Telettra è stata una delle principali imprese italiane di progettazione e produzione di apparati per le telecomunicazioni su portante fisico e in ponte radio.
Il nome Telettra deriva dall'acronimo di Telefonia, Elettronica, Radio, che riassume appunto i settori di attività, perlomeno iniziali, dell'impresa.
Fondata nel 1946 dall'ingegner Virgilio Floriani (1906 Cison di Valmarino - 2000 Cernusco Lombardone) a Milano, con circa 7 milioni di lire di risparmi familiari e con una decina di collaboratori, la Telettra raggiunse cogli anni una ragguardevole dimensione nazionale ed internazionale, con circa 10.000 dipendenti totali, ed all'attivo numerosi brevetti ed invenzioni nel settore delle telecomunicazioni.
Nel 1967 Telettra realizza il primo ponte radio PCM in Europa: da questo momento i ponti radio a codifica numerica hanno acquisito grande importanza, fino all'avvento della tecnologia della fibra ottica[1].
Dopo la vendita dell'azienda da Floriani alla FIAT nel 1976, continua la crescita della società anche grazie alla continuità degli investimenti in ricerca e sviluppo, ed alla collaborazione con l'università e con i principali operatori nazionali ed internazionali.
Negli anni '80 si profila la possibilità di realizzare il polo italiano del settore facendo confluire Telettra e Italtel (guidata da Marisa Bellisario) in una nuova società chiamata Telit. Problemi di natura politica però impediscono la nascita di questa società e nel 1990 la FIAT decide infine la vendita della Telettra alla multinazionale francese Alcatel, che assorbe tutte le attività e di fatto cancella il marchio storico. Nel 2006 Alcatel si unisce con Lucent, creando Alcatel-Lucent, in cui confluiscono quindi le attività ex-Telettra, largamente trasformate da 16 anni di evoluzione e di integrazione in Alcatel.
Nel 2015 Alcatel-Lucent fu acquistata da Nokia; la sede storica della Telettra a Vimercate era la sede principale italiana e un importante sito di ricerca e sviluppo.
1962: Multiplex 24 canali PCM, primo in esercizio in Europa (DT24)
1963: Ponte radio TV installato in Irlanda (H12)
1964: Multiplex 960 canali FDM 2ª generazione a norme ISPT (PST2). Sistema integrato, sperimentale a divisione di tempo per 250 abbonati, primo in Italia (SINTEL)
1965: Ponte radio 1800 canali FDM a semiconduttori (HT12)
1967: Ponte radio 2 Mbit/s - 24 canali - PCM - 13 GHz primo in esercizio in Europa per trasmissione numerica (H17)
1968: Sistema di linea transistorizzato a 300 canali FDM per cavo coassiale, primo progettato e prodotto in Italia
1969: Sistema computerizzato di supervisione. Autocommutatore di transito per reti private (AE)
1970: Ripetitore radio tutto a microonde per 960 canali FDM primo al mondo a bassissimo consumo (IR-20). Sistema di comunicazione terra-treno ad onde convogliate mediante linea di trazione, unico al mondo.
