Scuola omicidi
Titolo originaleWell-Schooled in Murder
AutoreElizabeth George
1ª ed. originale1990
1ª ed. italiana1991
Genereromanzo
Lingua originaleinglese
ProtagonistiIspettore Thomas Lynley
CoprotagonistiBarbara Havers
Preceduto daLa miglior vendetta
Seguito daIl lungo ritorno

Scuola omicidi (Well-Schooled in Murder) è un romanzo di Elizabeth George, pubblicato nel 1990[1]. Si tratta del terzo romanzo della giallista statunitense.[1]

Well-Schooled in Murder è stato tradotto in molte lingue, tra le quali il russo, il cinese, il giapponese.[2]

Trama

Lynley è immerso nel lavoro anche di domenica; cerca così di eludere la sofferenza che prova per la lontananza dell'amica Lady Helen. Accanto a lui anche Barbara Havers vuole sfuggire alla pena che prova per il declino dei suoi genitori. D'improvviso Lynley riceve la visita di un ex compagno di scuola, John Corntel, insegnante in una scuola privata assai prestigiosa: la Bredgar Chambers. Secondo Corntel, un alunno del primo anno, Matt Whateley, è sparito senza lasciare tracce e nessuno si è accorto della cosa fino alla mattina, quando i genitori di Matt hanno scoperto che il figlio era irreperibile. A scuola si era creduto che fosse andato ospite a casa di un compagno, Harry Morant, ma a Harry avevano detto che Matt si trovava in infermeria, per un'indisposizione imprevista.

Poco dopo avviene l'impensabile: Deborah St. James, da tempo lontana da casa per una serie di servizi, rinviene il cadavere nudo e seviziato di un bambino in un cimitero. Avvertita la polizia, si giunge a scoprire che si tratta del piccolo Matt, benché il ritrovamento sia assai lontano dalla scuola, addirittura in un'altra contea. A Lynley viene subito assegnato il caso, per cui si reca l'indomani con Havers alla scuola. Questa si trova in un sito isolato, dal quale è difficile raggiungere anche il più vicino paese. L'ambiente è molto esclusivo sul piano sociale, ma non sfuggono ai due investigatori numerosi segni di decadenza e lassismo.

Nella scuola, Lynley e Havers incontrano il direttore (Alan Lockwood, che si preoccupa oltremodo di evitare scandali), molti alunni e docenti. Emerge che Matt era titolare di una borsa di studio, proposta da Giles Byrne, membro del Consiglio di Amministrazione e padre di uno studente; però era diffusa l'idea che altri avrebbero meritato l'ammissione più di Matt. Il giorno della scomparsa del ragazzo, il venerdì pomeriggio, molti alunni erano partiti per varie destinazioni: ritorno a casa, uscita per tornei sportivi, quindi la scuola era semideserta e chi doveva sorvegliare non aveva espletato correttamente il compito. In primo luogo John Corntel, che aveva passato il tempo con l'insegnante di chimica Emilia Bond; in seconda battuta due alunni dell'ultimo anno, Brian Byrne, prefetto della casa dove era alloggiato Matt e Chas Quilter, capo prefetto della scuola, entrambi andati a una festa.

Nel mare di reticenze e omertà, affiora però un elemento: un'amica di Matt, estranea alla scuola, chiama la polizia per consegnare una cassetta ricevuta in custodia. Il ragazzino era riuscito a registrare degli atti di violenza sul compagno Harry Morant e, non volendo fare la spia ma solo difendere l'amico, aveva dato a Chas un duplicato del nastro. Ciò porta a incastrare Clive Pritchard, alunno dei più grandi, tristamente famoso per le sue soperchierie. Eppure il ragazzo si difende sostenendo che non ha ammazzato Matt, non l'ha neppure toccato. Mentre Pritchard è piantonato in camera, in attesa di venire rispedito a casa, in paese avviene un'aggressione a danno di Jeannie Bonnamy, figlia di un colonnello invalido, dal quale Matt si recava tutte le settimane per tenergli compagnia e giocare a scacchi.

