Maha Shivaratri (popolarmente conosciuta come Shivaratri, Sivaratri, Shivaratri, Sivarathri e Shivarathri o grande notte di Shiva) è una festività indù che celebra il matrimonio tra Shiva e la sua paredra Parvati.
La festività si celebra in base al calendario induista e cade nella notte di luna nuova del mese lunare di Phalgun. Cade in febbraio o marzo secondo il calendario gregoriano. Dei dodici Shivaratri annuali, il Maha Shivaratri è quello di maggior rilevanza[1].
Il festival è principalmente celebrato da offerte di "Bael" (la pianta Egle marmelos) a Shiva. I fedeli digiunano tutta la giornata e trascorrono una notte di veglia, detta Jagaran. Per tutto il giorno, i devoti cantano "Om Namah Shivaya", il sacro mantra di Shiva. Una gran varietà di penitenze vengono effettuate al fine di ottenere doni nella pratica dello yoga e della dhyāna-meditazione, al fine di raggiungere il sommo bene della vita costantemente e rapidamente.
In questo giorno, le posizioni dei pianeti nell'atto nell'emisfero settentrionale fanno da catalizzatori potenti per aiutare una persona a rialzare la propria energia spirituale più facilmente. Secondo la tradizione, i mantra in lingua sanscrita, come il "Maha Mantra Mrityunjaya" aumentano notevolmente il loro potere in questa notte[2].
In Nepal, gli indù trascorrono Shivaratri presso il famoso tempio di Pashupatinath.
Nelle comunità indo-caraibiche presenti in tutte le Indie occidentali, migliaia di indù passano la notte negli oltre 400 templi presenti in questa regione dedicati al culto di Shiva[3].
In India vengono organizzate processioni che partono dai molti templi di Shiva portando in giro statue del dio su carri riccamente decorati[4].
Nel corso di Maha Shivaratri, il Nishita Kala è il momento ideale per osservare la cerimonia dello Shiva Puja. Nishita Kala celebra il momento in cui Shiva apparve sulla Terra sotto forma di Linga. In questo giorno, in tutti i templi di Shiva, viene eseguito la propiziatoria "Lingodbhava Puja".