Don Aldo Geranzani è stato un educatore milanese, alla guida del Collegio San Carlo per più di 25 anni, conferendo alla scuola e ai suoi alunni una dimensione interculturale e internazione.


Le origini

Don Aldo Geranzani nasce a Bollate (Milano) il 13 Dicembre 1945, terzo dei figli di Mario e Maddalena. Cresce all’Oratorio San Filippo Neri della Chiesa di San Martino di Bollate, dove sin da piccolo (rimane orfano del padre all’età di 7 anni) si sente richiamato a una missione molto importante.


Gli anni della formazione

All’età di 12 anni fa il suo ingresso nel Seminario Arcivescovile,

don Aldo Geranzani a Bollate

dove inizia a coltivare le passioni per gli studi classici. Dopo il completamento della licenza in Teologia, viene ordinato Sacerdote nel giugno del 1970 dal Card. Colombo (allora Arcivescovo di Milano).


L'arrivo in Chiesa Rossa

Nell'ottobre 1970 viene destinato, giovane prete, come coadiutore parrocchiale in Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa (nella periferia sud del quartiere Stadera di Milano), dove rimane vent’anni. Qui costruisce nel tempo una realtà molto strutturata di impegno nella preghiera, nella riflessione cristiana e nel gioco. Molti dei suoi ragazzi di allora gli sono grati per averli strappati dalla strada, accompagnandoli in un percorso cristiano aperto e libero. Il coinvolgimento di famiglie, giovani ma anche di istituzioni locali sul territorio lo rendono un prete moderno, riconosciuto, aperto al dialogo.

Don Aldo Geranzani e Wyszyński

La costruzione di forti legami con comunità internazionali durante i suoi viaggi di studio all’estero portano prestigio a Chiesa Rossa, dove vengono nel tempo in visita personalità di rilievo del mondo ecclesiastico, come il Card. Stefan Wyszyński (Primate di Polonia), del mondo della cultura (Giorgio Gaber), dello spettacolo. Del legame coi suoi ragazzi è sempre andato orgoglioso, la sua grande famiglia oltre a sua madre Maddalena (che visse qui con lui per 17 anni). Senza mai abbandonare la passione per il sapere, riesce a dedicare tempo anche allo studio, laureandosi in Filosofia a pieni voti presso l’Università Cattolica di Milano (1976) e all’insegnamento di Religione prima all’Istituto Allende e al Duca d’Abruzzi, poi per più di dieci anni al Liceo Classico Parini (1977-1990). Qui, nel liceo della “Milano bene” conduce e interagisce con gli alunni lezioni che parlano di amore, libertà, arte.


Don Aldo al San Carlo

Nel 1990 il Cardinale Carlo Maria Martini gli affida la missione sfidante di divenire Rettore del Collegio San Carlo, storica istituzione milanese, che aveva annoverato nel passato alunni prestigiosi come Papa XI e i figli della borghesia milanese. La sua “mission”, come sempre sottolineava Don Aldo, diviene quella di educare i ragazzi alla ricerca della verità, alla libertà responsabile, alla solidarietà effettiva, la nuova sfida di inizio del Nuovo Millennio. Da molti riconosciuto, guida il San Carlo con indiscussa e immensa leadership, condividendo e conferendo alla Scuola una dimensione interculturale e internazionale, ispirando gli studenti e i Docenti al motto evangelico del Duc in altum, tradotto in Non perderti nel piccolo cabotaggio, ma prendi il largo e avanza lungo acque profonde. I suoi anni si caratterizzano per una forte spinta innovativa e internazionale, aperta al dialogo tra religioni e culture diverse, la consapevolezza della tradizione classica e la visione verso il futuro, con la progettazione e il lancio anche del Liceo Internazionale per l'Intercultura (della durata di 4 Anni), del Liceo delle Scienze Umane, delle sezioni Interculturali dei più tradizionali Licei Classico e Scientifico. Portò da 1000 a 2000 gli alunni, aprendo le porte dei primi scambi di alunni tra scuole italiane, inglesi e americane. Durante questo rettorato, il più lungo della storia, promuove l'ampliamento delle strutture della scuola, ideando e facendo progettare il Centro Sportivo, i laboratori di scienze, la sala multimediale, le aule computer, l'atelier, il bar-libreria. Ma, soprattutto, progettando e inaugurando in tempi brevi nuovi spazi destinati ad accogliere i bambini della Scuola Materna e del Nido d'Infanzia, da lui fortemente voluti, affinchè sin dalla tenera età i bambini possano crescere ispirati a valori cristiani aperti al mondo. Ispira il restauro di Palazzo Busca (che ospita temporaneamente, dal 2002 al 2004, il Museo Teatrale alla Scala), la Cappella, la Biblioteca (che conserva manoscritti antichi da allora valorizzati).

Don Aldo Geranzani a un evento sportivo

La sua “vision” strategica lo porta a viaggiare per conoscere nuove realtà scolastiche ed educative, nel mondo asiatico come in quello americano.

Viene nominato Monsignore del Capitolo di S. Ambrogio, sebbene preferisce sempre farsi chiamare Don Aldo.


Gli ultimi anni

Gli ultimi 2 anni della sua vita, affaticato da una grave malattia che lo aveva colpito, non gli impediscono seppur con grave difficoltà (ma con l’aiuto di persone a lui molto strette) di continuare a comunicare e a trasmettere ai suoi ragazzi messaggi di fiducia e di speranza verso il futuro. Il Comune di Milano lo premia con l’assegnazione dell’Ambrogino d’Oro (2016) e la Presidenza della Repubblica con il Cavalierato, con il valore riconosciuto di essere stato vero punto di riferimento nell'affermazione dei valori cristiani e della centralità della persona. Muore il 30 Gennaio 2017 all’età di 71 anni. Vuole sino all'ultimo rimanere tra i suoi ragazzi, nel suo mondo, dove l’amore per il prossimo e la passione educativa lo onoreranno nel ricordo e nella storia da parte di tutte le famiglie di Milano, colme di gratitudine e di stima per quello che ha donato loro, nel cammino di crescita umana e spirituale dei loro figli.


In sua memoria e a futuro valore di tutte le persone che lo hanno conosciuto, è stato pubblicato il libro "A me gli occhi" (2022), la raccolta degli scrtti e della lettere ai suoi ragazzi "futuri cittadini del mondo" (a cura del nipote, Alessandro Csat).

Le pagine social dedicate sono: www.instagram.com/donaldogeranzani_ducinaltum/ e [1]

Ogni anno, il giorno 13 Dicembre (giorno del suo compleanno), viene celebrata a Milano una S.Messa in suo ricordo