Lycosa tarantula | |
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Lycosa tarantula | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Chelicerata |
Classe | Arachnida |
Ordine | Araneae |
Sottordine | Araneomorphae |
Superfamiglia | Lycosoidea |
Famiglia | Lycosidae |
Sottofamiglia | Lycosinae |
Genere | Lycosa |
Specie | L. tarantula |
Nomenclatura binomiale | |
Lycosa tarantula Linnaeus, 1758 | |
Nomi comuni | |
Taranta o Tarantola |
Lycosa tarantula Linnaeus, 1758 è un ragno appartenente alla famiglia Lycosidae.
Questa specie è stata rinvenuta in Italia (Puglia), in Francia (Corsica e Alti Pirenei), nei Balcani, in Turchia e in Medio Oriente.[1]
Nella tradizione popolare del Salento viene chiamato taranta o tarantola. Il nome deriverebbe da Taranto[2] o dal vicino fiume Tara: infatti, tra le più antiche testimonianze vi è quella risalente alla seconda metà del Cinquecento di Nicolas Audebert, poeta e consigliere al parlamento di Bretagna, secondo la quale "la tarantola è più comune in Puglia che in nessun'altra località, e principalmente dalle parti della città di Taranto, donde ha preso il nome, perché durante tutta l'estate nei campi ce ne sono un'infinità."[3] La credenza voleva che il morso di questo ragno provocasse una particolare malattia, detta tarantismo[4][5], caratterizzata da una condizione di malessere generale e una sintomatologia psichiatrica simile ma distinta dall'epilessia, e si riteneva che fosse possibile neutralizzare gli effetti del veleno saltando e sudando: da ciò la credenza popolare che la danza e la musica potessero risanare dalla malattia. Il termine taranta, o tarantella salentina, è infatti anche usato come sinonimo di "pizzica", la danza e il genere musicale generato dal tarantismo.
Oggi il termine "tarantola" viene per lo più attribuito, impropriamente, ai ragni giganti che popolano i continenti americano, africano ed asiatico. Più correttamente si parla di migalomorfi o più semplicemente di migali.
È la specie tipo del genere Lycosa Latreille, 1804[1].
Sono 29 le pubblicazioni che riportano esami di esemplari di questa specie, fino al 2020[1].