Pitchfork | |
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Abbreviazione | P4k |
Stato | Stati Uniti |
Lingua | inglese |
Genere | webzine |
Fondatore | Ryan Schreiber |
Fondazione | 1995 |
Sede | Chicago |
Editore | Condé Nast |
Direttore | Condé Nast Publications |
Sito web | pitchfork.com |
Pitchfork, conosciuta anche come P4k, è una webzine nata nel 1995 dedicata alla critica musicale, alle news e alle interviste agli artisti. Si focalizza principalmente sulla musica alternativa e indipendente, in particolare l'indie rock. Tuttavia la gamma di generi musicali trattati prevede anche l'elettronica, il pop, l'hip hop, la musica dance, il folk, il jazz, il metal e la musica sperimentale.
Con una media di 240.000 lettori al giorno e un milione e mezzo al mese, Pitchfork è la webzine musicale più letta al mondo.[1][2] Attualmente la sede principale si trova a Chicago.
Pitchfork fu creata a Minneapolis in Minnesota nel 1995 da Ryan Schreiber, quando aveva appena terminato la scuola superiore. Nonostante la sua inesperienza nel giornalismo, la sua volontà di dotare il mondo di internet con una risorsa regolarmente aggiornata sulla musica indipendente fu influenzata dalle fanzines locali e dalla radio universitaria KUOM.
Il nome iniziale del sito era Turntable e veniva aggiornato mensilmente con interviste e recensioni. Nel maggio del 1996 il sito si trasferì sotto il dominio di PitchforkMedia.com e cominciò a essere quotidianamente aggiornato. Così venne ribattezzato Pitchfork citando il tatuaggio di Tony Montana nel film Scarface del 1983.[3]
All'inizio del 1999 Ryan Schreiber sposta la sede principale da Minneapolis a Chicago nell'Illinois. Da allora il sito è stato ampliato fino a pubblicare quattro recensioni al giorno, insieme a interviste e altre funzionalità. Ha così cominciato a raccogliere seguito e consensi grazie agli approfondimenti sulla musica alternativa e allo stile di scrittura, libero dai canoni delle riviste cartacee. Nell'ottobre dello stesso anno il sito ha aggiunto una sezione apposita per le notizie sul mondo della musica. Nel 2009 l'impaginazione e la struttura grafica del sito ha subito un rinnovo e il trasferimento a un nuovo indirizzo: Pitchfork.com.
Nel 2008 è stato scritto dai redattori del sito un libro The Pitchfork 500: Our Guide to the Greatest Songs from Punk to the Present.
Dalla fine del 2019, Condé Nast ha annunciato che metterà in paywall tutti suoi siti, compreso Pitchfork.[4] Nel 2024 Condé Nast ha annunciato che Pitchfork confluirà all'interno di GQ.[5]
The Washington Post ha considerato Pitchfork uno dei maggiori responsabili del successo di band come Arcade Fire, Broken Social Scene, Clap Your Hands Say Yeah e Modest Mouse.[3]
Al contrario è stata anche citata per aver influenzato negativamente l'opinione su altri artisti. Sempre secondo il Washington Post la valutazione 0.0 ricevuta dall'album di debutto di Travis Morrison (ex cantante dei The Dismemberment Plan), ha inciso sul calo delle vendite. D'altra parte la valutazione espressa in decimi tipica del sito è sempre stata considerata un elemento prezioso.
Una lamentela comune è il fatto che il sito soffre di una visione ristretta della musica, favorendo generi come il lo-fi e l'indie rock e dando un ruolo marginale ad altri.[8] Alcuni critici hanno accusato il sito di sopravvalutare gli album di artisti o scene musicali particolari al fine di renderli popolari.[9] La maggior parte delle critiche comunque si concentra sullo stile delle recensioni, considerato troppo enfatico e arricchito di punti di vista soggettivi. La webzine è inoltre conosciuta per dare la valutazione 0.0, rendendo così il lavoro di alcuni artisti assolutamente privo di valore. Charlie Wilmoth ha scritto che questa tendenza equivale a una pubblicità gratuita per un sito che prospera solo grazie alle controversie.
Ristampe e compilation:
Il 7 aprile 2008 Pitchfork Media ha lanciato Pitchfork.tv, un sito per visualizzare video e contenuti relativi alla musica indipendente.
IL 12 marzo 2009 Pitchfork.tv è stata incorporata nell'indirizzo Pitchfork.com.
In grassetto sono indicati gli album che hanno ottenuto un punteggio perfetto (10.0).
Anno | Artista | Brano | Paese d'Origine |
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2003 | OutKast | Hey Ya! | Stati Uniti |
2004 | Annie | Heartbeat | Norvegia |
2005 | Antony and the Johnsons | Hope There's Someone | Inghilterra |
2006 | Justin Timberlake | My Love | Stati Uniti |
2007 | LCD Soundsystem | All My Friends | Stati Uniti |
2008 | Hercules and Love Affair | Blind | Stati Uniti |
2009 | Animal Collective | My Girls | Stati Uniti |
2010 | Ariel Pink's Haunted Graffiti | Round and Round | Stati Uniti |
2011 | M83 | Midnight City | Francia |
2012 | Grimes | Oblivion | Canada |
2013 | Drake | Hold On, We're Going Home | Canada |
2014 | Future Islands | Seasons (Waiting on You) | Stati Uniti |
2015 | Kendrick Lamar | Alright | Stati Uniti |
2016 | Kanye West | Ultralight Beam | Stati Uniti |
2017 | Cardi B | Bodak Yellow | Stati Uniti |
2018 | The 1975 | Love It If We Made It | Inghilterra |
# | Artista | Brano | Paese d'Origine |
---|---|---|---|
2015 | Kendrick Lamar | Alright | Stati Uniti |
2016 | Beyoncé | Lemonade | Stati Uniti |
2017 | Björk | The Gate | Islanda |
2018 | Rosalía | Malamente | Spagna |
2019 | FKA twigs | Cellophane | Regno Unito |
In grassetto sono indicati gli album che hanno ottenuto un punteggio perfetto (10.0).
Decennio | Artista | Album | Paese d'Origine |
---|---|---|---|
1960 | The Velvet Underground & Nico | The Velvet Underground & Nico | Stati Uniti |
1970 | David Bowie | Low | Inghilterra |
1980 | Prince & The Revolution | Purple rain | Stati Uniti |
1990 | Radiohead | OK Computer | Inghilterra |
2000 | Radiohead | Kid A | Inghilterra |
2010 | Frank Ocean | Blonde | Stati Uniti |
Decennio | Artista | Brano | Paese d'Origine |
---|---|---|---|
1960 | The Beach Boys | God Only Knows | Stati Uniti |
1970 | David Bowie | Life on Mars? | Inghilterra |
1980 | Prince & The Revolution | Purple Rain | Stati Uniti |
1990 | Pavement | Gold Soundz | Stati Uniti |
2000 | OutKast | B.O.B | Stati Uniti |
2010 | Kendrick Lamar | Alright | Stati Uniti |