Parco nazionale del Gargano
Tipo di areaParco nazionale
Codice WDPA63641
Codice EUAPEUAP0005
Class. internaz.IUCN category II - SIC
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Puglia
Province  Foggia
Comunivedi testo
Superficie a terra118.144 ha
Provvedimenti istitutiviLN 394 6/12/1991
GestoreEnte Parco Nazionale del Gargano
PresidentePasquale Pazienza
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale

Il parco nazionale del Gargano è un parco nazionale istituito dalla legge n. 394 del 6 dicembre 1991[1]. Il territorio (118.144 ha) si trova in Puglia e precisamente nell'estrema parte nord-orientale, spesso definita "Sperone d'Italia", interamente in Provincia di Foggia, con l'Ente Parco che è situato a Monte Sant'Angelo.

Geografia

[modifica | modifica wikitesto]

Territorio

[modifica | modifica wikitesto]
Mappa del parco nazionale del Gargano

Si estende per 118.144 ettari (è una delle aree protette italiane più estese). Fanno parte del parco le quattro isole Tremiti (riserva marina). All'interno del parco si trova la Foresta Umbra.

Il Gargano è costituito in prevalenza da rocce sedimentarie, calcari e dolomie, risalenti al Cretacico e al Giurassico, per lo più stratificate e interessate dal fenomeno di dissoluzione carsica. Fa eccezione la Punta Pietre Nere, massa di scure rocce vulcaniche risalenti al Triassico, affioranti sulla spiaggia di Lesina. Il fenomeno carsico, prodotto dall'azione dell'acqua e dell'anidride carbonica sulle rocce calcaree ha "scolpito" in vari modi il paesaggio.

Lungo tutto il margine del blocco calcareo sono presenti grandi solchi erosivi che, con andamento radiale, si dirigono verso il mare o la Capitanata. Si tratta di forre rocciose (ricollegabili al fenomeno delle "valli secche" o "valloni"), provocate dall'erosione meccanica e carsica.[2]

Carsismo

[modifica | modifica wikitesto]
La Dolina Pozzatina

Tra le innumerevoli manifestazioni del carsismo ci sono le oltre 4000 doline che costellano il territorio garganico, conche chiuse prodotte dal crollo della volta di grotte sotterranee e dall'azione d'erosione delle acque che comunicano con la falda idrica sottostante.

La dolina Pozzatina, profonda più di 100 metri e con un diametro di circa 500, è la più grande d'Europa (la dolina fa parte del Comune di San Nicandro Garganico). Al processo di carsificazione superficiale sono riconducibili gli innumerevoli campi solcati, rocce affioranti segnate dal ruscellamento delle acque piovane. Al processo di carsificazione profonda è invece riconducibile l'esistenza di più di 600 grotte molte delle quali d'interesse archeologico (abitate dal Paleolitico all'Età del Bronzo). A queste si aggiungono le 128 grotte marine, originate dapprima come fenomeni sotterranei e successivamente messe a nudo per effetto della demolizione del calcare per opera del moto ondoso. Fino al Settecento era presente anche un lago carsico, ma poi gli ostacoli al deflusso furono fatti saltare con esplosivo e l'alveo si è completamente prosciugato.[2]

Per quanto riguarda la permeabilità si distinguono:

I terreni del Gargano, originatisi dalla degradazione di rocce calcaree, sono:

Idrografia

[modifica | modifica wikitesto]
Lago di Varano

Sul promontorio garganico è del tutto assente l'ambiente fluviale e non esiste un vero e proprio reticolo idrografico superficiale. Fa eccezione una piccola area a Nord, dove si concentrano i pochi corsi d'acqua di limitata lunghezza e portata, per lo più immissari delle lagune di Lesina e Varano, due specchi d'acqua salmastra con una superficie totale di circa 11.000 ha.

