Mario Attilio Levi (il secondo da destra) nel 1966, a Elea con Venturino Panebianco, Pietro Ebner e Giovanni Pugliese Carratelli

Mario Attilio Levi (Torino, 12 giugno 1902Pregassona, 28 gennaio 1998) è stato uno storico e archeologo italiano, importante studioso di storia antica.

Biografia

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Già titolare della cattedra di Storia romana, con l'incarico poi di Storia greca, all'Università degli Studi di Torino, fu dal 1936 professore di Storia antica all'Università degli Studi di Milano. È stato anche professore in alcune università straniere. Fondò e diresse il Centro studi e documentazione sull'Italia romana[1] e fu presidente del Comitato Internazionale per lo studio delle città antiche.

Negli anni trenta Levi si fece interprete consapevole di una lettura in chiave ideologica della storia di Roma, con un esplicito richiamo al fascismo. Nello scritto del 1934 Roma negli studi storici italiani, per esempio, Levi pose "nella linea storiografica fissata dalla mente di Mussolini" la lettura della storia di Roma per l'individuazione della "origine lontana e [del]la nascita sanguinosa della nostra Nazione" (p. 31). Numerosi sono del resto le pubblicazioni di quegli anni in cui Levi espresse la propria adesione agli indirizzi di Mussolini in tema di politica culturale e storia di Roma, anche sostenuto dai riconoscimenti del ministro Cesare De Vecchi ("Levi è di quella schiera di fascisti della vigilia che hanno saputo maneggiare con lo stesso spirito il libro ed il pugnale", si legge nell'introduzione alla Politica imperiale di Roma del 1936).

Tenente degli Alpini durante la seconda guerra mondiale, venne insignito di una medaglia d'argento al valor militare per le azioni di resistenza alle forze di occupazione tedesche a Porta San Paolo nel settembre 1943 e in seguito nelle file dell'esercito italiano, inquadrato nel Gruppo di Combattimento "Friuli". In quel periodo, e per via delle persecuzioni antisemite, ha pubblicato alcuni suoi contributi sotto lo pseudonimo di Manlio Canavesi[2].

Fu socio nazionale dell'Accademia dei Lincei. Alla sua memoria è stata dedicata la sala Auditorium dell'Università di Milano.

Curiosità

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Il 7 luglio del 1948, Mario Attilio Levi fu protagonista di una spiacevole vicenda di cronaca. Nominato presidente di una commissione d'esame di maturità classica, mentre si trovava su un autobus a Roma, fu derubato del plico sigillato contenente i temi di esame. Nel timore che le prove fossero divulgate, si dispose il rinvio di cinque giorni dell'esame in tutti i licei classici d'Italia. La vicenda fu anche oggetto di un'interrogazione parlamentare[3].

Onorificenze

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Cavaliere dell'Ordine civile di Savoia (Casa Savoia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine civile di Savoia (Casa Savoia)
— 29 ottobre 1980[4]

Opere

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Di argomento greco

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Di argomento romano

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Di argomento vario

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Note

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  1. ^ U. Laffi, Studi di storia romana e di diritto, Edizioni di storia e letteratura, Roma 2007 (II rist.), p. 609
  2. ^ Cfr. tra gli altri G. Fabre, L'elenco. Censura fascista, editoria e autori ebrei, Zamorani, Torino 1998, pp. 386-387; G. Galasso, Storici italiani del Novecento, il Mulino, Bologna 2008, p. 201, oltre alla scheda d'autorità del Sistema Bibliotecario Nazionale
  3. ^ Atti parlamentari della camera dei deputati - Seduta antimeridiana del 14 luglio 1948 - Pagine 1230-1233 (PDF), su legislature.camera.it. URL consultato il 13 giugno 2020.
  4. ^ https://archivio.quirinale.it/archivio//GIOVANNI_COLLI/SCATOLA_8/186_DIPLOMI_ONORIFICENZE_E_DECORAZIONI_DI_COLLI_1934_1980.pdf

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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