1971: Sistema di linea a 2700 canali FDM per cavo coassiale (ACX-2700)
1972: Ponte radio 34 Mbit/s - 480 canali - PCM - 13 GHz; dispositivo antiriflettente a due antenne per tratte su mare (Grecia)
1973: Rete dorsale Papua-Nuova Guinea con ripetitori radio IR-20
1974: Sistema di linea a 8 Mbit/s - 120 canali PCM per cavo coassiale
1976: Centrale numerica per fonia e dati (AFDT) prima in funzione in Italia; sistema a 10800 canali FDM per cavo coassiale
1977: Centrale elettronica per 1000 abbonati a divisione di spazio in container (DST)
1978: Fornitura di stazioni radio in container per la dorsale di 2700 km BAM in USRR (HT4). Fornitura di 140 stazioni HF1000W all'Esercito Italiano
1979: Ponte radio in tratta di 360 km sul Mar Rosso, la più lunga al mondo.[2]
1980: Collegamento a 140 Mbit/s - 1920 canali PCM su fibra ottica in Roma
1982: Reti dati numerica in esercizio in Australia; prototipo sistema ricetrasmettitore VHF con protezioni ECCM avanzate
1983: Impianto per progetto e produzione di dispositivi all'arseniuro di gallio. Produzione a larga scala di radio 140 Mbit/s - 1920 canali PCM (HTN)
1984: Connessione numerica ISDN sperimentale in Bologna. Collegamento 565 Mbit/s-7680 canali PCM su cavo Milano-Bergamo
1985: Sistemi 2/8/34 Mbit/s su fibra ottica per SIP; entrata in servizio dispacciatore Enel
1986: Sistemi 140 Mbit/s su fibra ottica per SIP. Terminale telefonico veicolare per la rete radiomobile pubblica italiana (RMA 450). Concentratore remoto numerico (MC240). Trasmissione numerica TV a 140 Mbit/s e multiplex d'abbonato 2 Mbit/s per SIP
1987: Sistemi 565 Mbit/s su fibra ottica per SIP
1989: Sistema sperimentale Terra-Treno su onde convogliate per fornire servizi di telefonia pubblica a bordo dei treni, in collaborazione con le Ferrovie dello Stato e SIP.
1989: Sviluppo in consorzio del primo Add-Drop Multiplexer STM-1 in tecnologia SDH (progetto temporaneamente interrotto con l'acquisizione da parte di Alcatel).
Nel 1990 un consorzio formato da RAI, Telettra, RTVE e Politecnico di Madrid, nell'ambito del progetto europeo EUREKA 256 (EU-256), mette a punto un sistema di compressione digitale HDTV basato sull'algoritmo Discrete Cosine Transform (DCT), da cui nascerà cinque anni più tardi lo standard di compressione MPEG-2. Il sistema viene dimostrato durante il campionato mondiale di calcio Italia 1990 diffondendo ad otto sale di visione italiane e una in Spagna le immagini in alta definizione riprese nei campi di calcio con i sistemi HDTV 1125/60i/16:9 e 1250/50i/16:9 e trasmesse via satellite Olympus (satellite europeo per la sperimentazione di tecnologie di trasmissione, lanciato nel 1989 e che cessò di funzionare, dopo vari incidenti tecnici, nel 1993). Come ricaduta di questo progetto, Telettra realizzò i primi sistemi di trasmissione televisiva digitale terrestre su fibra ottica a definizione standard, destinati alla contribuzione (distribuzione interna del segnale tra centri di produzione per post-elaborazione prima della trasmissione effettiva all'utenza). La cessione di Telettra ad Alcatel ha avuto come conseguenza, tra le altre, l'interruzione dello sviluppo di questi studi e dei prodotti ad essi collegati[3].
La Telettra-Atletica Rieti è una società sportiva specializzata nell'atletica leggera. Nel giugno 1979 ha concluso in sesta posizione ai campionati italiani di società tenutisi a Milano grazie agli ottimi risultati del lunghista Carlo Arrighi, del quattrocentista Roberto Tozzi e del pesista Bruno Pauletto che ha anche conseguito in questa occasione il primato italiano della specialità[4].
^inchiesta di Report su Telettra, su report.rai.it. URL consultato il 19 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2011).
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Danilo Ferrero, L'italo-canadese campione di peso, in Illustratofiat, XXVII, n. 7, FIAT, luglio-agosto 1979, p. 26. URL consultato il 9 agosto 2017. Trascrizione dell’articolo L'italo-canadese campione di peso (TXT), su digibess.it, BESS Digital Archive: Biblioteca elettronica di scienze sociali ed economiche del Piemonte. URL consultato il 17 novembre 2013. «La squadra ... si è brillantemente comportata alla finale del campionato di società a Milano conquistando un ottimo sesto posto, con diversi risultati di rilievo, quali le vittorie del lunghista Carlo Arrighi con metri 7,67, del giovane quattrocentista Roberto Tozzi col tempo di 46"31 e della rivelazione dei campionati, il pesista italo-canadese (di Portogruaro) Bruno Pauletto (nella foto) che ha anche uguagliato il primato italiano della specialità con m 20,13».