Piazzo
Il borgo visto da piazza Curiel - stazione della funicolare
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
Provincia  Biella
CittàBiella
Codice postale13900

Il Piazzo è un quartiere storico della città di Biella, in Piemonte. Costituisce la parte medioevale della città; è posta su un'altura (480 m s.l.m.) a una quota più elevata rispetto alla parte più moderna, detta Biella Piano.

Posto su una collina a ovest rispetto al centro della città - a cui è unita da una pittoresca funicolare aperta nel 1885 - il Piazzo è tuttora il cuore storico della città, con le sue antiche botteghe e i numerosi bar con dehors. È raggiungibile attraverso la strada che sale verso il rione del Vandorno ed è collegata al piano da strade (asfaltate o pedonali) dette coste.

Fu sede abitativa del casato dei Ferrero della Marmora e del feudatario medioevale Sebastiano Ferrero che qui fece costruire l'alta torre ottagonale del Palazzo La Marmora che domina la città a ridosso del quartiere antico del Vernato e del complesso rinascimentale di San Sebastiano, oggi sede del Museo del Territorio Biellese.

Il borgo un tempo era circondato da mura e chiuso da monumentali porte (quella tuttora meglio conservata è la Porta d'Andorno posta in direzione di Andorno Micca e della Valle Cervo) e collegato alla parte bassa della città da una serie di ripide viuzze chiamate coste, tuttora mantenute nello stato pressoché originale.
Le principali erano: la costa del Vernato, la costa di Ghiara (oggi costa San Sebastiano), la costa delle Noci e la costa di Andorno (oggi costa del Piazzo).

Origini

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La funicolare che collega Biella Piano al Piazzo. Nella foto, una delle due cabine in uso fino al 26 maggio 2017.

La storia del Piazzo[1] è antica ed articolata. Ha inizio nel XII secolo quando Uguccione, vescovo di Vercelli, la cui diocesi aveva signoria sulla zona, concesse - il 12 aprile 1160 - tre importanti privilegi (amministrazione della giustizia, macellazione delle carni, la possibilità di tenere un mercato settimanale) a chiunque fosse stato disposto ad abitare sulla collina denominata Piazzo che sovrasta la città (nel linguaggio dell'epoca: de monte uno qui nominatur Plaç)[2].

Scopo di questa decisione - che aprì le porte alla nascita del Comune - era in realtà quello di creare per il vescovado un rifugio sicuro dalle lotte aperte fra i ghibellini vercellesi e i guelfi biellesi.

Così nacque il borgo del Piazzo, tuttora caratterizzato dalla scenografica piazza Cisterna (con il relativo palazzo Cisterna e altri palazzi nobiliari), i portici con i capitelli di pietra e le decorazioni in cotto.

A destra una casa di tipica costruzione medievale in Piazza Mario Cucco

Poco distante, all'inizio del corso del Piazzo, sono visibili quelle che nel Settecento erano le antiche prigioni cittadine, anticamente Casa Coda, recentemente restaurate ed adibite ad Ostello della Gioventù. In questo edificio ebbe i natali, nel 1614, lo storiografo Carlo Antonio Coda.

Il castello del vescovo Uguccione andò distrutto durante la rivolta del 1377 capeggiata dal canonico Codecapra, una sommossa che portò Biella alla devoluzione a casa Savoia, con il conseguente passaggio di tutti i comuni biellesi sotto il dominio sabaudo.

Luoghi

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Piazza Cucco, vista da via Avogadro

Palazzi

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Architetture religiose

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Porte

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Note

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  1. ^ Fonte: ATL Biella Archiviato il 13 giugno 2007 in Internet Archive.. Vedi anche: Abstract dallo stesso sito Archiviato il 28 settembre 2007 in Internet Archive..
  2. ^ Atto di nascita del Piazzo[collegamento interrotto]

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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