Sante Ghinassi (Ravenna, 9 settembre 1924Imola, 24 novembre 2000) è stato un pittore italiano.

Biografia

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Sante Ghinassi nasce a Ravenna il 9 settembre 1924 da Enrico e Maria Arcozzi. Due anni dopo, per motivi di lavoro, la famiglia di Ghinassi si trasferì a Riolo Terme.
Nel 1939 lavora presso l’ex Fabbrica di Ceramiche Farina e frequenta la Scuola di Disegno "Tommaso Minardi”[1].
Dal 1940 inizia a frequentare la Scuola d'Arti e Mestieri di Cotignola, diretta dal pittore Luigi Varoli, dove apprende le principali tecniche artistiche quali disegno, pittura, scultura, xilografia e mosaico[2]. Durante il periodo accademico, affina la tecnica di pittura su ceramica, diventando un ritrattista e ampliando la sua produzione con miniature[3].
Dal 1942 al 1961 partecipa ininterrottamente al Concorso Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Nel 1957, vince con un autoritratto la medaglia d'oro alla Prima Mostra Nazionale degli Artisti Romagnoli, tenutasi a Bologna nel Salone del Podestà[4]. Nel 1962, nella Chiesa Regina Pacis di Reggio Emilia viene installata una Via Crucis da egli realizzata, composta da 14 pannelli in ceramica (cm 45x45). Nel 1969, Anna, moglie di Luigi Varoli, richiede a Ghinassi un ritratto da porre sulla tomba del marito scomparso, ritraente egli stesso[5].
Dal 1981 al 1983, collabora col pittore surrealista Helmut Leherb alla realizzazione dei pannelli in ceramica raffiguranti i sei continenti, collocati nella Facoltà di Economia e Commercio dell'università di Vienna.
Nel 1993, Sante Ghinassi dedica alla moglie Delelma la principale opera della sua produzione, il pannello della Redenzione (100 m² composti da 900 piastrelle), posto nell'abside della Chiesa Prepositurale di Riolo Terme[6]. Il pannello è composto da un Crocefisso centrale, attorniato da tre scene per lato, rappresentanti rispettivamente la Natività, la missione di Giovanni Battista, la chiamata di Pietro, la Resurrezione di Gesù, la Pentecoste e la Chiesa Itinerante.
Nel 1994, è nominato insegnante del “Corso per il ritratto su maiolica”, tenutosi presso il Centro di Formazione Professionale di Faenza. Il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, nel 1998, allestisce una mostra ad egli dedicata[7].

Opere nei musei

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Mostre personali

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Note

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  1. ^ Enrico Docci, Sante Ghinassi; pittore in ceramica, Cesena, S.I.L.A., 1993, p. 235, SBN IT\ICCU\RAV\0230188
  2. ^ Luigi Varoli, Sante Ghinassi; pittore in ceramica, Cesena, S.I.L.A., 1993, p. 236, SBN IT\ICCU\RAV\0230188
  3. ^ Enciclopedia Universale SEDA della Pittura Moderna, Milano, SEDA, 1969, volume terzo p.1252 , SBN IT\ICCU\RAV\033692
  4. ^ Prima Mostra Nazionale degli Artisti Romagnoli, Bologna, Minarelli, 1957, SBN IT\ICCU\RAV\0174345
  5. ^ lettera di Anna Varoli, Sante Ghinassi; pittore in ceramica, Cesena, S.I.L.A., 1993, p. 17, SBN IT\ICCU\RAV\0230188
  6. ^ Vittorio Sgarbi, L'Italia delle meraviglie, Bompiani, 2009, pp. 122-123 ISBN 9788845263811
  7. ^ G.C.Bojani, A.Mingotti, M.G.Morganti, Omaggio a Sante Ghinassi : ritratti e autoritratti 1959-1997, Faenza, Arti grafiche, 1998, SBN IT\ICCU\RAV\0324819

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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