Portici comune | |
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La Reggia di Portici. | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Città metropolitana | Napoli |
Amministrazione | |
Sindaco | Vincenzo Cuomo (PD) dal 12-6-2017 |
Territorio | |
Coordinate | 40°49′11″N 14°20′28″E |
Altitudine | 29 m s.l.m. |
Superficie | 4,52[1] km² |
Abitanti | 51 817[2] (29-2-2024) |
Densità | 11 463,94 ab./km² |
Frazioni | Bellavista, Pietrarsa |
Comuni confinanti | Ercolano, Napoli, San Giorgio a Cremano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 80055 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 063059 |
Cod. catastale | G902 |
Targa | NA |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Cl. climatica | zona C, 1 028 GG[4] |
Nome abitanti | porticesi |
Patrono | san Ciro |
Giorno festivo | 31 gennaio e prima domenica di maggio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Portici nella città metropolitana di Napoli | |
Sito istituzionale | |
Pòrtici (Puórtece /ˈpwortə(t)ʃə/ in napoletano[5]) è un comune italiano di 51 817 abitanti[2] della città metropolitana di Napoli in Campania.
Portici sorge alle pendici del versante ovest del Vesuvio e occupa una piccola porzione di territorio lungo la costa del Golfo di Napoli. Parte integrante dell'area metropolitana del capoluogo, confina a nord col comune di San Giorgio a Cremano e con il quartiere di Napoli San Giovanni a Teduccio, a sud e a est con Ercolano, mentre a ovest è bagnata dal mar Tirreno. Portici affaccia su un piccolo golfo: il Granatello (Ranatiéllo, in napoletano). Il nome deriva dal fatto che nel Settecento, dalla Villa di Portici fino al Convento della Santa Maria, c'erano molte piante di melograno (in napoletano Ranate).
Il comune fa parte della cosiddetta "zona rossa", quella cioè più vicina al Vesuvio e quindi più a rischio in caso di eruzione. Se dovesse essere necessario l'esodo, la Regione Piemonte, secondo il piano di Protezione Civile, sarebbe pronta ad ospitare gli abitanti della cittadina campana.[6]
A Portici sorgono numerose ville che fanno parte del cosiddetto Miglio d'oro del Settecento napoletano, tutte edificate da ricchi nobili partenopei che scelsero la zona per la bellezza dei paesaggi e per la salubrità dell'aria. Tra le ville vanno menzionate:
Su corso Garibaldi si affacciano anche Villa Scocchera, Villa Bideri, Villa Gallo, Palazzo Ruffo di Bagnara e altre, tutte sotto la tutela della Soprintendenza ai Beni Architettonici.
È sede del Dipartimento di Agraria dell'Università degli studi di Napoli "Federico II", nata dalla trasformazione della Scuola superiore di agricoltura, poi divenuta Istituto superiore agrario e, con la riforma entrata in vigore nell'anno accademico 1935-1936, trasformata in facoltà universitaria. Tale scuola è situata nella Reggia voluta da Carlo di Borbone. La Reggia comprende un bosco, detto "Real Bosco di Portici".
Abitanti censiti[9]
Al 31 dicembre 2023, la popolazione straniera è di 803 persone, pari all'1,52% degli abitanti.[10]
Le scuole superiori di Portici sono l'Istituto d'istruzione superiore Carlo Levi, il Liceo classico Quinto Orazio Flacco e il Liceo scientifico statale Filippo Silvestri.
Nella zona portuale del Granatello è stato istituito il Centro Ricerche dell'ENEA,[11] specializzato in ricerche sui film sottili e sui materiali nanostrutturati, che dal 2013 ospita anche l'Istituto per i Materiali Compositi e Biomedici (IMCB) del CNR, dedicato alla ricerca sui materiali polimerici e biomedici.
Nella medesima area si trova anche il Centro Ricerche Tartarughe Marine della Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli (MIUR).
Nella sede della settecentesca reggia borbonica, vi è la sede del Dipartimento di agraria dell'Università degli studi di Napoli "Federico II"[12].
Il Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa è situato al confine con i comuni di Napoli e San Giorgio a Cremano. Nel museo si conserva la prima locomotiva entrata in servizio sulla Napoli-Portici, la famosa Bayard, dal nome dell'ingegnere che ne curò il progetto e molti altri oggetti legati alla storia della ferrovia italiana. La ferrovia Napoli-Portici fu voluta dal re Ferdinando II di Borbone, che richiedeva un collegamento pratico con la città vesuviana.
Il paese è attraversato da una importante autostrada: la A3 Napoli-Salerno.
