loreo è situata una piccola aviosuperficie civile privata con pista in erba, la struttura si trova nella località Ca' Negra, località del comune di Loreo.

Mobilità urbana

Il sistema del trasporto pubblico della città è servito da una linea extraurbana gestita da Busitalia che la collega con il capoluogo Rovigo e con le principali località sulla direttiva ovest-est verso il delta del Po e nord-sud verso la provincia di Venezia e di Ferrara.

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1995 1999 Emilio Trevisan Partito Popolare Italiano Sindaco
1999 2004 Elmo Stivanello Lista Civica (Centro-destra) Sindaco
2004 2009 Bartolomeo Amidei Lista Civica (Centro-destra) Sindaco
2009 2014 Bartolomeo Amidei Lista Civica (Centro-destra) Sindaco
2014 2019 Moreno Gasparini Lista Civica "Cambiare Loreo" Sindaco
2019 in carica Moreno Gasparini Lista Civica "Cambiare Loreo" Sindaco

Note

  1. ^ Comune di Loreo - Statuto.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Loreo, su Dizionario italiano multimediale e multilingue d'ortografia e di pronuncia, dizionario.rai.it. URL consultato il 12 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2014).
  6. ^ a b c d e f Il Veneto paese per paese, III volume, p. 160.
  7. ^ Fonte: Il Gazzettino 7/4/2013 -Cronaca di Rovigo - pag. X.
  8. ^ https://www.facebook.com/photo/?fbid=129828656166488&set=pb.100076069642119.-2207520000
  9. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  10. ^ San Michele, in fiera da otto secoli, su polesine24.it, La Voce di Rovigo, 29 settembre 2018. URL consultato il 5 ottobre 2018.

Bibliografia

Voci correlate

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