Dopo aver frequentato la scuola e il liceo musicale, prende lezioni di piano e violino ed in seguito si laurea al Conservatorio nazionale di musica di Bucarest.
Dopo la firma del contratto di sei anni con l'etichetta Phonogram in Francia si trasferisce a Parigi dove in seguito lavora per il canale France 3[2].
Nel 1973 partecipa al Festival nazionale di musica leggera di Mamaia con il brano De-ai fi tu salcie la mal, canzone scritta da Horia Moculescu, che non passa la selezione della giuria, ma diventa un singolo di successo, una delle canzoni più amate del repertorio di Mihaela Mihai[3].
Recita in tre lungometraggi rumeni: Cartierul veseliei (1964, con la regia di Manole Marcus e la sceneggiatura di Ioan Grigorescu e Teodor Mazilu)[4], Asediul (1970, regia di Mircea Mureșan, sceneggiatura di Corneliu Leu e Mircea Mureșan), Bariera (1972, regia di Mircea Mureșan, sceneggiatura di Teodor Mazilu)[5].
Fu la fondatrice e presidente dell'Unione degli artisti libero professionisti di Romania (U.A.P.R.- Artis) e autrice della legge 109/2005 sull'indennizzo per l'attività professionale degli artisti in Romania (chiamata legge "Mihaela Mihai").
È membro della Société des Composites e Auteurs Dramatiques di Parigi (S.A.C.D.) e dell'Associazione degli autori e compositori (UCMR-ADA).
Fece ritorno in Romania nel 1990, ma ricevuta con ostilità da compatrioti, tornò a Parigi.
Ebbe tre matrimoni: a 18 anni sposò Mihai Stihi, nipote di Mihail Sadoveanu, l'imprenditore francese Maxime Dufour, il proprietario di due società pubblicitarie e di comunicazione, con cui ha una figlia, Isabelle-Marie[6] e Dumitru Ciausu, ambasciatore della Romania a Parigi, matrimonio durato 4 anni. Dopo il divorzio del terzo marito tornò in Romania nel 2000[7].
Cercò di candidarsi come indipendente alle prime elezioni del Parlamento europeo nel novembre 2007 e nel 2009, ma non raccolse le 100.000 firme richieste.[8]