La stazione di Portici-Ercolano si trova lungo la ferrovia Napoli-Salerno; inaugurata il 3 ottobre 1839 alla presenza del re Ferdinando II di Borbone, rappresentò allora il capolinea Napoli-Portici, prima linea ferroviaria costruita in Italia. Trasformato nel tempo in semplice fermata, l'impianto è servito da treni regionali svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Campania.
Lungo la ferrovia Napoli-Pompei-Poggiomarino sorgono le fermate ferroviarie di Portici Bellavista e Portici Via Libertà, servite da treni regionali EAV.
Per quanto riguarda il trasporto su gomma, è servita da due autolinee circolari (la "Verde" e l"Arancione") e la linea Portici-Torre del Greco dall'EAV, oltre a una linea della CTP (M54, "Portici-Pomigliano D'Arco") e ben 5 dell'ANM, di cui 4 autoviarie con capolinea stesso nel territorio comunale (5 "Portici-Ercolano", 158 "Portici-S.Giorgio-Cercola", 176 "Portici-Ercolano" e 177 "Portici-S.Sebastiano al Vesuvio", con capolinea al parcheggio sito in via E. Gianturco) ed una di tipo filoviario (254 "Ponti Rossi-Piazza Poli"). Dal 12 settembre 2018, dato il venir meno di diverse linee ANM (3, 155, 157, 255) nei precedenti 2 anni, è partito un servizio privato di navette-bus interne alla città patrocinato dal Comune, su una rete di tre linee circolari: rossa (Martiri di via Fani - Bellavista stazione - De Lauzieres bassa - Ascione - Da Vinci - Garibaldi), verde (Martiri di via Fani - Gianturco andirivieni - De Lauzieres alta - Campitelli - De Curtis), azzurra (Martiri di via Fani - Libertà - Cozzolino - Canarde a S.Pietro - Gravina - S.Cristofaro)[13].
Fra il 1879 e il 1958 la città era inoltre collegata a Napoli mediante la tranvia Napoli-Portici-Torre del Greco che proprio a Portici si diramava, all'incrocio tra corso Garibaldi e via Diaz, per servire le zone di Bellavista e Pugliano, nel comune di Resìna.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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21 giugno 1993 | 25 novembre 1995 | Emilio Parrella | lista civica di sinistra | Sindaco | |
25 novembre 1995 | 24 giugno 1996 | Paola Basilone | Commissario | ||
24 giugno 1996 | 24 febbraio 2000 | Leopoldo Spedaliere | PDS / DS | Sindaco | |
24 febbraio 2000 | 1º maggio 2000 | Pietro Troiano | Commissario | ||
1º maggio 2000 | 10 settembre 2002 | Leopoldo Spedaliere | DS | Sindaco | |
10 settembre 2002 | 14 giugno 2004 | Gioacchino Ferrer Sergio Di Martino Gaetano Piccolella |
Commissione straordinaria |
[14] | |
14 giugno 2004 | 8 ottobre 2012 | Vincenzo Cuomo | DL / PD | Sindaco | |
8 ottobre 2012 | 28 maggio 2013 | Pasquale Manzo | Commissario | ||
28 maggio 2013 | 6 luglio 2016 | Nicola Marrone | lista civica di centrosinistra | Sindaco | |
6 luglio 2016 | 12 giugno 2017 | Roberto Esposito | Commissario | ||
12 giugno 2017 | in carica | Vincenzo Cuomo | PD | Sindaco |
Nel comune ha sede la società calcistica Associazione Sportiva Dilettantistica Portici 1906, fondata nel 1906 e attualmente militante in Serie D.
Le squadre di Atletica Leggera sono l'ASD Budokan Portici e l'ASD Atletica Leggera Portici
A Portici si trovano diverse squadre di pallacanestro: lo Sporting Portici, fondato nel 1972, militante in serie C, il Portici 2000, fondato nel 1999 che disputa il campionato di serie C2 regionale, la società Virtus Portici che milita nel campionato regionale maschile di Promozione e l'ASD Città vesuviana. Nel basket femminile si distingue la Pegaso Portici, che gareggia in serie B
In città vi è una squadra di rugby la Rugby Vesuvio che milita nel campionato regionale di serie C.
La squadra di pallavolo locale è invece l'ASD Polisportiva Portici. La associazione dilettantistica Club Scherma Portici
Controllo di autorità | VIAF (EN) 165453054 · SBN RMLL003864 · LCCN (EN) n82105320 · GND (DE) 4116065-4 · BNF (FR) cb16096626n (data) · J9U (EN, HE) 987007555134005171 |
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