La Royal African Company (in italiano: Compagnia Reale Africana) fu una compagnia commerciale inglese che aveva come scopo la deportazione nelle colonie britanniche di schiavi neri prelevati dall'Africa. La Company of Royal Adventurers Trading to Africa, nome originario, venne fondata dai sovrani Carlo II e Giacomo II d'Inghilterra negli anni che seguirono la restaurazione inglese (1660).
Operante principalmente nell'Africa occidentale, la Compagnia arrivò a deportare, tra il 1672 e il 1689, all'incirca 100.000 schiavi l'anno[senza fonte]. L'attività di tratta degli schiavi durò sino al 1731, quando cambiò la sua occupazione dedicandosi al trasporto di avorio e oro. Nel 1752 la compagnia venne disciolta e prese il suo posto l'African Company of Merchants.
Fra i direttori della Compagnia vi fu il matematico Charles Hayes.
Attraverso la tratta degli schiavi si arricchirono molti banchieri, tra cui[1]: