Pierre de Larivey (Troyes, 20 luglio 1541Troyes, 12 febbraio 1619) è stato uno scrittore, drammaturgo e traduttore francese.

Biografia

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Pierre de Larivey è figlio di un mercante italiano, appartenente a un ramo della famiglia fiorentina Giunti, che trasferendosi in Francia tradusse il suo cognome nella lingua locale.[1]

Amico dello scrittore e poeta Gilles Corrozet, nel 1572, Pierre de Larivey andò con il poeta e drammaturgo François d'Amboise in Polonia, per partecipare ad una missione diplomatica.

Nel 1605 ricevette la carica di canonico nella chiesa "royalle et collégialle" di Saint-Etienne a Troyes.[1]

Pierre de Larivey è considerato il fondatore della commedia in Francia e fece conoscere le opere italiane in Francia, dalle commedie alle novelle.[1]

Adattò i testi italiani cercando anche di apportare regole alle lingua francese.[2]

Stile, opere e pensiero poetico

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Teatro di Anton Francesco Grazzini
Le piacevoli notti di Giovanni Francesco Straparola

Nel 1579 pubblicò sei commedie derivate da opere italiane, seguendo lo stile dei classici greci, dei latini e dei moderni italiani:[3][2]

Nel 1611 diede alle stampe altre tre commedie, sempre derivate da autori contemporanei italiani, tramite i quali intendeva collegarsi a Plauto e a Terenzio:[3]

I suoi adattamenti si caratterizzarono per le ambientazioni in Francia, per la semplificazione dell'azione, per la limitazione delle parole non edificanti da un punto di vista religioso, per il grande utilizzo di espressioni figurative, detti popolari e proverbi, per intenti morali e scrupoli religiosi.[3][2]

Pierre de Larivey ebbe notevoli influenze sul teatro francese e le sue opere furono lette e apprezzate da Molière.[3][1]

La sua commedia Les Esprits fu adattata da Albert Camus nel 1946.[3]

Tra i giudizi espressi su Pierre de Larivey possiamo menzionare quello del filologo francese Frédéric Godefroy:[4]

«Larivey non ha composto e non ha tradotto: ha organizzato. Prese il piano di una stanza e lo modificò secondo la propria fantasia; ha cambiato il luogo della scena, spesso il nome dei personaggi, gli eventi, in modo da rendere i pezzi interessanti per il pubblico francese. A volte sopprimeva scene e ruoli, specialmente i ruoli delle donne: raramente aggiungeva. Quanto al dialogo, lo traduceva quasi sempre fedelmente, anche se si premurava di francizzarlo il più possibile, sfruttando al massimo le frasi proverbiali e popolari.[4]»

Opere principali

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Note

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  1. ^ a b c d (FR) Larivey Pierre de, su universalis.fr. URL consultato il 15 ottobre 2018.
  2. ^ a b c “Les Jaloux” di Pierre de Larivey (PDF), su itl.auth.gr. URL consultato il 15 ottobre 2018.
  3. ^ a b c d e le muse, VI, Novara, De Agostini, 1964, p. 360.
  4. ^ a b (FR) Histoire de la littérature française : depuis le XVIe siècle jusqu'à nos ..., su gallica.bnf.fr. URL consultato il 15 ottobre 2018.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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