Il colonnello aveva già informato la polizia di un'origine anglo-cinese di Matt e la cosa sembrava una fantasia; emerge però che Matt era stato adottato a sei mesi per interessamento di Giles Byrne, che aveva offerto anche alla famiglia adottiva l'iscrizione a Bredgar. Jeannie riaccompagnava a scuola il bambino dopo ogni visita e l'ultima volta erano stati in ritardo, con la prospettiva di una sanzione. Ora, il tentativo di mettere a tacere la donna complica ulteriormente la già intricata vicenda. I sospetti si stringono intorno a Chas Quilter, ma non si comprende quale motivo avesse di uccidere Matt, tanto più di torturarlo; eppure anche Chas ha qualche segreto inconfessabile, dato che viene trovato impiccato nel cimitero dove era stato gettato Matt.

L'esame della stanza di Quilter rivela che il ragazzo faceva ricerche sulla Sindrome di Apert. Chas era un ragazzo bellissimo e dotato in tutto e Lynley ha un'intuizione. Con facilità trova la ragazza di cui Chas era innamorato e la fa parlare: i due adolescenti hanno avuto in quei giorni un piccino, affetto appunto dalla sindrome di Apert e, oltre a mille altri problemi, Chas rischia l'espulsione. Egli stava tornando da una visita alla ragazza che aveva appena partorito, quando, in ritardo, era stato visto da Matt e Jeannie. Ma neppure Chas è l'autore di omicidi e aggressioni, anzi si è impiccato usando due cravatte, opposte nei colori, dalle quali Lynley trova il bandolo della matassa.

Tornato a scuola, Lynley trova il preside con Giles Byrne. L'uomo non si aspetta che stiano per interrogare proprio suo figlio, con cui non intrattiene rapporti da anni. Quando viene introdotto Brian, il padre cerca di impedire qualsiasi domanda e di chiamare un avvocato, ma il ragazzo, maggiorenne, si oppone e, quando Lynley ricostruisce i fatti, Brian annuisce. Deve ammettere anche di essere daltonico, tratto che aveva in comune con Matt. A questo punto il padre non resiste e lascia la stanza. Lynley svela al ragazzo che Matt era suo fratello e Brian risale con facilità a un trauma infantile che aveva segnato la fine del rapporto tra i suoi genitori.

Non aveva cinque anni, quando la madre aveva sedotto un diciassettenne, Eddie Hsu, studente di Bredgar che passava le vacanze in casa Byrne. Poi si era fatta cogliere sul fatto dal marito, per umiliare entrambi. Eddie, convinto di essersi disonorato e di avere imperdonabilmente offeso il suo ospite, si era tolto la vita e in seguito, la madre aveva dato alla luce un figlio che Giles, essendone padre legale, aveva prudentemente dato in adozione. Non per questo Matt è stato ucciso, tantomeno torturato: solo per compiacere e legare a sé Quilter e Pritchard, salvando il primo dall'espulsione e mettendo il secondo in condizione di vendicarsi per la registrazione. Ora la rovina è sicura per tutti e sarà il giudice a stabilire il prezzo di tanta scelleratezza.

Personaggi

Edizioni in italiano

Premi e riconoscimenti

Nel 1990 il libro ha vinto la prima edizione del premio letterario tedesco MIMI.[3]

Adattamenti televisivi

Il romanzo ha ispirato l'omonimo episodio, secondo della prima stagione, della serie televisiva The Inspector Lynley Mysteries, trasmesso l'8 aprile 2002[4]

Note

  1. ^ a b Elizabeth George - Sito ufficiale: Books, su elizabethgeorgeonline.com. URL consultato il 15 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2014).
  2. ^ (EN) Well-Schooled in Murder, su worldcat.org. URL consultato il 14 gennaio 2021.
  3. ^ (EN) WELL-SCHOOLED IN MURDER, su hodder.co.uk. URL consultato il 19 gennaio 2021.
  4. ^ IMDb: The Inspector Lynley Mysteries: Well Schooled in Murder