Rocca San Zenone frazione | |
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Rocca San Zenone | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Umbria |
Provincia | Terni |
Comune | Terni |
Territorio | |
Coordinate | 42°35′36.78″N 12°40′43.18″E |
Altitudine | 189 m s.l.m. |
Abitanti | 55 (2001) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 05100 |
Prefisso | 0744 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | roccani |
Patrono | san Zenone |
Cartografia | |
Rocca San Zenone è una frazione del comune di Terni, nell'omonima provincia umbra.
La località si trova sulla pedemontana che attraversa la conca ternana, a nord-est: esso è alla fine della Valserra, la valle che collega la conca ternana a Spoleto ed è attraversata dal torrente Serra. La valle è circondata dai crinali dei monti Martani orientali (monte Torre Maggiore) ed occidentali (monti Acetella, Cormelano, Calvo e Cecalocco). L'ambiente naturale è caratterizzato da leccete e pinete; il suo relativo isolamento ha permesso la conservazione di alcune specie floreali ed arboricole d'interesse, tanto da farla inserire nell'elenco dei siti di interesse comunitario.
Secondo i dati del censimento Istat 2001, il centro è occupato da 55 abitanti e si trova a 189 m s.l.m..
Il percorso che giunge alla rocca è molto antico: nei pressi si trovano i resti di un cimitero, che forse ospitò le spoglie dei primi martiri ternani.
La Rocca attuale (XIII-XV secolo) sorge su una guglia di roccia alle spalle del paese; ancora più in alto, a 508 m, c'è una torre di avvistamento. L'edificio fu costruito con il preciso scopo di difendere il contado della città di Terni nel Medioevo e Rinascimento, dalle incursioni di Spoleto. Nelle Antiche Riformanze del Comune di Terni, sono riportate le datazioni, i nomi, i cognomi e le informazioni circa gli stipendi dei castellani (perlopiù tutti nobili ternani, con qualche eccezione di famiglie banderare) che si susseguirono uno successivo all'altro e che presidiarono questa rocca durante le guerre comunali. Altre rocche difensive della città di Terni furono: Rocca Sant'Angelo, Colleluna, Rocca di San Giovanni a Piedimonte, Rocca di Casale Rinaccio, Papigno, Rocca di Fava, la Rocca di Monte di Valle presso Miranda, Rocchetta, e Miranda stessa (dal 1453).
Nel 1624 venne avviata un'opera di restauro da parte della popolazione, che fu finanziata con la vendita del legname boschivo; venne anche ampliata la porta occidentale e vi furono ricavati gli ambienti per le guardie.