Sedimenti stratificati a Salta (Argentina)

La stratigrafia, nell'ambito delle scienze geologiche, è la disciplina che studia la datazione delle rocce ed i rapporti reciproci fra unità rocciose distinte; è particolarmente sviluppata nell'ambito delle rocce sedimentarie.

Principio di sovrapposizione

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La prima carta geologica, realizzata da William Smith.

Il principio geologico fondamentale della stratigrafia, applicato alle sequenze sedimentarie, è quello della sovrapposizione, già riconosciuto da Stenone nella seconda metà del '600, che afferma che le successioni sedimentarie sono originariamente ordinate con gli strati inferiori più antichi di quelli superiori, riflettendo la meccanica della deposizione dei sedimenti, che avviene infatti dall'alto verso il basso, per cui ogni nuovo strato ricopre il precedente. Questo principio può non essere applicabile nel caso di sedimenti deposti in ambiente continentale o quando si tratta di stratigrafia in aree coinvolte da altri processi geologici, quali per esempio intrusioni filoniane.

Il principio stratigrafico della sovrapposizione è anche alla base della metodologia di datazione usata durante gli scavi archeologici, in cui vengono spesso riconosciuti livelli archeologici più antichi man mano che lo scavo si approfondisce.

Il primo vero stratigrafo fu William Smith, ingegnere minerario inglese, che lavorando nelle miniere di carbone inglesi, fu capace di riconoscerne le sequenze stratigrafiche ed utilizzarle per correlazioni a scala regionale. Con il suo lavoro infine realizzò la prima mappa geologica dell'Inghilterra tra il 1790 e il 1800, correlando rocce coeve attraverso lo specifico contenuto fossilifero.

Metodi stratigrafici

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Rocce sedimentarie stratificate

Le datazioni delle rocce avvengono utilizzando diversi metodi fisici, chimici o paleontologici, ciascuno dei quali ha i suoi limiti applicativi, per cui quando possibile le datazioni risultanti da ogni metodo vengono confrontate e discusse per ridurre il margine di incertezza.

La stratigrafia comprende alcune sottobranche: litostratigrafia, magnetostratigrafia, chemostratigrafia, cronostratigrafia, stratigrafia sequenziale, biostratigrafia e tefrostratigrafia.

Studi degli stratigrafi in tutte le parti del mondo hanno portato alla creazione di una tabella cronostratigrafica fondamentale, costituita da unità chiamate in gergo geologico "piani", che hanno permesso la suddivisione del tempo in ere, periodi, ecc.

Metodi di datazione

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I metodi di datazione utilizzati in stratigrafia possono appartenere a due categorie:

Principi stratigrafici

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L'osservazione delle successioni stratigrafiche e la loro comparazione ha portato a riconoscere una serie di principi interpretativi utilizzati per correlare fra di loro sequenze stratigrafiche, datare rocce ed arrivare a ricostruzioni paleogeografiche.

Tali tre principi sono quelli introdotti da Stenone nel 1669 in "De solido intra solidum naturaliter contento dissertationis prodromus". Poi vanno tenuti presenti gli altri:

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