Myasishchev M-20
Immagine esterna
Immagine esterna
Ricostruzione del Myasishchev M-20
fonte:testpilot.ru
Descrizione
TipoBombardiere strategico
Equipaggio3
ProgettistaVladimir Michajlovič Mjasiščev
CostruttoreBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Data ordine1967
Data primo volol'aereo rimase sulla carta
Utilizzatore principaleSovetskie Voenno-vozdušnye sily
Esemplarinessuno
Altre variantiMyasishchev M-18
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza57,7 m
Apertura alare26,8 m (freccia minima) - 55 m (freccia massima)
Freccia alare15°-70°
Peso max al decollooltre 300.000 kg
Capacità combustibile175.800 kg
Propulsione
Motore4 turbogetti Kuznetsov
Spinta4 x 22.000 kgf (215,75 kN)
Prestazioni
Velocità maxnon riportata (la configurazione M-20-14 aveva una velocità massima nell'ordine dei Mach 3)

(3.500 km/h)

Autonomiatra i 14.700 ed i 17.200 km
Armamento
Bombenon riportati (la configurazione M-20-14 aveva un carico bellico di 40.000 kg)
Missili2 Kh-45
NoteDati riferiti alla variante III, configurazione M-20-21 (dove non diversamente specificato).

testpilot.ru

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Il nome Myasishchev M-20 si riferisce al progetto di un bombardiere strategico portato avanti da Vladimir Michajlovič Mjasiščev a partire dal 1967. Si trattava di uno degli aerei sviluppati come contraltare al programma americano Advanced Manned Strategic Aircraft (AMSA), emesso dall'USAF nel 1965 per sostituire i Boeing B-52. L'M-20 venne previsto in quattro distinte configurazioni, una delle quali fu poi sviluppata ulteriormente diventando il Myasishchev M-18. Tuttavia, questi aerei rimasero interamente sulla carta, poiché i vertici dell'Unione Sovietica decisero che il programma relativo al nuovo bombardiere sarebbe stato portato avanti dall'OKB Tupolev. Il risultato finale fu il Tupolev Tu-160 Blackjack, tuttora in servizio con la VVS russa.

Sviluppo

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Nel 1967, i vertici militari sovietici si resero conto che era stato un errore cancellare i programmi relativi ai bombardieri strategici ad alte prestazioni, trascurando così la componente strategica aerea[1]. Infatti, la strategia sovietica dei primi anni sessanta puntava essenzialmente sullo sviluppo dei missili balistici intercontinentali. Quindi, i vertici dell'aviazione manifestarono l'esigenza di un bombardiere strategico supersonico, che fosse in grado di sostituire gli ormai obsoleti Myasishchev M-4 e Tupolev Tu-95[1].

Il requisito prevedeva essenzialmente un velivolo che fungesse da contrappeso al programma AMSA americano, che avrebbe portato allo sviluppo del B-1. Nella sostanza, si richiedeva un aereo che fosse in grado di:

A partire dallo stesso 1967, quindi, Myasishchev iniziò a lavorare all'M-20, un progetto a lungo termine che aveva per oggetto un velivolo multiruolo in grado di trasportare missili. Il progetto venne formalizzato il 28 febbraio 1968.

Secondo il progetto iniziale, l'aereo avrebbe potuto essere utilizzato in tre diverse varianti:

Per quanto riguarda il bombardiere, variante che era stata effettivamente richiesta dalla VVS, Myasishchev ipotizzò complessivamente quattro diverse varianti, ognuna delle quali aveva un certo numero di possibili configurazioni. In particolare, prima il progettista elaborò una versione base, e successivamente l'analizzò in configurazione canard e con ala a geometria variabile. Contemporaneamente, per ogni versione venivano ipotizzate diverse soluzioni tecniche riguardanti equipaggiamento, carico bellico, propulsione ed avionica.

Vennero avviate tutta una serie di ricerche, che avevano il fine di migliorare le prestazioni, l'aerodinamica e l'equipaggiamento, oltre che di incrementare il carico bellico e ridurre i pesi del velivolo. In particolare, le ricerche aerodinamiche furono condotte con la collaborazione dello TsAGI.

Alla fine, l'M-20 rimase sulla carta. Una delle versioni teorizzate per questo aereo, la quarta (quella con ala a geometria variabile), venne però sviluppata ulteriormente e costituì la base per il progetto del Myasishchev M-18. Tuttavia, anche quest'ultimo velivolo non superò mai lo stadio di progetto, visto che i vertici militari sovietici decisero che tutto il programma relativo al nuovo bombardiere sarebbe stato portato avanti dall'OKB Tupolev. La quarta configurazione dell'M-20, utilizzata nel progetto dell'M-18, venne ripresa ed adottata sul progetto definitivo Tupolev, il Tu-160[1].

Tecnica

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Il progetto preliminare del 1967 prevedeva un velivolo della lunghezza di 50 metri e con un'apertura alare di 28, con un peso al decollo compreso tra le 180 e le 200 tonnellate (di cui 70 di carburante). La propulsione avrebbe dovuto essere assicurata da quattro turbogetti. Questi motori avrebbero dovuto spingere l'aereo alla velocità massima di 3.200 km/h, con un'autonomia di 12.000 km. Il carico bellico previsto era di 15.000 kg, con la possibilità di imbarcare due missili Kh-45. L'equipaggio era di 3 elementi. In seguito, furono progettate le quattro varianti, per ognuna delle quali vennero previste diverse configurazioni. In generale, si trattava di velivoli che adottavano delle soluzioni tecnologicamente avanzate, che avrebbero dovuto essere spinte da quattro turbogetti a doppio flusso Kuznetsov[2].

Note

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  1. ^ a b c d e testpilot.ru.
  2. ^ Le informazioni tecniche sono tratte interamente dal sito testpilot.ru Archiviato il 13 febbraio 2009 in Internet Archive., nella pagina in cui vengono spiegate ed illustrate alcune delle versioni e configurazioni dell'M-20.

Collegamenti esterni

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