L'idrografia sotterranea, invece, è molto ricca: la grande diffusione di fenomeni carsici provoca l'infiltrazione immediata dei 3/4 delle precipitazioni. La distribuzione di rocce a diverso grado e tipo di permeabilità, determina la presenza di due ben distinti sistemi acquiferi dei quali l'uno (falda principale) occupa l'intero promontorio e l'altro (falda secondaria) è circoscritto alla zona di Vico e Ischitella.[3]

Fanno parte del Parco due lagune situate nella parte nord-occidentale e un piccolo lago nel settore sud:

Comuni

[modifica | modifica wikitesto]

Il Parco interessa 18 comuni distribuiti nella provincia di Foggia:

Galleria d'immagini

[modifica | modifica wikitesto]

Flora

[modifica | modifica wikitesto]

Nel parco nazionale del Gargano si ritrovano svariati habitat: faggete all'interno e sul versante nord, pinete di Pino d'Aleppo lungo le coste, grandi estensioni di macchia mediterranea, senza contare i querceti dove abbondano cerri e lecci, i boschi misti ricchi di ornelli, frassini, olmi, agrifogli, castagni, aceri, querce, faggi, ecc.[6]

Il sottobosco è popolato da numerose essenze: felci, rovi, rose canine, ciclamini, funghi eduli e velenosi, ecc.

Sui pendii esposti al sole crescono i perastri, i melastri, i biancospini attorniati da cespugli di lentisco, ginepro, timo, rovi, fichi d'India ed il particolare "albero del diavolo" (carrubo).

Nella zona pedemontana la vegetazione cambia radicalmente e predomina la steppa, ricca di fichi d'India, asfodeli, ferule, euforbie, iris; in cui cresce un fungo molto particolare il Pleurotus eryngii. Il tutto è interrotto qua e là da oliveti, mandorleti, vigneti e campi di grano.[6]

Altri ambienti particolari del Gargano sono:

Nelle aree più interne del promontorio (foreste di Ischitella, Manatecco, Ginestra, Sfilzi, Umbra, Bosco Quarto, Umereta delle Ripe) sono distribuiti grandi boschi di faggi, lecci, cerri e, a volte associati a farnetti, olmi, frassini.[6]

Altri boschi d'interesse naturalistico sono anche quelli di Monte Sant'Angelo, di Monte Sacro (Mattinata), di Spina Pulci (tra San Nicandro Garganico e Cagnano Varano.[6]

Sulla costa dominano invece le pinete di pino d'Aleppo, circa 7.000 ettari che si alternano alla macchia mediterranea, ricca di formazioni a lentisco, fillirea, erica multiflora e corbezzolo.[6]

Il Gargano può essere considerato un'isola biologica. La parte più alta del promontorio, infatti, è stata isolata per un lunghissimo periodo preistorico, causa, questa, di fenomeni come:

Ophrys holosericea subsp. apulica

Orchidee

[modifica | modifica wikitesto]

Il promontorio del Gargano, geograficamente separato dagli Appennini e proteso verso l'Europa orientale, rappresenta un hot spot di biodiversità per la presenza di orchidee selvatiche, di cui sono state censite oltre 80 specie differenti appartenenti a 17 generi, alcune delle quali endemiche o subendemiche del Gargano come Ophrys promontorii, Ophrys sipontensis, Ophrys argolica subsp. biscutella, Ophrys bertolonii subsp. bertoloniiformis, Ophrys holosericea subsp. apulica, Ophrys holosericea subsp. parvimaculata, Ophrys exaltata subsp. archipelagi, Ophrys scolopax subsp. cornuta, Ophrys iricolor subsp. lojaconoi, Orchis quadripunctata e Serapias orientalis subsp. apulica.

Fauna

[modifica | modifica wikitesto]

Il parco nazionale del Gargano racchiude in poca estensione una vasta biodiversità spaziando tra i diversi habitat che compongono la natura del Mediterraneo. Queste caratteristiche delineano una considerevole diversità di fauna.

