Nicola Zingarelli

Nicola Zingarelli (Cerignola, 28 agosto 1860Milano, 7 giugno 1935) è stato un filologo e linguista italiano, divenuto famoso come autore dell'omonimo Vocabolario della lingua italiana.

Biografia

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È il secondogenito degli otto figli di Girolamo, sarto, e di Teresa Longo. Compie gli studi ginnasiali a Lucera e quelli liceali a Napoli. Si laurea in lettere a Napoli nel 1882 con la tesi Parole e forme nella «Divina Commedia» aliene dal dialetto fiorentino, data alle stampe nel 1885. L'anno prima l'Università lo aveva premiato con una medaglia d'argento per le sue ricerche sulla lingua sanscrita. In seguito perfezionerà i suoi studi in Germania, a Breslavia prima e Berlino poi. Insegna italiano in regi ginnasi e licei di Palermo, Campobasso, Ferrara e Napoli. Nel 1897 consegue la libera docenza in Storia comparata delle letterature neolatine. Nel 1906 a seguito di concorso diventa professore di Storia comparata delle letterature neolatine all'Università di Palermo. Nel 1916 assume la cattedra di Lingue e letterature romanze all'Università di Milano, che occupa fino al 1932 quando passa a quella di Letteratura italiana.

Nella sua impegnatissima carriera rivestirà molti importanti ruoli come Direttore della sezione letterature romanze dell'Enciclopedia Italiana curata dall'Istituto Treccani, come direttore della rivista napoletana «Rassegna critica della letteratura italiana» e come membro delle prestigiose accademie della Crusca (la nomina è del 1º luglio 1923) e dell'Arcadia.

Scrisse innumerevoli articoli sia per la pubblicazione che per conferenze e convegni di studio, ma la maggior parte della sua attenzione fu catturata dagli studi su Dante e dalla compilazione del celeberrimo vocabolario italiano.

Il Vocabolario della lingua italiana

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Lapide commemorativa posta dinanzi alla casa natìa di Zingarelli a Cerignola.

È l'opera a cui Nicola Zingarelli deve la propria fama e che lo ha consacrato come il padre del vocabolario italiano. Inizia a lavorare alla sua stesura nel novembre del 1912 e nel 1917 comincia la pubblicazione a fascicoli presso gli editori milanesi Bietti e Reggiani. La seconda edizione, in volume, è del marzo 1922.

Zingarelli curò personalmente altre tre edizioni: la terza nel 1925, la quarta nel 1928 e la quinta, che uscì nell'agosto 1935, due mesi dopo la sua morte. Nella prefazione della terza edizione leggesi: «Mai non è apparsa tanto evidente la mutabilità delle lingue come nel tempo dallo scoppiar della guerra ai giorni presenti. Non meno rivoluzionarî sono stati i progressi dell'aviazione, della radiotelegrafia e dell'automobilismo. Il Vocabolario a distanza di pochi anni mi pareva invecchiato; e bisognava dunque rifarlo in parte, oltre che ricorreggerlo. Ricorretto, rimutato, aggiornato, esso sta in questa nuova edizione». Intanto, dal 1925 cominciò a essere pubblicata anche una Edizione minore adattata ad uso delle scuole di primo grado, con meno della metà delle pagine (pp. 784) e di formato più piccolo (cm 19, anziché cm 23).

Nel 1941 il vocabolario fu rilevato dalla Zanichelli. Dal 1946 il suo aggiornamento venne affidato a Giovanni Balducci, a cura del quale uscirono l'ottava edizione nel 1959 e la nona nel 1966; il figlio di Nicola Zingarelli, Italo, svolse funzioni di revisione e consulenza. Con la decima edizione del 1970, completamente rielaborata a cura di Miro Dogliotti, Luigi Rosiello e Paolo Valesio, e quindi con l'undicesima del 1983, ulteriormente ampliata e col pretitolo de Il nuovo Zingarelli, il vocabolario raggiunge la sua perfezione.

Dalla dodicesima edizione del 1993 (Lo Zingarelli 1994) è pubblicato in edizione annuale.

Edizioni

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Frontespizio dell'edizione originale

Altre opere

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La maggior parte delle opere di Nicola Zingarelli, tra cui il Vocabolario della lingua italiana, sono il frutto dei suoi studi danteschi, ai quali egli si dedicò fin dalla tesi di laurea. Se ne fornisce qui di seguito un elenco limitato per lo più alle opere in volume.

Note

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  1. ^ I fascicoli, di 128 pagine ciascuno, uscirono in più anni, per cui si trovano esemplari che ne contengono solo i primi quattro (pp. 512 [A-Fèrro]), o i primi cinque (pp. 640 [A-Giùggiola]).
  2. ^ Dalla quarta edizione del 1928 fino alla settima edizione 19ª ristampa del 1943 il vocabolario fu dedicato «A Benito Mussolini restauratore delle sorti d'Italia».
  3. ^ La prima edizione di quest'opera, che uscì a fascicoli dal 1899 al 1903, fu pubblicata senza data; ebbe poi una ristampa datata 1912. Essa fu recensita criticamente dal dantista Luigi Rocca in «Giornale storico della letteratura italiana», vol. XLVI (1905), pp. [136]-176.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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