Le ribonucleasi, abbreviate comunemente RNasi, sono delle nucleasi che catalizzano l'idrolisi dell'acido ribonucleico (RNA) che viene così scisso in componenti più piccoli. Gli enzimi possono essere divisi in endoribonucleasi e in esoribonucleasi, e comprendono diverse sottoclassi comprese in classi maggiori di enzimi con numero EC 2.7 (per gli enzimi fosforolitici) e 3.1 (per gli enzimi idrolitici).

Funzione

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Le RNasi sono estremamente comuni, con il risultato di una vita media molto breve per ogni RNA che non si trovi in un ambiente protetto. Un meccanismo di protezione viene attuato dall'inibitore della ribonucleasi (RI), il quale comprende una frazione relativamente grande di proteine cellulari (circa 0,1%) e che si lega a certe ribonucleasi con la maggiore affinità per ogni interazione proteina-proteina; la costante di dissociazione del complesso RI-RNasi A è circa 20-15 M in condizioni fisiologiche. L'inibitore della ribonucleasi viene ampiamente utilizzato nei laboratori in cui si studia l'RNA per proteggere i campioni dalla degradazione a opera delle RNasi ambientali.

Similmente agli enzimi di restrizione, che clivano sequenze altamente specifiche di filamenti doppi di DNA, è stata recentemente classificata una varietà di endoribonucleasi che riconosce e cliva sequenze specifiche di singoli filamenti di RNA.

Le RNasi svolgono un ruolo critico in molti processi biologici, inclusa l'angiogenesi e l'autoincompatibilità nelle angiosperme (piante floreali). Inoltre, le RNasi nei sistemi procariotici tossina-antitossina sono ritenute avere la funzione di loci di stabilità del plasmide, e come elementi in grado di rispondere allo stress quando presenti sul cromosoma.

Classificazione

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Principali tipi di endoribonucleasi

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Struttura della RNasi A

Principali tipi di esoribonucleasi

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Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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