Uccelli

[modifica | modifica wikitesto]

Nidificano nel Gargano circa 170 specie di uccelli (su 237 nidificanti in Italia). Nelle foreste più interne vivono 5 specie di picchi: verde, rosso maggiore, minore, mezzano e dorso bianco.

Altri uccelli che nidificano sulla "Montagna del Sole" sono: la poiana, l'albanella minore, il gheppio, il falco pellegrino, lo sparviero, il lanario, il falco di palude e il biancone. Sono presenti, durante il periodo migratorio, anche falchi pescatori e aquile anatraie minori. Tra i rapaci notturni invece: il gufo reale, il gufo comune, il barbagianni, l'allocco e l'assiolo.

Nell'habitat garganico ritroviamo anche varie specie di fringillidi, le cince, il tordo, il merlo, la cesena e colombacci, oltre a colonie di corvidi: cornacchie grigie, ghiandaie, taccole e alcune coppie di corvi imperiali.

Nelle zone umide nidificano circa 46 specie legate all'ambiente acquatico, tra cui la garzetta, l'airone rosso e cinerino, il basettino, il tarabuso, sgarza ciuffetto e la nitticora, il germano reale, l'alzavola, la marzaiola, la moretta tabaccata, il mestolone, il corriere piccolo, il fratino, il cavaliere d'Italia, la gallinella d'acqua, la folaga, lo svasso maggiore ecc.

La consistenza di queste specie aumenta considerevolmente raggiungendo consistenze numeriche di 15000 - 30000 unità con specie come le oche selvatiche, granaiole, lombardelle, cigni, fenicotteri, mignattai, avocette, volpoche, canapiglie e morette, cormorani, varie specie di gabbiani e di mignattini, gruccioni e ghiandaie marine, ecc.

Nei canneti, si trovano invece cannereccioni, cannaiole pendolini e durante l'autunno una numerosa colonia di storni. Negli acquitrini della zona di Frattarolo in autunno e primavera è possibile osservare, pittime reale, pettegole pantane, piovanelli e piro piro di diverse specie, pernici di mare, pavoncelle, pivieri, chiurli, beccaccini, frullini, senza contare l'appena reintrodotto (sotto l'egida della L.I.P.U. e il finanziamento dell'Ente Parco) del gobbo rugginoso

Nei pascoli steppici della fascia pedegarganica, tra innumerevoli difficoltà, sopravvivono all'estinzione la gallina prataiola e l'occhione, allodole, calandre, cappellacce e succiacapre.

Negli oliveti, oltre a numerosi passeriformi, in primavera, nidificano numerose tortore e rigogoli, mentre nei pascoli e nelle steppe pedegarganiche è possibile ascoltare il canto dello strillozzo.

Lungo le coste e nelle parti antiche dei paesi del Gargano i cieli sono solcati dai voli di rondoni, rare rondini rossicce, balestrucci, topini, rondone pallido e rondini alpini.

Alcune specie sono oggetto di specifici progetti di conservazione finanziati dall'Unione Europea come il progetto LIFE "Rapaci del Gargano"[7] che ha tra gli obiettivi la tutela delle ultime coppie del lanario (Falco biarmicus), il più raro falcone presente sul Gargano, nonché di promuovere la costituzione di colonie di grillaio (Falco naumanni), capovaccaio (Neophron percnopterus) e gufo reale (Bubo bubo).

Mammiferi

[modifica | modifica wikitesto]

Tra i mammiferi noto è il capriolo italico (Capreolus capreolus italicus), sottospecie subendemica del Gargano. Vive in questo territorio anche il cervo ed i più comuni cinghiali, daini, donnole, faine, gatti selvatici (nel folto della boscaglia della Foresta Umbra), lepri, ricci, talpe, tassi, volpi, ghiri, moscardini, istrici, scoiattoli e diverse specie di topi ed arvicole.

