Servizio Ausiliario Femminile | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 18 aprile 1944-1945 |
Nazione | ![]() |
Servizio | Ausiliario |
Ruolo | Assistenza e supporto alle Forze Armate |
Dimensione | 6.000 circa |
Guarnigione/QG | Venezia poi Como |
Marcia | Canta Giovinezza |
Parte di | |
Esercito Nazionale Repubblicano | |
Comandanti | |
Degni di nota | Piera Gatteschi Fondelli |
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Il Corpo Femminile Volontario per i Servizi Ausiliari delle Forze Armate Repubblicane, meglio noto come Servizio Ausiliario Femminile (SAF) è stato un corpo femminile delle forze armate della Repubblica Sociale Italiana, le cui componenti, tutte volontarie, sono comunemente indicate come ausiliarie.
Il Servizio Ausiliario Femminile venne istituito il 18 aprile 1944 con il decreto ministeriale n. 447, come supporto allo sforzo bellico. Il comando fu affidato al generale di brigata Piera Gatteschi Fondelli, già ispettrice nazionale dei Fasci di Combattimento Femminili. Per quanto riguarda il reclutamento e l'addestramento il SAF era posto alle dipendenze della Direzione del Partito Fascista Repubblicano per tramite di un Comando Generale del Servizio Ausiliario, ed era articolato su Comandi Provinciali e di Gruppo. Il Comando Generale del corpo sarà posto prima a Venezia e poi, dal 1945, a Como.
Al termine dei corsi di formazione le ausiliarie prestavano giuramento secondo la formula delle Forze Armate Repubblicane[1], e venivano considerate personale militarizzato con la qualifica di volontarie di guerra[2]. Per l'impiego operativo le ausiliarie erano poste alle dipendenze dei comandi delle Forze Armate Repubblicane o della Guardia Nazionale Repubblicana presso i quali prestavano servizio.
Sempre appartenenti al SAF erano le Infermiere Ausiliarie inquadrate nella Croce Rossa repubblicana con l'appellativo di "Sorellina" (equivalente al grado militare di Sergente). Le sorelline vestivano l'uniforme delle Infermiere Volontarie (ma in colore azzurro anziché bianco e con il distintivo del SAF) per le attività ospedaliere, e la normale uniforme del SAF per gli altri servizi.[3][4]
L'arruolamento era volontario, ed in totale le donne che si arruolarono furono circa 6000. L'addestramento del personale venne curato in 22 corsi provinciali[5] (organizzati tra la primavera e l'autunno del 1944) e 6 corsi nazionali, come segue:
Fino al 18 aprile 1945 le ausiliarie del SAF ebbero 25 cadute, 8 ferite e 7 disperse. Dopo il 25 aprile 1945 in centinaia furono oggetto di atti di tragico scherno e vittime di omicidi, violenze, stupri e ritorsioni sulle famiglie.[6]
Almeno 13 ausiliarie del SAF furono insignite di decorazioni della Repubblica Sociale Italiana[7], tra cui:
"Canta giovinezza"[15]
Preghiera dell'ausiliaria[16]
Il Servizio Ausiliario Femminile adottò un sistema di gradi funzionali propri[17], corrispondenti ai gradi delle Forze Armate repubblicane, come segue:
Le Ausiliarie semplici (equivalenti a Soldati semplici) non aveva alcuna insegna di grado.
Le ausiliarie utilizzavano solitamente la nomenclatura del grado interna al SAF per le pratiche amministrative gestite dal proprio comando, ed il corrispettivo grado militare per quanto riguarda l'attività operativa.
Alcuni giorni prima della costituzione ufficiale del SAF il Comando della Xª Flottiglia MAS aveva già istituito un proprio Servizio Ausiliario composto da personale femminile (1º marzo 1944)[18]. Queste ausiliarie, al comando della ex ispettrice del settore sportivo femminile dei GUF Fede Arnaud Pocek, costituirono un servizio separato rispetto al SAF, e vennero addestrate in tre corsi tenuti nel 1944, come segue:
Un quarto corso, organizzato a Venezia nel marzo 1945, non fu completato a causa degli eventi bellici. Il numero complessivo delle volontarie del SAF della Xa MAS fu di circa 300.
Altri tre corsi vennero organizzati dall'Opera Nazionale Balilla, con volontarie provenienti dalle organizzazioni giovanili del partito[19]. Queste ausiliarie (soprannominate "le Balilline")[20] furono in seguito assegnate principalmente ad unità della Guardia Nazionale Repubblicana, ed entrarono a far parte del SAF. I loro corsi di addestramento furono:
Almeno altri due corsi furono organizzati nel 1944 direttamente da unità della Guardia Nazionale Repubblicana: il primo dalla GAF (Guardia alla Frontiera) a Moncalieri, il secondo dal 2º Reggimento Milizia Difesa Territoriale della GNR di Pola.
Varie Brigate Nere annoverarono nei loro ranghi personale ausiliario femminile, ma non si conoscono specifici corsi addestrativi o norme organizzative generalizzate, trattandosi di iniziative di volontarismo individuale inquadrate a livello locale.
Nell'aprile 1944, su iniziativa della campionessa di tennis[22] Wally Sandonnino, un piccolo numero di ausiliarie provenienti dai corsi regolari del SAF transitò nella Legione Volontari Italiani organizzata dai tedeschi, continuando per un breve periodo a dipendere e vestire le uniformi del Servizio Ausiliario Femminile prima di venire assorbite nella nuova organizzazione.[23]