Robert Johann Koldewey /ˈkɔldəˌvaɪ̯/ (Blankenburg, 10 settembre 1855 – Berlino, 4 febbraio 1925) è stato un archeologo tedesco, reso famoso dalla scoperta dell'antica città di Babilonia situata nell'attuale Iraq.
Suo nonno, Carl Koldewey, fu il famoso esploratore che guidò le due spedizioni artiche tedesche.
Dopo aver studiato architettura, si è dedicato all'archeologia ed i suoi primi scavi a Babilonia risalgono al 1897. Due anni dopo ebbe l'incarico ufficiale di dirigere le attività archeologiche tedesche a Babilonia e proseguì il suo lavoro in quel sito fino al 1917, quando i tedeschi dovettero abbandonare l'area per il sopraggiungere delle forze armate britanniche.
A lui sono attribuite la scoperta di importanti manufatti architettonici, quali il palazzo di Nabucodonosor, la porta di Ishtar e i giardini pensili di Babilonia.
Ha sviluppato innovative tecniche per identificare e portare alla luce le antiche strutture costruite, utilizzando mattoni di fango essiccato.[1]
È stato considerato il "più significativo archeologo tedesco".[2]
Nel 1914 ha pubblicato il libro The excavations at Babylon che descrive la sua esperienza negli scavi di Babilonia.[3]
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