Da non molto tempo è tornato sul promontorio, dopo una lunga assenza, il lupo. Già da alcuni anni risultavano sporadici avvistamenti ed attacchi al bestiame, ma le prove definitive sono state fornite nel 2011 da una ricerca effettuata dal dipartimento di Biologia dell'Università degli Studi di Bari che mediante alcune fototrappole piazzate nelle faggete della foresta Umbra ha confermato la presenza di almeno un nucleo familiare[8].

Risulta invece estinta la foca monaca, sicuramente presente in alcune grotte delle isole Tremiti fino ad alcuni decenni fa.

Nelle grotte vivono colonie di pipistrelli delle specie nottola (Nyctalus noctula), ferro di cavallo (Rhinolophus ferrumequinum) ecc.

Rettili e Anfibi

[modifica | modifica wikitesto]

Tra i rettili e gli anfibi, molto presenti, importanti sono la tartaruga terrestre e palustre, l'orbettino, il colubro di Esculapio e il colubro liscio, la luscegnola, il geco verrucoso, la vipera comune, il cervone, la natrice dal collare, il ramarro, la lucertola campestre, ecc. Gli anfibi sono presenti con la raganella, la rana verde e dalmatina, il rospo comune e smeraldino e il tritone italico e crestato. Questi animali occupano le zone acquitrinose, i canali, le sponde delle lagune ed i cutini in varie zone boscose del Parco.

Storia del territorio

[modifica | modifica wikitesto]

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Turismo e itinerari

[modifica | modifica wikitesto]

Per organizzare le presenze turistiche e le ricerche scientifiche l'Ente Parco ha istituito una serie di centri di visita e sentieri attrezzati, parzialmente accessibili anche ai disabili.

Visita ai laboratori e passeggiate per il riconoscimento delle orchidee.[9]

Sport ed attività praticabili

[modifica | modifica wikitesto]

Accessi

[modifica | modifica wikitesto]

Strutture ricettive

[modifica | modifica wikitesto]

Il parco ha attivato alcuni centri visita in cui i visitatori possono ricevere informazioni sul parco[10]:

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP) Archiviato il 4 giugno 2015 in Wikiwix. 5º Aggiornamento approvato con Delibera della Conferenza Stato Regioni del 24 luglio 2003 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 144 alla Gazzetta Ufficiale n. 205 del 4 settembre 2003.
  2. ^ a b c d Terre del Mediterraneo, su terredelmediterraneo.org. URL consultato il 10 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2009).
  3. ^ N. Angelicchio - N. Biscotti, Parco Nazionale del Gargano. Gerni Editore, Foggia, 1992
  4. ^ a b Area, profondità ed altri elementi dei laghi italiani (Marinelli O.). Ed. Dante Allighieri, Roma, 1995
  5. ^ Lago Salso, su WWF.
  6. ^ a b c d e f Parco Nazionale del Gargano, la flora del parco
  7. ^ http://www.lifegargano.it Archiviato il 30 agosto 2018 in Internet Archive..
  8. ^ I lupi tornano nel Gargano, su lagazzettadelmezzogiorno.it, 30 giugno 2011.
  9. ^ a b c d e f g h i Itinerari del Parco, sul sito istituzionale, per maggiori informazioni
  10. ^ Centri visita Archiviato il 23 febbraio 2013 in Internet Archive. sul sito ufficiale del parco nazionale
  11. ^ Parco Nazionale del Gargano > Centri visita su www.parks.it, portale dei parchi italiani
  12. ^ Blog del Centro visite, su centrovisitelesina.wordpress.com. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2018).
  13. ^ In precedenza il Centro visite "Laguna di Lesina" era gestito dalla Lipu. Cfr. Percorsi didattico-educativi > LIPU[collegamento interrotto], in Foggia Città Educativa, 25 aprile 2009.

Bibliografia

[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN236134985 · GND (DE4757958-4