Trona | |
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Classificazione Strunz | 5.CB.15 |
Formula chimica | Na3(CO3)(HCO3)·2(H2O) |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | monoclino |
Classe di simmetria | prismatica |
Parametri di cella | a = 20.106, b = 3.492, c = 10.303 |
Gruppo puntuale | 2/m |
Gruppo spaziale | I2/a |
Proprietà fisiche | |
Densità | 2,17 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2,5 |
Sfaldatura | ottima secondo {100} e buona secondo {101} |
Frattura | da irregolare a subconcoide |
Colore | grigio, giallastro, bianco |
Lucentezza | vitrea |
Opacità | traslucida |
Striscio | bianco |
Diffusione | abbondante |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
Il trona (o urao) è un minerale, un carbonato acido di sodio biidrato.
Il nome è una sorta di anagramma di natron, per la ricchezza in sodio di questo minerale.
Descritto per la prima volta da Bagge nel 1773.
Cristalli prismatici, tabulari.
Il trona è un minerale di origine evaporitica: si forma per cristallizzazione da soluzioni alcaline sature, soggette ad una intensa evaporazione; si trova infatti nelle zone aride, dove si deposita lungo le rive dei laghi salati. La sua paragenesi è con gesso, salgemma, thénardite e natron.
Si presenta in cristalli, incrostazioni ed efflorescenze, aggregati fibrosi e compatti
Ha sapore alcalino; è solubile in acqua. Ha luminescenza a volte bianca e blu. Effervescente negli acidi, soprattutto in HCl.
Praticamente nei laghi salati di tutto il mondo, dal Tibet, all'Iran, al Sudan, alla Mongolia e agli Stati Uniti.
Sotto forma di aghetti e crosticine biancastre ricopre le cavità di una lava leucotefritica sulle pendici e nelle fumarole del Vesuvio.
È un minerale utilizzato nella produzione della soda. In Egitto viene adoperato anche come materiale da costruzione.