Sperrylite | |
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Classificazione Strunz | II/D.17-120 |
Formula chimica | PtAs2 |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo puntuale | 2/m 3 |
Gruppo spaziale | P a3 |
Proprietà fisiche | |
Durezza (Mohs) | 6-7 |
Sfaldatura | fragile |
Frattura | concoide |
Colore | Bianco stagno fino a grigio |
Lucentezza | brillante |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La sperrylite è un minerale del gruppo del Platino descritto per la prima volta da Wells nel 1889 sulla base dei campioni raccolti da chimico canadese F. L. Sperry (1861-1906) nella miniera di Vermilion nell'Ontario.[1]
Forma cristalli cubici, deformati in ottaedri, lunghi eccezionalmente fino a 4 cm.[1]
Si rinviene generalmente sotto forma di microcristalli disseminati nelle fenditure, sono comuni anche cristalli di alcuni millimetri di lunghezza. La sperrylite è presente in quantità commerciali nei giacimenti di Talnakh (Russia) costituiti da neck diabasici ritenuti possibili condotti vulcanici delle effusioni basaltiche dei trappi siberiani, datate al limite Permiano-Triassico. Questi giacimenti sono estesi per circa 3 km2 ed hanno uno spessore medio di 20m.[1]